SURVIVOR SERIES 2004

Un saluto da parte di David Grauli e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report. Dopo aver trattato la TNA nell’ultima edizione di questa rubrica torniamo immediatamente in casa Stamford per vedere cosa ci ha riservato questa edizione 2004 di Survivor Series, l’ultimo dei 4 PPV annuali a presentare incontri di Raw e Smackdown.


Kidman vs Chavo Guerrero vs Rey Mysterio vs Spike Dudley: 7-
Buon match d’apertura quello per il titolo cruiserweight, probabilmente il migliore della categoria visto sinora in questo 2004 nella WWE. Si è trattato di un incontro intenso e veloce per quelli che sono gli standard della WWE, privo di pause e discretamente spettacolare in più di un’occasione. Buoni alcuni spot, come il super-suplex che ha visto protagonisti Kidman, Chavo e Spike.
L’unico difetto è stata forse la mancanza di un qualcosa in grado di caratterizzare maggiormente l’incontro, ed una fase conclusiva del match troppo breve ed affrettata per coinvolgere e dare incertezza sull’esito finale della sfida.

Shelton Benjamin vs Christian: 7+
Decisamente un buon match quello tra Christian e Benjamin, sotto tutti i punti di vista. E’ stato un match discretamente intenso, ben combattuto e soprattutto costruito molto bene in ogni sua fase. Protagonista della sfida senza dubbio Shelton Benjamin, autore di alcune ottime mosse (alcune studiate ad hoc per fargli fare bella figura…), mentre Christian stavolta si è limitato a tenere bene il passo dell’avversario senza però rubargli la scena. Bella e combattuta la fase finale ricca di schienamenti, con un Tyson Tomko a bordo ring che ha reso la sfida ancora più incerta con le sue interferenze.

Kurt Angle & Jindrak & Luther Reigns & Carlito vs RVD & Guerrero & Big Show & John Cena: 5.5
Deludente il primo classic survivor match della serata. Dopo un inizio interessante con Carlito (mai coinvolto nel match causa infortunio) e John Cena nel backstage, il resto dell’incontro ha offerto veramente ben poco. La maggior parte del match si è svolta con Guerrero sul ring mentre gli heel gli impedivano di dare il cambio ai suoi compagni applicando delle noiose prese a terra. Qualcosa di meglio si è visto con RVD (unico eliminato tra i face), mentre Big Show si è visto poco e John Cena non si è visto per niente. Mediocre il finale con Angle e Big Show, a conclusione di una contesa veramente povera di emozioni (ad eccezione del già citato scambio tra Cena e Carlito che non fa altro che inasprire una sfida molto interessante). Da notare le pessime eliminazioni di RVD e Jindrak, con Charles Robinson che ha contato il 3 nonostante in entrambi i casi avesse visto le irregolarità nello schienamento.

Undertaker vs Heidenreich: 5.5
Mediocre come da previsioni della vigilia, anche se non ai livelli preventivati. E’ stato un match dal ritmo lento e dominato per la maggior parte dai pugni che i due big men si sono scambiati, ma la mancanza di fasi eccessivamente statiche non l’ha reso poi così insostenibile. Heidenreich, per quanto abbia eseguito al massimo 3 mosse in tutto l’arco dell’incontro, non si è reso protagonista di errori colossali, ed ha svolto il suo ruolo senza sbavature. Taker dal canto suo si è limitato a combattere il suo “solito incontro” in modalità risparmio (anche se ha ritirato fuori la flying clothesline dalla terza corda che non vedevamo da tempo), anche perché con un avversario del genere si poteva fare ben poco. Scontato l’esito finale con Heidenreich a svolgere il ruolo dell’agnello sacrificale di turno dato in pasto a Taker, anche se stavolta The Phenom ha impiegato più tempo per sconfiggere l’avversario.

Trish Stratus vs Lita: SV
Non c’è stato il match, ma l’angle potrebbe essere interessante.

