Stamford Report N. 31 – WWE UNFORGIVEN 2002

Un saluto da parte di David Grauli e benvenuti a questo nuovo appuntamento con WWE Stamford Report dedicato ad Unforgiven 2002. Nulla da dire in questa introduzione, se non che la prima giornata del Fantawrestling si è consumata per me con un terzo posto che grida vendetta (soprattutto perché mi sono lasciato condizionare sul risultato di HHH VS RVD). Vabbè, ci sarà modo per rifarsi…


Un-Americans VS Team USA: 7
Buona apertura per Unforgiven, con questo 4 contro 4 che è riuscito a regalare grandi emozioni soprattutto nel finale in cui gli 8 wrestlers si sono alternati repentinamente nelle loro finisher. La partenza è stata discreta ma non esaltante, ma il match è salito di tono con l’andare dei minuti sia in intensità che in coinvolgimento, e questo anche grazie ad un pubblico molto partecipe. Buona la prova di tutti i wrestler coinvolti, tranne forse Regal a cui non è stato concesso poco spazio.

Chris Jericho VS Ric Flair: 6-
Prendete il loro discreto match di Summerslam 2002, accorciatelo di qualche minuto e appiccicategli alla fine una conclusione stupida. Questo è il match che Jericho e Flair hanno combattuto ad Unforgiven, un match decente ma inutile (considerando che ha concluso il feud tra i due) e che non ha offerto nulla di nuovo rispetto ai precedenti incontri tra Jericho e Flair. Il fatto di essere stato breve rappresenta nello stesso tempo un pregio (non è stato mai noioso) ed un difetto (non è stato un match da PPV), ma a conti fatti è stato chiaro come questo incontro sia stato solo un semplice pretesto per utilizzare i due wrestler all’interno del PPV

Edge VS Eddie Guerrero: 7/8
Bellissimo incontro questo tra Edge e Guerrero, ancora più bello di quello che i due hanno combattuto a Summerslam. Se si escludono alcune fasi centrali, questa volta i due hanno proposto una sfida molto più dinamica, soprattutto nella splendida parte finale dove entrambi sono più volte andati vicini alla vittoria tra improvvisi schienamenti e false conclusioni. A Smackdown i due hanno combattuto un match persino più bello di questo, lasciando intendere che non sarebbe male per la WWE portare avanti questo feud ancora per un po’.

Billy & Chuck VS Jamal & Rosey: 5+
Mediocre incontro che non avrebbe avuto ragione d’esistere se non per l’angle dell’HLA. Noioso (per non dire decisamente brutto) nei primi minuti, il match è salito di tono solo nelle fasi conclusive e in quelle rarissime occasioni in cui Jamal & Rosey hanno dimostrato di saper essere anche spettacolari nonostante la grossa mole. Considerando che già sulla carta il match non partiva sotto i migliori auspici, sarebbe stato meglio arricchire la contesa con qualche interferenza di Bischoff e Stephanie e con qualche near-fall in più (il match invece è terminato praticamente al primo schienamento credibile).

Triple H VS Rob Van Dam: 6/7
Non esalta il match che (alla vigilia) si pensava avrebbe lanciato Rob Van Dam definitivamente tra i main eventer della federazione. Lento e poco emozionante (ed a tratti anche molto ripetitivo) nella prima parte, il match è riuscito a mostrare qualcosa di buono solo a sprazzi e nella parte finale dove anche il pubblico si è fatto coinvolgere maggiormente. A conti fatti però non è stato altro che il match che ci si poteva aspettare, con un HHH che continua ad essere l’ombra di se stesso (Summerslam 2002 è stato un caso) ed un RVD che continua saltare a destra e manca cominciando a mostrare tutti i suoi limiti (non riesce mai a variare il plot dei suoi incontri, e chiedo umilmente scusa a Shawn Michaels per aver azzardato lo scorso anno un paragone tra i due…) quando non affronta wrestler di una certa caratura.

