Stamford ReportN. 48 – ROYAL RUMBLE 2004

Un saluto e benvenuti a questo nuovo numero di Stamford Report dedicato alla Royal Rumble. Finalmente potrete vedere questo evento su Sky TV dopo tante false partenze, per cui vi invito a farmi conoscere via e-mail i vostri pareri e se siete d’accordo con i miei giudizi una volta visto il PPV. L’indirizzo e-mail è sempre quello, da.grauli@tiscalinet.it…
Prima di cominciare, volevo informarvi che da questo numero il voto complessivo del PPV sarà sostituito da un breve giudizio del tipo “Da vedere”, “Da evitare” ecc… proprio in considerazione che alcuni di voi andranno ad acquistare l’evento su Sky…


Ric Flair & Batista vs Dudley Boyz: 6
Non lasciatevi ingannare dalla stipulazione, quest’incontro ha avuto molto poco del table match. Si è trattato infatti di un normalissimo match “da Raw”, sia per lo stile dell’incontro sia per la breve durata, ed il tavolo è entrato in gioco solo in rarissime occasioni (senza peraltro portare ad alcunché di spettacolare), tra cui l’improvvisa quanto banale conclusione. Come si è soliti dire in questi casi, è stato un match “innocuo” che non mi sento per questo di giudicare in maniera eccessivamente negativa (si lascia guardare e non annoia), ma allo stesso tempo mi aspettavo perlomeno qualche spunto in più (l’unico spot originale è il “lancio” del tavolo da parte di Bubba Ray) ed una durata maggiore.

Rey Mysterio vs Jamie Noble: 6
Altro incontro che lascia l’amaro in bocca. Il match è stato discreto per quel che è durato, ma è durato troppo poco (stiamo parlando di 3 minuti…) ed in questo caso non mi sento neppure di definirlo “incontro da show settimanale” in quanto anche a Smackdown generalmente questi match durano di più (e nello Smackdown successivo alla RR i due hanno combattuto un rematch decisamente migliore). E’ mancato completamente il crescendo dell’incontro, ed infatti anche in questo caso il pin decisivo è arrivato in maniera improvvisa (ma quell’improvviso che delude e non sorprende) Peccato perché l’azione era abbastanza veloce e si erano visti alcune discrete manovre aeree, cosa che lasciava intendere un proseguo decisamente interessante.

Eddie Guerrero vs Chavo Guerrero: 6.5
Consumare una storyline durata mesi in un match di appena 8 minuti non m’è sembrata una scelta azzeccatissima, soprattutto considerando quello che questi due wrestlers sono in grado di mostrare sul ring. Questo incontro è un po’ il manifesto di quello che vorrebbe essere il nuovo stile WWE: grandissima cura per la psicologia della sfida, uso maggiore delle sottomissioni e soprattutto capacità di saper “raccontare una storia” all’interno del match. Ok, questo può funzionare quando i wrestlers hanno a disposizione 20 minuti, ma con 8 minuti si finisce per tagliare la gambe ad un incontro proprio quando l’incontro sembra sul punto di decollare, come in questo caso. Quello che si è visto è stato dignitoso, ma non è stato esaltante. Poteva andare bene come prima parte di un match ma non come un match intero: buona psicologia della sfida, qualche azione più intensa ma anche tante prese a terra che hanno rallentato l’azione. Nel complesso è sufficiente, ma delude le aspettative.

Brock Lesnar vs Hardcore Holly: 5.5
Cosa dire di questo incontro? Beh, finquando Lesnar ed Hardcore Holly non si scambiavano prese a terra il match aveva una parvenza di decenza, grazie ad un’azione discretamente intensa e a dei colpi ben assestati da ambo le parti. Occorrerebbe però precisare che questo è andato avanti per metà incontro, mentre nell’altra metà dell’incontro i due si sono scambiati soporifere prese a terra che hanno letteralmente ucciso il match ed il pubblico di Philadelphia. Poche le emozioni, scontato l’esito finale e nemmeno per un attimo si è avuta l’impressione che Holly potesse spuntarla. Peccato, impostato in un altro modo (magari con uno stile più brawl) il match poteva funzionare.

