Stamford Report N. 44 – NO MERCY 2003

Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento con Stamford Report, la rubrica in cui si assegnano i voti ai PPV della World Wrestling Entertainment. Come potete vedere siamo tornati ai vecchi voti numerici: avevo detto che non sarei tornato indietro dopo esser passato al sistema Meltzer, perĂ² alla fine sembra che queste “stellette” non riescano proprio ad andarvi giĂ¹. Ok, come non dettoÂ…
Vorrei sfruttare questa intro anche per salutare idealmente alcuni grandi personaggi che hanno fatto la storia di questa disciplina e Hawk dei Legion of Doom e Stu Hart, entrambi scomparsi nel corso degli ultimi giorni. Non c’è dubbio che questo 2003 sia stato un anno maledetto sotto questo punto di vista, e vorrei far notare come molti dei wrestlers che hanno combattuto negli anni 80-90 stiano lasciandoci di recente sempre in circostanze molto sospette. Non c’è dubbio che a certi livelli questo sia per molti uno sport “maledetto”Â…
Passiamo ora a questo No Mercy 2003, il secondo PPV esclusivo del roster di Smackdown.


Rey Mysterio vs Tajiri: 7+
Buon incontro d’apertura, anche se inferiore alle attese. Dopo gli ottimi incontri visti a Smackdown tra questi due wrestler ci si aspettava un salto di qualitĂ  che invece non c’è stato, anche se nel complesso non ci si puĂ² affatto lamentare. La prima parte del match è stata poco spettacolare ed impostata principalmente sulle prese articolari e sulla psicologia della sfida, poi il match è salito d’intensitĂ  col passare del minuti sino ad una bellissima seconda parte ricca di spot spettacolari e schienamenti. Poco convincente invece il finale, anche se sul momento sembrava si trattasse realmente di un’interferenza da parte di due tifosi.

A-Train vs Chris Benoit: 6+
Probabilmente il miglior match singolo combattuto da A-Train ed un piccolo miracolo per Benoit, capace di tirar fuori un match piĂ¹ che sufficiente da un avversario come il suo. Azione (tutto sommato lenta per buona parte del match) quasi sempre nelle mani di A-Train, ma i tentativi di reazione da parte di Benoit hanno coinvolto notevolmente il pubblico. Gli ultimi minuti della contesa, caratterizzati da un maggior equilibrio e da un’azione piĂ¹ varia, sono risultati piĂ¹ che discreti ed a tratti emozionanti (impressionante la caduta di Benoit, scivolato dalle mani di A-Train), ed il finale è stato veramente buono con Benoit vittorioso tramite Sharpshooter (in onore dello scomparso Stu Hart).

APA vs Basham Brothers: 5/6
Il classico incontro di coppia anonimo che non aggiunge e non toglie nulla al PPV. Durata tutto sommato breve (che non è un male), azione d’intensitĂ  media e qualche frangente piĂ¹ intenso a spezzare gli standard del match. Non si è visto nulla che non si veda settimanalmente negli show televisivi della WWE, ma almeno il pubblico discretamente coinvolto nel finale ha dato qualcosa in piĂ¹ ad un match di cui comunque ci dimenticheremo ben presto.

Zack Gowen vs Matt Hardy: 6.5
PiĂ¹ che sufficiente l’incontro di Zack Gowen e Matt Hardy, sicuramente la miglior prova di Gowen da quando è approdato alla WWE. Sicuramente meno coinvolgente del match tra Gowen e Vince McMahon, la contesa è risultata perĂ² piĂ¹ varia e spettacolare, con diverse manovre aeree interessanti ad opera di Zack Gowen. Matt Hardy è comunque completamente sprecato in questo ruolo, mentre Zack Gowen rischia di diventare sempre meno interessante una volta esaurito l’effetto sorpresa di certe sue manovre (senza contare che non è facile veder combattere un wrestler che comunque non puĂ² correre sul quadrato).

Vince McMahon vs Stephanie McMahon: 7
Criticatissimo alla vigilia dell’evento, il match in questione si è rivelato invece uno degli episodi piĂ¹ interessanti dell’intero PPV. Da un punto di vista del wrestling si è trattato di un match risibile (e non poteva essere altrimenti), ma visto nell’ottica dell’entertainment è stato un match molto buono. La durata non è risultata eccessiva (si sono mantenuti sotto ai 10 minuti) e le emozioni sono state continue, con un pubblico coinvolto come non mai (diciamocelo, è stato il match che ha scosso maggiormente il pubblico). Ad un certo punto dell’incontro sembrava addirittura che Stephanie potesse spuntarla, ed alla fine sono riusciti incredibilmente a renderla over nel ruolo di face col pubblico. Il voto è ovviamente assegnato in base ad altri criteri rispetto agli altri incontri: se sapete apprezzare anche il “wrestling-entertainment” nel senso piĂ¹ stretto del termine allora vale la pena vedere questo incontro.

Kurt Angle vs John Cena: 7.5
Come da pronostico si è trattato del miglior match della serata, ma contro le attese non si è rivelato quel match da “8” che qualcuno si aspettava. E’ stata una sfida intensa e ben combattuta, molto solida e curata dal punto di vista della psicologia, nulla da ridire su questo, ma è mancato quel qualcosa che fa fare il salto di qualitĂ  ad un buon incontro. SarĂ  che il match che ha preceduto Angle e Cena aveva forse scaricato emotivamente il pubblico, sarĂ  che è mancata quella cattiveria tipica di certe sfide, sarĂ  che forse il match non è stato molto varioÂ… o sarĂ  forse che i due hanno voluto conservare il meglio per un’eventuale rematch che molto probabilmente avverrĂ  a Survivor Series.

