Stamford Report N. 38 – BACKLASH 2003
Un saluto da parte di David Grauli e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report.
Devo dire con estrema sincerità che avrei fatto volentieri a meno di scrivere questo numero, e nell’estrema delusione di appassionato di wrestling che mi accompagna in questi giorni farei volentieri a meno per un po’ di tempo anche di scrivere per TW, e probabilmente lo farei anche se solo non mi sentissi così legato a questo sito per cui scrivo da oltre tre anni. L’annullamento dello show del 4 giugno ha distrutto quel “sogno” che stavamo costruendo da così tanto tempo, l’idea di un “ritrovo” per tanti appassionati provenienti da tutta l’Italia, ed il tutto è saltato fuori senza preavviso. Mi dispiace per chi aveva già comprato il biglietto, mi dispiace per chi aveva già chiesto le ferie al lavoro, per chi aveva organizzato pullman e per chi su quei pullman doveva salire, mi dispiace per i più giovani che stavano cominciando ad appassionarsi a questa disciplina e che ora potrebbero disamorarsi per la grossa delusione. Sono altresì disgustato dallo sciacallaggio di chi sta speculando sulla vicenda per tirare l’acqua al proprio mulino, di chi si dice contento per l’annullamento dello show, di chi ha ricamato mille storie su una vicenda in cui ha avuto il sopravvento solo il volere della WWE. Sto cercando di evitare il più possibile la lettura dei forum perché altrimenti il disgusto potrebbe diventare rabbia, e la rabbia potrebbe far disamorare anche me non tanto nei confronti del wrestling quanto nei confronti del wrestling web italiano, più di quanto già non lo sia dopo gli ultimi accadimenti.
Ora c’è comunque la rubrica da scrivere, ma le cose per me più importanti le ho già scritte…
Los Guerreros VS Team Angle: 6/7
Incontro discreto ma niente più rispetto alle decine e decine di incontri di coppia già visti a Smackdown nel corso delle ultime settimane. Partito lento e poco coinvolgente, il match è riuscito a prender corpo solo nella seconda parte con un ritmo più sostenuto e degli scambi più interessanti. Il pubblico è sembrato in difficoltà nello scegliere il team con cui “schierarsi” (considerando l’attitude da heel dei Guerreros) e questo ha lasciato più di qualche dubbio sulla scelta di iniziare il PPV con questo incontro. Interessante invece il post match della contesa: sicuramente il Ladder Match che i due team combatteranno a Judgment Day saprà offrire qualcosa in più.
Sean O’Haire vs Rikishi: 6-
Incontro da “show settimanale”, anonimo ma decisamente innocuo grazie alla sua breve durata. Non si è visto nulla di memorabile (O’Haire nella WCW ci aveva abituato a ben altre cose a livello di spettacolarità) in questo match svoltosi nel più classico stile WWE (nell’accezione negativa del termine
), ma il tutto è andato avanti senza grossi intoppi fino alla (prevedibile) fine dell’incontro. Roddy Piper è riuscito perlomeno a vivacizzare la situazione con un paio di interventi (soprattutto nel finale), ed O’Haire ha ben figurato (più per l’azzeccato look che per altro), per cui ci si può accontentare considerando che da questo incontro potevano uscir fuori cose decisamente peggiori.
RVD & Kane vs Dudley Boys: 6
Incontro solido ma decisamente poco ispirato quello per i titoli di coppia di Raw. Anche in questo caso si è trattato di un match già visto milioni di volte a Raw, ed è un peccato perché questi 4 wrestlers con un maggiore impegno avrebbero potuto combattere un incontro decisamente più vario e spettacolare. Si sono viste cose migliori con il proseguo del match ma nulla in grado di dare una svolta all’incontro, ed anche il finale confuso non è riuscito a lasciare il segno (se non nel pubblico che perlomeno è sembrato maggiormente coinvolto).
Jazz vs Trish Status: 7
Il solito buon incontro che ci si può aspettare da queste due wrestler e che abbiamo già visto diverse volte nel corso del 2002. Nella categoria femminile c’è di buono che queste atlete sembrano dare sempre il 100% (a differenza degli uomini), e questo incontro non è stato da meno: sia Jazz che Trish si sono rese protagoniste di una prova intensa, con diversi tentativi di schienamento ed alcuni buoni spot (anche se già visti in passato). Coinvolgente anche il finale dell’incontro in cui si è reso protagonista anche Teddy Long (un’aggiunta decisamente positiva per una wrestler poco incline al microfono come Jazz). Sono veramente curioso di vedere a questo punto un match tra Jazz e Lita.
Rey Mysterio vs Big Show: 6+
Più o meno lo stesso discorso fatto per il match tra Rikishi e O’Haire, se non fosse che almeno Rey Mysterio ha fatto vedere qualcosa di interessante. Anche in questo caso il match è risultato “innocuo” nella sua breve durata, e credo anche che qualche minuto in più non avrebbe fatto male ad un incontro che si stava sviluppando positivamente nel classico schema degli incontri tra wrestler di stazza diversa (accentuata maggiormente dalla differente mole di Bis How e Rey Mysterio). Interessante il post match con la paurosa testata al suolo di Rey Rey dopo il “lancio” da parte di Big Show (che incredibilmente non combatte un brutto incontro nei PPV da Survivor Series!).
Brock Lesnar vs John Cena: 6+
Decisamente scontato sulla carta, il match non è riuscito ad elevarsi per quello che i due wrestler hanno mostrato sul ring. Si è trattato di un incontro sufficiente ma privo di grossi spunti (il classico incontro stile WWE a base di pugni e poco altro, con alcune resting holds decisamente evitabili), e la mancanza di incertezza sull’esito finale l’ha reso probabilmente poco coinvolgente (anche se i tifosi si sono fatti sentire nel finale). Di certo non si è trattato di un match utile ad imporre Cena tra i main eventers.
Chris Jericho & HHH & Ric Flair vs Shawn Michaels & Kevin Nash & Booker T: 7+
Migliori incontro del PPV ma più per demeriti altrui che per meriti propri. La qualità del match è dipesa molto dai wrestler coinvolti sul ring nei vari frangenti: molto buono con HBK, Jericho ed in parte Flair, decisamente più anonimo con HHH e Nash (apparso in forma decisamente precaria e molto più lento del solito). E’ mancato anche il più piccolo colpo di scena in un match che invece avrebbe dovuto riservare qualche sorpresa, ed il finale molto confuso (e decisamente indisponente per l’ennesimo pin vittoria di HHH) non ha certo aggiunto molto ad un match comunque nel complesso discreto (anzi, forse ha persino tolto qualcosa).
Goldberg vs The Rock: 7 – –
Voto assegnato più al coinvolgimento della contesa, altrimenti il match avrebbe meritato meno per il poco wrestling che ha mostrato. E’ stato un match solido e privo di momenti eccessivamente noiosi ma che non è mai riuscito a proporre spunti particolarmente interessanti. Tutto si è svolto come da copione, finale compreso, e viene da pensare che forse per il primo incontro di Goldberg (che comunque mi è sembrato in discrete condizioni) si potesse escogitare qualcosa di meglio.
Come al solito il pubblico ha voluto recitare la parte del bastian contrario schierandosi per buona parte contro Goldberg, ma senza far mancare mai il proprio apporto anche nelle fasi meno coinvolgenti, e questo è riuscito a rendere il match perlomeno coinvolgente. Fantastico come al solito The Rock, un vero peccato il suo nuovo allontanamento dal ring WWE.
PPV: 6.5
Uno dei PPV più anonimi degli ultimi tempi, questo è ciò che penso di Backlash 2003. Tutto il PPV si è svolto stancamente senza il minimo sussulto, e credo che probabilmente nulla di questo PPV rimarrà impresso nella mente dei tifosi (se non che, per le statistiche, è stato il primo match di Goldberg nella WWE). Non c’è stato un solo incontro che meriti d’esser visto a tutti i costi, e questo dovrebbe far riflettere molto la WWE quando si ritrova ad avere a che fare con dei buyrates bassi. A livello di storyline l’evento non ha proposto la benché minima novità, nemmeno in due match attesi come il 3 vs 3 e Goldberg vs The Rock (un dream match svoltosi in assoluta sordina). A volte mi viene da pensare che la WWE sia in mano a della gente che non ha la più pallida idea di cosa stia facendo, altrimenti non si capisce come da un paio d’anni a questa parte finisca per bruciare tutte le sue carte migliori. Lo fanno forse apposta? Possibile che non ci sia una persona in grado di tirar fuori qualcosa di interessante, qualcosa che dia una smossa a questa federazione “morta” a livello di idee da 3 anni a questa parte? Possibile che per un match come Goldberg vs The Rock non si riesca a pensare a qualcosa che lasci il segno? Possibile che un match come il 3 vs 3 si svolga esattamente come da copione? A Stamford continuano ancora a pensare che le cose cambino ingaggiando grandi stelle, ma una volta ingaggiato anche Sting (l’ultima stella rimasta) cosa faranno? Bruceranno anche lui, e poi?
Mettendo per un attimo da parte il pessimismo, c’è da dire che di positivo il PPV ha avuto perlomeno la mancanza di brutti incontri: tutto l’evento si è assestato su degli standard perlomeno dignitosi, ed anche gli incontri sulla carta più mediocri come O’Haire vs Rikishi sono risultati almeno dignitosi (anche se personalmente avrei preferito qualche incontro insufficiente in più controbattuto da qualche incontro che meritasse d’esser rivisto).
Storicamente bisogna anche dire che il PPV che segue Wrestlemania non è quasi mai un evento memorabile (forse solo l’edizione 2000 fu un evento più che buono) ma da una federazione alla ricerca di riscatto ogni occasione dev’essere quella buona per tornare ad alti livelli. Ora c’è subito Judgment Day per riscattarsi (ma c’è ben poco da sperare con una card che vede come main event Nash vs HHH e l’ennesimo Lesnar vs Big Show), e poi si comincerà con questo split dei PPV che potrebbe rivelarsi o l’idea della svolta o un fallimento clamoroso (direi la seconda). Speriamo bene…
Per adesso vi saluto e vi do appuntamento al prossimo Stamford Report tra tre settimane, ricordandovi la prossima imminente uscita di Kliq Here che spero almeno torni a farci sorridere
David Grauli
P.S. Ad aggiungere sconforto all’appassionato di wrestling David Grauli ciha pensato anche la scomparsa di Miss Elizabeth. Proprio in uno degli ultimiTW Risponde la ricordavo nello splendido angle che la vide protagonista aWrestlemania VII insieme a Randy Savage, uno dei migliori momenti inassoluto nella storia della federazione di Stamford. Varrebbe la penaricordarla in tanti altri episodi come la disputa tra Savage e Hogan, Savagee Jake Roberts o nell’angle tra Savage e Ric Flair. Sicuramente uno deipersonaggi femminili più importanti nella storia della WWE, e probabilmentequello a cui sono stato maggiormente legato. Ciao Elizabeth…