John “Bradhsaw” Layfied vs Booker T: 6+
Sufficiente il match tra JBL e Booker T, anche se si rivela un incontro assolutamente nella media che non ha offerto nulla di memorabile (nel complesso lo possiamo definire il peggiore tra quelli per il titolo che hanno visto protagonista JBL contro Guerrero e contro Taker). Il meglio lo ha mostrato sicuramente Booker T, autore di una prova convincente, mentre JBL nell’occasione è sembrato più spento, quasi scarsamente coinvolto dalla contesa. Le interferenze di Orlando Jordan e Josh Matthews e le continue ref bumps hanno ravvivato e movimentato l’azione nel finale (più coinvolgente rispetto al resto dell’incontro), senza tuttavia far si che il giudizio complessivo sull’incontro cambiasse di molto.

HHH & Snitky & Edge & Batista vs Benoit & Orton & Jericho & Maven: 7
Probabilmente questo incontro voleva ripercorrere i fasti che furono del match tra il Team Bischoff ed il Team Austin disputato a Survivor Series 2003, ma Randy Orton non è Shawn Michaels…
Nel complesso è stato infatti un incontro più che discreto con un finale buono, ma è mancato il coinvolgimento che ci si aspettava da una sfida di questo tipo, anche per colpa di un pubblico presente solo a tratti. Qualche fase meno intesa e qualche eliminazione mal costruita hanno tolto punti al match, e per certi versi bisogna criticare anche la durata complessiva dell’incontro inferiore ai 25 minuti che non si addice ad una contesa di questo tipo. Preso come incontro a se stante non è male, ma se è questo il match che doveva far fare il salto di qualità al PPV non ci siamo proprio.

PPV: 6/7
Dopo 3 ottime Survivor Series la WWE regala al proprio pubblico un’edizione 2004 al di sotto degli standard degli ultimi anni, a confermare così un trend che da diversi mesi a questa parte ci regala PPV che lasciano sempre qualche dubbio e non offrono mai incontri in grado di lasciare veramente il segno. Pensate solo al fatto che gli ultimi incontri a meritare una nomination per il titolo di Match of the Year risalgono a Backlash 2004…
Survivor Series 2004 ha offerto alcuni incontri discreti, in particolar modo il match per il titolo IC tra Benjamin e Christian, ma ha deluso per quello che sulla carta doveva essere lo show stealer dell’evento, il 4 vs 4 tra con in palio il ruolo di GM di RAW. Nel 2003 venne disputato un match analogo con in palio la carriera di Austin ed i risultati furono ben altri, tanto che il match meritò alcune menzioni come miglior match dell’anno nella WWE. Come già scritto nel commento del main event, nel 2003 c’era un certo Shawn Michaels che da solo rese l’incontro un qualcosa di memorabile, mentre oggi il ruolo di HBK nel match è stato assegnato a Randy Orton, e non è la stessa cosa. Nel 2003 la durata dell’incontro fu maggiore, e grazie a questo il match venne sviluppato decisamente meglio con Shawn Michaels (autore di un blade job da antologia) che si ritrovò da solo contro 3, cosa che rese la sfida incredibilmente coinvolgente. Quest’anno invece una serie di eliminazioni confuse ed una durata ridotta hanno fatto si che il match risultasse coinvolgente solo a tratti, lasciando decisamente l’amaro in bocca.
L’altro match 4 contro 4 di Survivor Series si è rivelato invece mediocre considerando i wrestlers coinvolti, ed anche in questo caso il survivor match di Smackdown disputato a SS2003 è risultato di un altro pianeta. Heidenreich vs Undertaker non è risultato l’aborto annunciato, ma siamo comunque distanti dalla piena sufficienza, senza contare la durata eccessiva per un incontro che sarebbe dovuto durare meno di 10 minuti. JBL vs Booker T non ha lasciato il segno, e pur risultando sufficiente non è andato oltre i livelli di un main event da show televisivo. Decisamente meglio il match d’apertura con in palio il titolo cruiserweight, ma dopo aver visto il match tra pesi leggeri di Victory Road fa decisamente un altro effetto.
Nel complesso dunque un PPV che pur senza deludere completamente non lascia il segno, e che a mio avviso esce sconfitto in un’immaginaria sfida con il PPV di questo mese della TNA, Victory Road. Sarà interessante vedere quando la WWE riuscirà a sconfiggere la TNA in questa sfida mensile…

 A presto

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