Eddie Guerrero vs Big Show: 6-
Non convince appieno quest’incontro, sia per quanto riguarda il match vero e proprio sia per l’esito finale. Eddie Guerrero e Big Show non sono riusciti ad integrarsi probabilmente per la differente mole, e questo ha prodotto un contrasto di stili veramente poco piacevole. E’ sembrato in difficoltĂ  soprattutto Big Show (incapace forse di adattarsi al suo avversario piĂ¹ piccolo) che in piĂ¹ di un’occasione ha lasciato a desiderare. L’inizio del match è stato addirittura noioso (ed il pubblico sia è lasciato scappare un timido coro “Boring!Boring!”), poi il match è leggermente migliorato col passare dei minuti anche se il finale con i numerosi schienamenti apparentemente decisivi non è sembrato coinvolgere il pubblico come in altre occasioni. Lascia qualche dubbio anche la vittoria dell’US Title da parte di Big Show, soprattutto perchĂ© va ad aggiungere poco ad un wrestler che ha conquistato cinture ben piĂ¹ prestigiose.

Undertaker vs Brock Lesnar: 7+
Discreto incontro il main event di questo No Mercy 2003, anche se non ha lasciato il segno quanto ci si potesse aspettare. Nel complesso è stata una contesa solida e con qualche spot particolarmente sopra le righe (tra cui la plancha dell’Undertaker sull’FBI ed il suo piledriver sulla scaletta d’acciaio ai danni di Lesnar), ma anche qui ci sono stati alcuni aspetti dell’incontro sicuramente migliorabili.La prima parte del match infatti non ha convinto appieno, ed è sembrato che Taker e Lesnar non abbiamo dato il meglio delle loro possibilitĂ  (si sono visti solo una serie di pugni e poco altro). Decisamente molto meglio la seconda parte dell’incontro, piĂ¹ varia e coinvolgente, anche se è mancata l’attesa brutalitĂ  dovuta al particolare gimmick match. Parlando poi di questa stipulazione, bisogna dire che non è quasi mai entrata in gioco: nella prima parte del match sembrava che i due si fossero dimenticati della catena, mentre successivamente il gimmick match è entrato in gioco meno di quanto ci si aspettasse, risultando un elemento decisivo solo nel prevedibile finale che, come da copione, porterĂ  al Buried Alive Match di Survivor Series tra Undertaker e Vince McMahon.

PPV: 7+
Oramai è chiaro che i PPV di Smackdown siano qualitativamente superiori a quelli di Raw, ma rispetto a Vengeance qui è stato fatto un passo indietro abbastanza evidente. Sebbene non ci sia stato nessun incontro insufficiente, in questo evento è mancato il match da “8” che fa fare il salto di qualitĂ  all’intero PPV: a Vengeance ben 3 incontri si rivelarono decisamente sopra la media, mentre qui i 3 migliori incontro dell’evento sono risultati buoni ma non senza grossi clamori. Il salto di qualitĂ  era atteso per Angle vs Cena: sulla carta poteva essere un nuovo feud stile Angle vs Edge del 2002, ma se quel feud partì subito col botto qui siamo partiti bene ma senza raggiungere certi livelli qualitativi. Tajiri vs Rey Mysterio è stato impostato diversamente rispetto alle attese, ed invece di proporre velocitĂ  e spettacolaritĂ  dall’inizio alla fine è stato preferito uno stile piĂ¹ sobrio e credibile che perĂ² non ha fatto decollare completamente il match. Taker vs Lesnar è stato piacevole ma è mancata quella brutalitĂ  vista nelle loro precedenti sfide, e non ha superato qualitativamente i loro precedenti incontri, senza contare che la particolare stipulazione poteva essere sfruttata decisamente meglio. Il resto della card è stata nel complesso piacevole, in particolar modo per l’emozionante sfida tra Stephanie e Vince che sicuramente con il loro incontro non sono risultati un elemento negativo per il PPV come qualcuno poteva immaginare. Piccola sorpresa anche per A-Train vs Benoit, ennesima dimostrazione di quanto “The Crippler” meriti piĂ¹ di quanto la WWE gli stia attualmente dando.
Ora le attese sono tutte rivolte a Survivor Series, un evento che mai come quest’anno sembra promettere scintille. Vince McMahon vs Undertaker in un Buried Alive Match è senza dubbio un match suggestivo e dai mille risvolti che potrebbe regalare se non un incontro memorabile almeno grandi emozioni, poi abbiamo il rematch tra Kane e Shane McMahon che a mio avviso potrebbe essere combattuto nell’Hell in a Cell. Lesnar potrebbe vedersela con un lanciato Benoit, Goldberg dovrebbe riaffrontare HHH, ed in piĂ¹ c’è il 5 vs 5 tra il Team di Bischoff ed il Team di Austin che tanto ricorda il main event di Survivor Series 2001. Se tutte le attese verranno rispettate potremmo avere senza dubbio un nuovo candidato al titolo di PPV dell’anno.

Siamo giunti ai saluti finali, per cui ringraziandovi di aver letto quest’ennesima “puntata” di Stamford Report (che compirĂ  addirittura 4 anni a Wrestlemania) vi saluto e vi do appuntamento alla prossima edizione dedicata all’atteso Survivor Series.

Alla prossima…

David Grauli

Scritto da David Grauli
Parliamo di: