Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di WWE Stamford Report, la prima dell’era “split” dei PPV della federazione di Stamford. Facendo due conti sono oltre 3 anni che scrivo questa rubrica su TW.com, rendendola di fatto la rubrica a cadenza fissa più longeva nell’essere stata scritta sempre dalla stessa persona. Dopo tutto questo tempo mi è venuta voglia di cambiare qualcosa e di variare leggermente questa rubrica: non so quando comincerò ad apportare queste variazioni, ma nei prossimi mesi penso che troverete alcune novità, a cominciare magari dal sistema di valutazione che vorrei uniformare a quello utilizzato più spesso sul wrestling web, vale a dire la cosiddetta “scala Meltzer” (valutazione degli incontri assegnando da 1 a 5 stelle) già sperimentata in una vecchia edizione di Stamford Report del 2001. Può risultare spiazzante all’inizio per chi è abituato al classico voto numerico, ma alla lunga vedrete che è il modo migliore per assegnare un voto ad un match. Avremo comunque modo di riparlarne in futuro, adesso passiamo a parlare di questo Bad Blodd…
Dudley Boyz vs. Rodney Mack & Chris Nowinski: 5,5
Inutile riempitivo che non ha ragione d’esistere all’interno di un PPV così importante. L’incontro è risultato dignitoso ma privo di qualsiasi spunto interessante, un classico match “da Raw” di cui ci dimenticheremo alla svelta. I Dudleyz oramai vivono di rendita sul loro “Get the Table!”, mentre la strana coppia heel è uno dei tanti tag team uniti a casaccio che avranno vita breve…
Test vs. Scott Steiner: 6
Sicuramente meglio di quanto ci potesse aspettare, ma comunque un match che ha molto il sapore di riempitivo. L’azione si è mantenuta sempre su livelli più o meno dignitosi (comunque non si è visto molto di più rispetto alla solita serie di pugni), ed anche Steiner non è apparso poi così scadente come in passato (più che altro perché è stato coinvolto solo a tratti), ma è stato un classico match da “show settimanale” risollevato esclusivamente da un finale perlomeno coinvolgente, anche se prevedibile. Dubito poi possa uscir fuori qualcosa di buono sul ring tra Test e Scott Steiner…
Christian vs. Booker T: 6+
Sembrava stesse per uscir fuori un buon incontro, ed invece un’assurda conclusione per squalifica tarpa le ali sul più bello ad una delle delusioni della serata. Fino al momento della squalifica si erano viste buone cose, grazie ad un ritmo sostenuto (con diversi schienamenti) ed ad alcuni spot discreti, e ciò lasciava presagire un ottimo proseguo. La squalifica va certamente inserita nel contesto di feud che proseguirà nel corso delle settimane, ma certo è che il match poteva ottenere qualche minuto in più e soprattutto un finale più incisivo.
Kane & Rob Van Dam vs. La Resistance : 5+
Match di coppia davvero poco ispirato quello per i tag team champions. Si è trattato anche in questo caso di un match breve in stile Raw in cui si è visto qualcosa di decente solo con RVD all’inizio, mentre i “francesi” in quest’occasione hanno mostrato veramente molto poco. Interessante invece (anche se alla fine scontata) l’interazione tra Rob Van Dam e Kane che lasciava presagire chissà quale svolta, svolta che probabilmente avverrà solo nella prossima edizione di Raw che si disputerà al MSG.
Chris Jericho vs Bill Goldberg: 7
Buon match quello tra Jericho e Goldberg, sicuramente al di sopra delle aspettative. La sfida è stata impostata ottimamente, con Jericho all’inizio in balia di Goldberg ma pronto poi a capitalizzare il primo errore dell’avversario. Goldberg da par suo è stato molto bravo a vendere l’infortunio alla spalla, eseguendo ogni sua manovra con un braccio solo e rendendo dunque la sfida molto credibile. Grande cura per la psicologia dunque, e sufficiente intensità anche se alla fine non si sono viste poi chissà quali manovre memorabili. Buono il coinvolgimento del pubblico che però si è divertito come al solito ad invertire le parti dei due wrestlers, fischiando in parte Goldberg ed applaudendo invece il suo avversario.
Ric Flair vs Shawn Michaels: 7.5
Ci aspettavamo un “classico” ed invece è stato “solo” un buon match. Forse condizionato da chi (come lo stesso HBK) prevedeva un match da oltre 30 minuti sono rimasto leggermente interdetto alla fine dell’incontro, una buona contesa che ha mostrato alcune ottime cose, anche se forse eccessivamente condensate nella durata del match. Buona tecnica (anche se a tratti statica) all’inizio, mentre proseguo decisamente più intenso ed interessante, con un bell’high spot ad opera di Shawn Michaels sul finire del match. E’ mancata però quell’aspetto “epico” che ci si attendeva dalla sfida, ed il finale poco pulito ha macchiato ulteriormente il match nel suo complesso. A parer mio si è trattato comunque del miglior incontro di Flair da quando è tornato alla WWE, e l’ulteriore conferma che Shawn Michaels, se utilizzato col contagocce, può ancora mostrare grandissime cose.
HHH vs Kevin Nash: 7.5
Sicuramente meglio di quanto ci si potesse aspettare, e probabilmente quanto di meglio HHH e Nash potessero mostrare in un match di questo tipo. Non è stato ai livelli degli altri HIAC, ma è stato comunque un incontro interessante e coinvolgente, anche se è stato decisamente aiutato dalla presenza di Foley e di tutti quegli oggetti (martelli, filo spinato, sedie ecc…) che hanno reso sicuramente più varia la sfida. E’ stato infatti un match tutto sommato statico ma sempre discretamente coinvolgente, con un HHH che per la prima volta da quando è tornato dall’infortunio ha mostrato qualche segno del grandissimo HHH che era una volta. A livello di mosse comunque si è visto poco o niente, e l’unica big bump degna di nota nel corso del match è stata (neanche a dirlo) ad opera di Mick Foley, ma considerando che ci si aspettava un nuovo Taker vs Big Bossman possiamo solo che ritenerci ultra-soddisfatti (e di questi tempi non è poco…).
PPV: 7
Non è stato il PPV della svolta che in molti si auspicavano (considerando anche l’importanza dell’evento) ma è stato uno show interessante che anche senza proporre nessun grande classico del ring è riuscito, soprattutto nella seconda parte, a risultare piacevole e coinvolgente. Probabilmente si è trattato del secondo miglior PPV dell’anno per la WWE dopo Wrestlemania 19, ma più per mancanza di veri avversari che per altro. Gli ultimi 3 incontri sono risultati nel complesso buoni, mentre più deludente è risultata l’undercard: se Test vs Scott Steiner è risultato al di sopra delle aspettative (più che altro perché erano scarse) il resto dell’undercard è risultato deludente, soprattutto per ciò che riguarda Christian vs Booker T. Dal match per il titolo IC ci si aspettavano grandi cose, ed invece alla fine è stato tutto rovinato per scelte di booking errate e per il poco tempo concesso alla sfida. Se pensiamo che il poco tempo concesso ad alcuni match è dovuto solo alla necessità di dare spazio al Redneck Thriatlon (durato nel complesso più di mezzora tra video, interviste, prove e scene dal backstage) non possiamo che storcere il naso di fronte a questa decisione assurda. Come si può pensare di concedere tutto questo spazio ad un siparietto idiota come quello tra Austin e Bischoff in un PPV che negli USA viene fatto pagare profumatamente? E’ roba da Raw, da show settimanale, non da un PPV che dovrebbe (e considerando la WWE attuale sottolineo il “dovrebbe”) mostrare del buon wrestling. Verrebbe veramente voglia di prendere a calci nel sedere Vince McMahon e soci, perché a volte non si rendono veramente conto di avere tra le mani una Ferrari ma di farla andare come una Micra. HBK vs Flair poteva essere un grande classico, un candidato al titolo di MOTY, e per quello che si era visto c’erano tutti i presupposti affinché questo avvenisse. Ma c’era il Redneck Thriatlon…
Le cose comunque nel complesso cominciano a funzionare un po’ meglio in casa Stamford, e la federazione comincia a mostrare qualche timido accenno di direzione nelle proprie storyline (interessante il feud che si sta creando con l’Evolution e col coinvolgimento di Foley, Kane ed Austin), ma ancora manca quel qualcosa in grado di riportare la federazione ai livelli di qualche anno fa, quando ogni suo show sembrava imperdibile. I ratings sembrano oltretutto in leggera ascesa (non è la prima volta che si sfonda il tetto dei 4.0 di ratings negli ultimi mesi) e chissà che questo non serva a dare nuove motivazioni alla federazione ed ai propri wrestlers affinché il prodotto torni ad essere di buon livello.
Siamo giunti al termine di questa edizione di Stamford Report, a me non resta che salutarvi e darvi appuntamento per quel che mi riguarda all’edizione di TW Risponde di domenica.
Alla prossima
David Grauli