TNA AGAINST ALL ODDS 2005

Un saluto da parte di David Grauli e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata al PPV della TNA Against All Odds, l’ennesimo PPV di qualità proposto dalla TNA. Passo subito al commento degli incontri…


Petey Williams vs Elix Skipper: 6.5
Più che sufficiente l’incontro d’apertura di Against All Odds, molto adatto per far entrare subito il pubblico nel vivo dell’azione. Petey Williams ed Elix Skipper sono riusciti ad offrire un incontro piacevole, riuscendo a condensare nell’arco del match diversi spot interessanti, nonostante la durata della contesa non sia stata eccessiva. A differenza degli altri incontri dell’X-Division visti nella TNA si è notata un’intensità ed una velocità ridotta nell’esecuzione delle mosse soprattutto nella parte iniziale, cosa che ha reso la sfida meno credibile in alcuni frangenti rispetto ad incontri disputati nei precedenti PPV. La nuova manovra finale di Elix Skipper, a lungo anticipata dai commentatori nel corso del match, non mi ha particolarmente impressionato come invece accadde a suo tempo con la Canadian Destroyer di Williams.

Jeff Hammond & B.J. James vs Kazarian & Shane: 4/5
Incontro decisamente mediocre come da previsione considerando la presenza di Jeff Hammond e B.J. James (il primo non è un wrestler, il secondo non è mai stato un fenomeno). Si è visto veramente molto poco in questo match (fortunatamente durato poco più di 5 minuti), e quel poco si è visto grazie al duo formato da Kazarian & Shane (bella la plancha eseguita da Kazarian) che comunque non sono riusciti a salvare il match dalla mediocrità. I fischi rimediati da Hammond nei rari frangenti in cui è stato coinvolto sono il segno di come il pubblico abbia gradito la presenza di un personaggio che col wrestling non ha nulla a che spartire, nonostante abbia avuto anche il privilegio di ottenere il pin vincente.

Dustin Rhodes vs Raven: 5-
Mediocre anche l’incontro tra Dustin Rhodes e Raven. Lo spettacolo offerto da questi due veterani del ring è stato veramente molto povero, con Raven per gran parte del match ridotto ad infliggere danno agli arti dell’avversario. Se nel match tra Rhodes e Kid Kash disputato a Final Resolution questa era sembrata una scelta interessante dettata apparentemente dalla differente stazza dei due wrestlers, in questo match le continue prese a terra sono state soltanto un espediente atto a nascondere le attuali carenze atletiche di Dustin Rhodes, più volte costretto a riprender fiato tramite queste ripetute manovre. Tra una fase di stanca e l’altra in cui Rhodes dimenticava ogni volta bellamente di vendere qualsiasi infortunio, lo spettacolo offerto è stato praticamente nullo. Pugni e calci mal assestati, sporadicamente interrotti da qualche schienamento poco credibile, hanno estraniato ulteriormente un pubblico stavolta poco propenso a supportare i due wrestlers.

American Most Wanted vs Kid Kash & Lance Hoyt: 6/7
Come al solito gli AMW non tradiscono ed offrono ancora una volta un discretto spettacolo, ma certo è che dopo gli incontri di Turning Point e Final Resolution questo incontro non lascia particolarmente il segno. E’ stato un match ben combattuto, con un livello iniziale sufficiente che è andato via via migliorando col passare dei minuti, sino alla buona fase finale “in stile AMW” dove i 4 wrestlers sono stati contemporaneamente coinvolti a più riprese e dove ci sono stati diversi schienamenti. La poca credibilità del duo formato da Kid Kash e Lance Hoyt ha però tolto qualcosa al match, non tanto in termini qualitativi (è stato quasi sempre coinvolto Kid Kash con Lance Hoyt nei panni del comprimario) quanto in termini di imprevedibilità della sfida che comunque si è mantenuta su livelli di coinvolgimenti sufficienti.

Abyss vs Jeff Hardy: 7
Una delle sfide più attese di questo PPV si rivela un incontro più che discreto, anche se non perfettamente in linea con le rosee aspettative della vigilia. E’ stato il classico spot-fest in pieno stile “ECW”, dove spot più o meno spettacolari si sono alternati senza particolari collegamenti l’uno dall’altro (la WWE è stata maestra nel riproporre questo stile grazie ai TLC Matches). In questo incontro Abyss e Jeff Hardy hanno proposto alcune buone cose (riprese dai matches combattuti da Jeff Hardy nella WWE) da un punto di vista della spettacolarità, come la simil-Swanton Bomb di Hardy dalla struttura che costituiva l’entrata dei wrestlers. Quale incertezza nell’esecuzione e nella preparazione di alcuni spot ha spezzato il ritmo dell’incontro ed ha tolto qualche punto dal globale del match, così come il finale che ha lasciato un po’ perplessi: era veramente quello lo spot finale del match o forse doveva concludersi diversamente (probabilmente come i precedenti TLC della WWE con una caduta sui tavoli dalla scala più alta)? I “trapezi” a cui erano appesi i contratti dovevano essere utilizzati per qualche spot? Forse qualcuno ha comunicato ai wrestlers di chiudere anticipatamente il match per mancanza di tempo, decisione che ha scatenato la frustrazione di Jeff Hardy nel post-match? E se il match era un Table, Ladder, Chair and Chain Match che fine ha fatto la catena???

