Stamford Report N. 42 – SUMMERSLAM 2003
Benvenuti da parte di David Grauli a questa nuova edizione di WWE Stamford Report. Vorrei sfruttare questa intro per passare lo “scettro” di co-conduttore di TW Risponde ad Antonio Bomba che saprà senza dubbio sostituirmi degnamente. Tra Kliq Here, Stamford Report, Best Matches, TW Risponde e tutta la parte grafica del sito gli impegni stavano diventando davvero troppi, ed il lavoro non mi permetteva più di avere tempo libero a sufficienza anche perché, uscito dall’ufficio, la voglia di rimettersi subito di fronte ad un monitor non è che sia sempre poi moltissima. Ho deciso così di lasciare la rubrica più impegnativa, ma anche quella che mi dava più soddisfazioni: probabilmente mi mancheranno le vostre lettere, ma forse è meglio lasciare la rubrica ad una persona che saprà offrire più di quanto in questo momento potessi offrire ioÂ…
Dudley Boyz vs La Resistance: *1/2
Match di coppia nella norma che non esalta ma che almeno riesce in parte a coinvolgere grazie ad un pubblico calorosissimo in apertura di PPV. Un classico match “da Raw” breve e di media intensità ed a questo punto, considerando anche i precedenti, comincia a circolare il timore che il “duo francese” non sia in grado di mostrare molto di più sul ring. I Dudleyz invece, nel bene e nel male, sono sempre gli stessiÂ…
Undetaker vs A-Train: *
Classico match tra big men lento e privo di grossi spunti. Taker non riesce a compiere il miracolo di condurre A-Train ad un buon match (ma bisogna dire che non c’è ancora riuscito nessuno) e così la contesa si perde tra power moves ed un’azione lenta che finisce per annoiare un pubblico fino ad allora molto partecipe. Nel complesso non è stato un completo disastro, ma certo era un match da non inserire nel secondo PPV più importante dell’annoÂ…
Shane McMahon vs Eric Bischoff: DUD
Un’autentica farsa che non meritava di essere inserita in un PPV di questo calibro. Più simile ad un segmento di Raw che ad un match vero e proprio, la sfida ha avuto il suo unico highlight nel già visto volo di Shane dal paletto, mentre il resto dell’incontro è stato un “non match” con i vari interventi di Coachman prima e di Austin poi. Chi si aspettava un incontro ai livelli delle precedenti sfide di Shane McMahon rimarrà fortemente deluso
Eddie Guerrero vs Rhyno vs Chris Benoit vs Tajiri: ***1/4
Incontro più che discreto ma deludente in considerazione dell’attesa e delle potenzialità della sfida. Da 4 wrestler del genere ci si aspettava un candidato a “match of the year”, ma la scarsa durata e la mancanza di sostegno da parte del pubblico hanno reso l’incontro interessanti solo a tratti. Buoni alcuni spot e ritmo abbastanza sostenuto, ma il match è terminato proprio quando la sfida stava cominciando a prendere corpo.
Kurt Angle vs Brock Lesnar: ***3/4
Incontro molto buono, ma anche in questo caso al di sotto delle aspettative e soprattutto al di sotto del loro precedente incontro di Wrestlemania XIX, combattuto oltretutto da un Kurt Angle in condizioni fisiche pessime. Si è creata una buona atmosfera ed il ritmo della contesta è stato discreto, ma nell’innegabile qualità della sfida non si è visto nulla che già non si fosse visto in precedenza, e soprattutto non è il candidato a match dell’anno che ci aspettavamo.
Rob Van Dam vs Kane: **
Una serie di spot (alcuni discreti, altri decisamente meno) messi insieme senza un buon collante. Rob Van Dam e Kane non sono riusciti a sfruttare al meglio il tipo di stipulazione, ed hanno messo su un match pieno di alti e bassi e con alcune fasi decisamente poco interessanti. Kane non è sembrato nella sua miglior serata (stendiamo un velo pietoso sulla sua cadutaÂ…), mentre Rob Van Dam oramai combatte sempre lo stesso incontro da mesi, chiunque sia il suo avversario e qualunque sia la stipulazione del match. La scarsa intensità e la mancanza di supporto da parte del pubblico hanno fatto il resto, ed è un peccato perché l’incontro poteva venir fuori decisamente meglio.
Elimination Chamber: HHH vs Golberg vs Jericho vs HBK vs Orton vs Nash: ***3/4
Elimination Chamber: HHH vs Golberg vs Jericho vs HBK vs Orton vs Nash: ***3/4Buon main event, più in meno in linea con le aspettative della vigilia. Ottima la partenza con HBK e Jericho, discreto il proseguo con Orton, poi il match è andato calando con i successivi ingressi. Nash ha fatto una fugace apparizione, HHH è stato uno spettatore (magari anche giustificato, ma se sei infortunato allora molla stò cavolo di titolo!), mentre Goldberg pur senza mostrare grandi cose è stato l’autentico protagonista del match, riuscendo finalmente anche ad avere il pubblico dalla sua. Inferiore comunque al primo Elimination Chamber nel complesso, ma forse più godibile per la minor durata.
PPV: ***
Un’edizione di Summerslam sottotono, sicuramente non all’altezza delle ultime Summerslam che negli ultimi anni hanno sempre dato grande spettacolo. E’ mancato il “match of the year” che in molti si aspettavano, e le potenzialità per un paio d’incontri erano decisamente elevate. L’undercard del PPV è stata veramente pessima, con un terrificante Bischoff vs Shane ed un mediocre A-Train vs Undertaker, senza contare il match di coppia ed il match tra RVD e Kane, sufficiente per certi versi e decisamente incolore per altri. Kurt Angle vs Lesnar ed il match per l’US Title dovevano far fare il salto di qualità al PPV, ma non ci sono riusciti: il primo è stato un match buono ma non all’altezza, mentre il secondo poteva dare decisamente di più se avesse avuto più tempo a disposizione (e vorrei capire come sia mancato il tempo con soli 7 incontri presenti nella card). Il main event è stato più o meno quello che ci aspettavamo, con Jericho e HBK a mostrare il meglio, con un Goldberg protagonista per la sua devastante dimostrazione di potenza e con HHH e Nash a fare da spettatori non paganti. Un match tra Goldberg e HHH sarebbe stato decisamente più interessante per il significato e l’importanza della sfida, ma con l’infortunio di HHH (che a mio avviso ha condizionato l’intero PPV) non si poteva chiedere molto di più.
Nel complesso dunque non è stato un evento completamente da buttare via, ma per essere “Summerslam” non ha raggiunto gli apici toccati nelle passate edizioni.
Siamo giunti al termine della rubrica, io vi saluto e vi do appuntamento all’edizione di Kliq Here che uscirà prossimamente e che, grazie anche a Summerslam, avrà senza dubbio molto materiale da vivisezionareÂ…
Ciao e alla prossima
David Grauli