Stamford Report N. 45 – SURVIVOR SERIES 2003
Eenvenuti a questo nuovo numero di Stamford Report dove tratteremo Survivor Series 2003. Nulla da dire in questa introduzione (o forse con tutto quello che è accaduto nel mondo nelle ultime settimane ci sarebbe così tanto da dire che non sarebbe giusto consumare certi argomenti in due righe) per cui passiamo a commentare questo grande evento che ha rivisto per una sera riunirsi i due roster della WWE.
Team Angle vs Team Lesnar: 7.5
Posizionato a sorpresa all’inizio del pay per view, il match ha pienamente rispettando le attese rivelandosi uno dei migliori incontri della serata. Recuperata la classica formula dei Survivor Match, si è trattato di un incontro coinvolgente e ben combattuto considerando anche che il Team Lesnar era composto per buona parte da wrestler che non eccellono qualitativamente sul ring. Grande intensità dell’azione e sorpresa assoluta per ciò che riguarda le eliminazioni (sia nei tempi sia nella modalità), con un ottimo finale a concludere un match veramente buono.
Molly vs Lita: 6+
Sufficiente l’incontro per il titolo femminile ma senza aver mostrato nulla di memorabile. Si è trattata di una contesa che ha vissuto di alcune fasi più riuscite ed altre che invece hanno fatto scendere il livello dell’azione (soprattutto nelle fasi in cui Molly cercava di infortunare Lita al collo), ma anche di un finale discretamente coinvolgente e con diversi schienamenti. Inattesa la vittoria finale di Molly sulla favoritissima Lita (come sempre dannatamente over con i fans), ed a questo punto nell’eventualità di un rematch tra le due si ha quasi l’impressione che Molly e Lita abbiano combattuto col freno tirato per mostrare il meglio ad Armageddon.
Shane McMahon vs Kane: 6.5
Match simile all’incontro che i due disputarono ad Unforgiven, e da un rematch che doveva mettere la parola fine ad un feud così lungo ci si aspettava una conclusione più incisiva. Si è trattato di un classico hardcore match (con tanto di segmento nel backstage cche non si vedeva da tanto tempo) nel complesso piacevole, con alcuni buoni momenti (soprattutto quando i due si sono scambiati i colpi più pesanti, alcuni realmente impressionanti) ma anche con qualche fase più monotona. Qualche azione spettacolare ad opera di Shane, ma nulla che riuscisse a superare quanto visto nei precedenti scontri (sul ring e non) tra i due. Buona la vittoria per Kane a chiudere il feud, anche se Shane è apparso troppo “invincibile” in alcune circostanze.
Los Guerreros vs The Basham Brothers: 6+
Match di coppia assolutamente nella media tra questi due tag team, il classico incontro senza infamia e senza lode. La contesa ha vissuto di fasi qualitativamente altalenanti, con qualche azione più convincente ad opera dei Guerreros (spettacolari in un paio di circostanze) e qualche frazione d’incontro più piatta. Il finale è riuscito almeno in parte a smuovere le acque, ma senza riuscire a rendere l’incontro più coinvolgente. Continuano le avvisaglie di split per i Guerreros.
Team Austin vs Team Bischoff: 8.5
Incontro assolutamente splendido che entra a pieno diritto tra i candidati al titolo di Match of the Year per la WWE. Sinceramente non riesco a trovare un difetto in questa contesa: azione sempre intensa e incredibilmente coinvolgente (soprattutto nel finale), eliminazioni studiate alla perfezione (alcune a sorpresa) e una prestazione convincente da parte di tutti i wrestlers. Menzione particolare la merita Shawn Michaels, l’autentico eroe della serata e assoluta carta vincente del match: senza prodursi nelle sue manovre aeree più spettacolari, HBK ha regalato al match quel carattere epico che solo pochi wrestler riescono a dare, ed è quel qualcosa che fa la differenza tra uno Shawn Michaels e un Rob Van Dam. Le fasi finali sono state straordinarie per intensità ed emozioni, ed alla fine qualunque conclusione sembrava possibile. Molto bello anche il post match tra Austin e Michaels.
Undertaker vs Vince McMahon: 5.5
Nulla da ridire sull’andamento del match (inevitabile il dominio dell’Undertaker) e sul finale (con l’intervento di Kane ad aprire le porte di un nuovo feud tra i due fratelli della distruzione), ma nel complesso non mi sento di giudicare positivamente l’incontro. A parte il folle blade job di Vince McMahon (impressionante vedere il sangue zampillare continuamente dalla sua fronte) il match è andato avanti stancamente e lentamente a suon di pugni da parte dell’Undertaker (che ha dominato totalmente il match nel vero senso della parola), senza una variazione sul tema in grado di spezzare la monotonia. Minimo anche l’utilizzo della stipulazione, con la fossa e la pala entrate in gioco solo nelle ultimissime fasi, e questa è sembrata una scelta incomprensibile (se non per un’eventuale mancanza di tempo) di fronte alla monotonia dell’azione. Da un punto di vista del realismo e dello sviluppo della storyline non c’è nulla da ridire, tutto è andato come doveva andare, ma è innegabile che quest’incontro sia esistito solo in funzione del finale.
HHH vs Goldberg: 5/6
Lascia ancora interdetti il nuovo incontro tra HHH e Goldberg, un match che non ha lasciato il segno per ciò che si è visto sul ring come ampiamente previsto alla vigilia. Se si esclude un promettente inizio ed un finale più coinvolgente solo per le continue interferenze che hanno movimentato l’azione, il resto della contesa si è persa tra i tentativi di infortunare la gamba danneggiata di Goldberg (che miracolosamente guariva ad intermittenza) da parte di HHH, cosa che ha rallentato terribilmente l’azione già di per se poco intensa. Come già detto le interferenze esterne hanno movimentato l’azione e la nettissima vittoria di Goldberg (sorprendente il clean job di HHH)
ha perlomeno dato un senso all’intero match, ma nel complesso l’incontro non è sembrato degno di occupare il posto di main event del PPV.
PPV: 8
Ottimo evento questo Survivor Series 2003, un PPV molto convincente che ci ha regalato alcuni grandi momenti di wrestling. Il match tra il Team Austin ed il Team Bischoff è stato senza dubbio il match principe dell’evento e probabilmente un incontro che conquisterà il podio nella categoria “miglior match dell’anno”, e già questo potrebbe servire a non considerare quest’edizione di Survivor Series un evento da dimenticare. Oltre a questo grande incontro però c’è stato anche il bel match d’apertura tra il Team Angle ed il Team Lesnar che ha senza nel complesso rispettato le attese della vigilia, ed una serie di altri incontri che anche senza gridare al miracolo si sono mantenuti su livelli più che sufficienti. Peccato solo per gli ultimi due incontri della card. il Buried Alive Match non era accreditato alla vigilia come un concentrato di grande wrestling, ma almeno ci si aspettavano emozioni, coinvolgimento e continui colpi di scena. Alla fine invece solo l’intervento di Kane ha smosso le acque di un incontro che ha avuto ragione d’esistere solo per motivi di storyline, ed è stato un colpo di scena per modo di dire considerando che l’interferenza di Kane era la più accreditata alla vigilia della sfida. Il main event invece ha lasciato interdetti come prevedibile, ma almeno ha avuto un discreto booking ed una vittoria nettissima di Goldberg a discapito di un HHH generosissimo in termini di job. Oltre a questi due incontri è stato un peccato veder preferito Tajiri vs Noble ad un segmento che ha visto protagonisti Coachman, Bischoff, Mark Cuban e Randy Orton, un siparietto che la WWE ha proposto probabilmente alla ricerca di qualche ritorno pubblicitario per la presenza di Cuban. Anche l’addio di Austin (spreco di tempo assoluto) non mi ha convinto più di tanto, anche perché NESSUNO crede minimamente che Austin abbia concluso la sua carriera a Survivor Series 2003, anzi, sono in molti a credere che il suo ritorno in tv potrebbe coincidere con un ritorno sul ring. Questi segmenti hanno tolto molto spazio agli incontri, e la WWE poteva senza dubbio evitare di proporli considerando che la mancanza di tempo era prevedibile per una card di questo tipo. Decisamente migliori invece i segmenti con Vince McMahon ed Austin (perlomeno breve e divertente) e il primissimo contatto tra Lesnar e Goldberg per quello che potrebbe essere il grande main event di Wrestlemania XX.
Nel complesso dunque abbiamo assistito ad uno dei migliori eventi dell’anno (attualmente si piazza dietro a WM19 e Vengeance 2003) che poteva risultare ancora migliore con qualche accorgimento in più. Considerando il livello qualitativo dei PPV 2003 della WWE direi che con Survivor Series 2003 non possiamo proprio lamentarci
Un saluto ed alla prossima edizione di Stamford Report
David Grauli