Team Canada vs DDP & Monty Brown: 6+
Similmente agli AMW, il Team Canada riesce quasi sempre ad offrire un discreto spettacolo, indipendentemente da quelli che sono i propri avversari. Anche contro DDP e Monty Brown infatti il duo formato da Roode e Young è riuscito a combattere un match più che sufficiente che, seppur classico nello stile e nell’andamento della contesa, è risultato piacevole per tutto l’arco dell’incontro. Il match non è stato spettacolare né ha offerto momenti di grande wrestling, ma nonostante questo è risultato molto solido dall’inizio alla fine, con DDP e Monty Brown che comunque sono riusciti perlomeno a non sfigurare nel confronti dei propri avversari. L’assenza di Scott Hall non si è fatta certamente sentire, anzi, ha sicuramente eliminato un elemento che avrebbe solo danneggiato il risultato complessivo dell’incontro.

Christopher Daniels vs AJ Styles: 8.5
Splendido incontro, non c’è altro da dire. Christopher Daniels e AJ Styles hanno disputato un grandissimo match stilisticamente differente rispetto a quanto visto sinora nella X-Division, togliendo qualcosa alla spettacolarità della sfida in favore di una maggiore completezza e solidità. I due hanno disputato infatti un match solidissimo dall’inizio alla fine, dando sfoggio della loro grande tecnica e della loro capacità di saper stare sul ring. Sono riusciti a “raccontare una storia” in pieno stile WWE, privilegiando il realismo della sfida e regalando emozioni soprattutto nel finale in cui entrambi sono stati bravissimi a vendere le fatiche di questo lungo incontro. Il finale col “sudden death” è sembrato il modo migliore per chiudere l’ottimo incontro.

Kevin Nash vs Jeff Jarrett: 7-
Probabilmente il massimo che ci si potesse aspettare da un match tra Kevin Nash e Jeff Jarrett. E’ stato un incontro strapieno di interferenze e colpi di scena, con i ritorni di Sean Waltman (aka X-Pac) e Billy Gunn necessari per movimentare un incontro che per risultare interessante aveva bisogno di molti aiuti extra ring. In aiuto di Kevin Nash è venuta anche la stipulazione del match (praticamente un No DQ Match se consideriamo tutti i colpi proibiti) in grado di coprire le sue attuali (o forse congenite…) limitazioni, tra sediate e frangenti della contesa combattuti nel backstage. Il resto del match è stato quanto ci si potesse immaginare da questi due veterani, tra pugni, calci alle gambe di Nash e qualche fase più statica sempre però supportata da parte del pubblico. Emozionante il finale con i già menzionati ritorni degli ex membri della Dx (senza dimenticare l’interferenza di B.J. James che come Road Dogg era uno degli elementi chiavi della storica stable WWE), pieno di colpi di scena e di schienamenti.

PPV: 7/8
C’è poco da fare, la TNA con questi PPV non sbaglia un colpo. Against All Odds si rivela infatti l’ennesimo show di buona qualità che la TNA propone ai propri tifosi, grazie soprattutto allo splendido Iron Man Match ed al sorprendente Main Event tra Jeff Jarrett e Kevin Nash. Se nessuno si stupisce del risultato qualitativo del match tra Christopher Daniels e AJ Styles, il main event si rivela senza dubbio una piacevole sorpresa per chi attendeva risultati disastrosi dal match di Kevin Nash, al primo single match di rilievo dopo l’ultima parentesi alla WWE. Nash infatti si è dimostrato in buona forma, anche se questo non vuol dire che abbia mostrato cose fantascientifiche: Nash, se vi basta, si è mantenuto sui suoi migliori livelli aiutato anche dal booking del match, e considerando l’età dell’ex Diesel direi che non ci si può lamentare. I ritorni di Waltman e Gunn (con l’interessante coinvolgimento di B.J. James) nel corso del match possono rappresentare un piacevole diversivo nella scena del main event TNA: non saranno più fenomeni sul ring (e probabilmente Gunn non lo è mai stato) ma qualcosa sono ancora in grado di offrirla, ed inoltre hanno un passato WWE in grado di garantire quel minimo di star-power che nella TNA manca.
L’undercard del PPV si è rivelata ancora una volta solida, e se si eccettuano i soliti due incontri mediocri (presenti anche nel precedente PPV) il resto ha offerto uno spettacolo discreto. Abyss e Jeff Hardy hanno disputato un incontro piacevole nella sua spettacolarità (sarà interessante vederli ancora all’opera nel prossimo Falls Count Anywhere di Destination X), gli AMW ancora una volta si sono confermati il miglior tag team attualmente in circolazione e il Team Canada ha fatto fare bella figura a DDP e Monty Brown.
Il prossimo PPV Destination X appare ancora una volta interessante, con un nuovo Ultimate X Match (questa volta con 4 wrestlers coinvolti), il già menzionato match tra Abyss e Jeff Hardy, il Bullrope Match tra Raven e Dustin Rhodes (decisamente più nelle loro corde rispetto al mediocre incontro di Against All Odds) ed il main event tra Jarrett e DDP, una sicurezza in considerazione di quante volte i due si sono affrontati nella WCW con buoni risultati. Scommettiamo che Destination X sarà un nuovo successo?

Alla prossima

Scritto da David Grauli
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