HHH vs Shawn Michaels: 7/8
Buon match quello tra HHH e HBK, ma per certi versi inferiore alle aspettative. Il suo maggior difetto è stato probabilmente l’aver seguito lo splendido incontro che i due disputarono nell’ultimo Raw del 2003, un match di quasi 30 minuti che verrà ricordato sicuramente come uno dei migliori incontri televisivi nella storia della WWE. Il match della RR è stato più breve e più lento (ma questo è dovuto principalmente alla stipulazione), ma nello stesso tempo più violento (grande blade job da parte di entrambi, soprattutto Michaels). Non c’è stato però quel salto di qualità che ci si aspettava, ed il finale in parità (già sperimentato con scarso successo nel match tra Foley e The Rock a St. Valentine’s Day Massacre nel 99) ha lasciato decisamente l’amaro in bocca. Intendiamoci, è uno dei match migliori visti nella WWE degli ultimi mesi, ma quando ti aspetti il “9” non riesci ad accontentarti nemmeno del 7/8…

30 Men over the top rope: 8/9
Chiariamo subito una cosa: è la migliore rissa reale? No (quella del 92 non si tocca). E’ la seconda migliore rissa reale mai disputata? Si, e scusate se è poco. Questo giudizio sarà pure rivedibile a freddo e dopo aver rivisto più volte l’incontro, ma al momento questo è ciò che penso della rissa reale 2004. Come non emozionarsi di fronte alla prestazione di Benoit, al ritorno di Mick Foley (così inatteso da dare i brividi), al fatidico “gong” delle campane sulla finta entrata dell’Undertaker (dire che l’arena di Philadelphia è esplosa è dire poco…)? Queste tre cose valgono da sole il prezzo dell’intero incontro, ma non è giusto dimenticare lo scontro Lesnar-Goldberg ed il fatto che dall’inizio alla fine il match si sia mantenuto complessivamente su livelli ottimi (in particolar modo nella seconda parte dell’incontro). A voler proprio trovare un difetto si potrebbe dire che qualcuno dei nomi più importanti poteva essere giocato prima (direi Jericho e RVD), e che forse il finale con i continui tentativi di eliminare Big Show è stato troppo insistito (senza contare che nessuno credeva ad una sua vittoria), ma per il resto è un match da vedere assolutamente.

PPV: DA VEDERE
Alla vigilia di questo evento mi aspettavo degli incontri “di contorno” di ottimo livello ed una buona rissa reale, mentre ad evento terminato mi ritrovo con degli incontri di livello appena dignitoso (eccezion fatta per HHH vs HBK, comunque leggermente al di sotto della attese) ma con una splendida rissa reale. Non c’è da lamentarsi, considerando che alla fine è il “30 men over the top rope” l’incontro che caratterizza l’intero evento, e come già detto in precedenza ci troviamo di fronte ad una rissa reale di grandissimo livello, seconda solo all’edizione del 1992 (con cui condivide oltretutto un’undercard che non fa gridare al miracolo). Indiscusso protagonista è Chris Benoit, autore di una prova che segna un nuovo record per quel che riguarda i minuti di presenza sul ring e che sembra lanciarlo definitivamente tra i main eventers della WWE.
E’ una rissa reale che regala sorprese e che dà vita (o rafforza) nuove storyline, come quella tra Foley e Orton (talmente interessante che è un peccato non vederli in un one on one match a Wrestlemania), quella tra Kane e Taker (ottimo il proseguo a Raw con lo splendido video di Taker in stile “The Ring”), quella tra Lesnar e Goldberg (il probabile main event di WM) e quella tra Benoit e HHH. Era da un po’ che la WWE non riusciva a tirar fuori dei feud così interessanti e ben costruiti, ma probabilmente l’avvicinarsi di Wrestlemania XX si sta facendo sentire.
Se l’undercard avesse assistito maggiormente il main event ci troveremo di fronte probabilmente alla miglior edizione di questo particolare evento, e le premesse affinché questo avvenisse c’erano tutte. Purtroppo però gli incontri (escluso HHH vs HBK) sono durati tutti troppo poco, e sono stati caratterizzati troppo a mio avviso da quello che Vince McMahon vuole imporre come nuovo stile della WWE. Può funzionare finquando si concedono 20 minuti ad incontro, ma con un match di 5-6 minuti le cose si complicano. I match sono stati tutti abbastanza brevi, poco incisivi ed in generale hanno avuto quasi sempre un finale improvviso che ha annullato qualsiasi possibilità di coinvolgimento nei confronti degli incontri. Sicuramente tutto questo è dipeso dalla mancanza di tempo a disposizione, considerando la durata del 30 men over the top rope, però l’impressione è che da questo punto di vista si poteva fare qualcosa di meglio.
Nel complesso comunque si è trattato di un PPV che vale la pena vedere, soprattutto per la rissa reale che è un “must see” assoluto e per il buon match tra HHH e HBK.
Arrivederci a No Way Out…

David Grauli

Scritto da David Grauli
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