Molly Holly VS Trish Stratus: 6
La cintura femminile si riaffaccia in un PPV WWE e, nel bene e nel male, la musica non cambia. Ancora una volta il match è piacevole, ma oramai sembra di vedere sempre lo stesso incontro, e non c’è nulla che riesca a raccontare qualcosa di nuovo. La WWE ultimamente poi non ha concesso molto spazio alla categoria femminile (interrompendo l’eccellente trend di qualche mese fa), e questo ha fatto si che il pubblico perdesse interesse per questa cintura, tanto da rimanere in silenzio praticamente per tutto il match. Speriamo che la cintura con Trish torni a buoni livelli, nell’attesa dei ritorni di Jazz e Lita

Kurt Angle VS Chris Benoit: 8.5
Assolutamente splendido, un nuovo candidato a match dell’anno. Benoit ed Angle sono riusciti a proporre una contesa di rara intensità e di eccellente qualità dal punto di vista tecnico, con continue mosse e contromosse da parte di entrambi i wrestler. Nonostante il match sia stato ricco di submission moves l’incontro non ha mai sofferto di fasi di stanca, anche perché gli scambi di prese a terra sono stati sempre molto dinamici. Bellissima la serie di german suplex a metà incontro, e ancor più bello l’emozionante finale (straordinario il pubblico). Speriamo che la WWE non abbia chiuso questo feud ad Unforgiven.

Undertaker VS Brock Lesnar: 7.5
Alla faccia di chi continua a lamentarsi per il finale “sporco”, il main event di Unforgiven è stato un bellissimo incontro, superiore anche al match di Lesnar e The Rock a Summerslam. Stilisticamente brawl, il match è risultato incredibilmente coinvolgente e molto solido, con un finale al cardiopalma per i continui colpi di scena ed i repentini cambi di fronte. Nell’ottica di un feud da portare avanti sino al prossimo PPV il finale è stato assolutamente perfetto, quasi d’altri tempi per come Lesnar e Taker (bravissimi entrambi) hanno dimostrato tutto il loro odio reciproco. Il pubblico avrà pure fischiato per la conclusione (ed a caldo anche io non ho apprezzato il finale) ma alla lunga capiremo che questa è stata la scelta migliore.

PPV: 7+
Pieno di alti e bassi questo PPV, ma nel complesso uno show discreto che riesce a non interrompere la serie positiva inanellata con Vengeance 2002. La WWE non si era certo sprecata nel creare grossa attesa per questo evento, e questo probabilmente ha fatto si che nel complesso il PPV abbia positivamente sorpreso. La sorpresa maggiore a mio avvisto è stata senza dubbio il main event tra Lesnar e Undertaker: alla vigilia accreditato come un probabile “disastro”, il match invece è risultato uno dei main event più coinvolgenti dell’anno ed uno dei migliori match tra big men disputato nella WWE negli ultimi anni. Lasciate perdere le critiche al “no contest” finale e le teorie sull’Undertaker che ha rifiutato il job: tutto quanto è stato costruito alla perfezione per portare avanti un grande feud tra i due che sicuramente a No Mercy vedrà Lesnar imporsi in maniera definitiva e con una vittoria molto più prestigiosa. A Summerslam 2001 accadde la stessa cosa tra Austin ed Angle, ed in quell’occasione (sbagliando clamorosamente) criticai la scelta di un finale “sporco”, ma poi abbiamo visto tutti come il feud è proseguito riuscendo a diventare uno dei migliori (se non il migliore) del 2001. Le polemiche sul finale hanno messo purtroppo in secondo piano per alcuni l’ottima prestazione da parte di Taker e Lesnar, e francamente trovo ingiuste certe critiche nei confronti dell’Undertaker. Per quale motivo avrebbe dovuto lasciarsi spazzare via in 5 minuti come qualcuno prevedeva alla vigilia? Ma stiamo scherzando? La “smart-mania” purtroppo ci sta facendo perdere di vista quello che deve essere il wrestling, uno spettacolo che deve divertire (ed io con gli squash di 5 minuti non mi diverto…) e che deve appassionare (stesso discorso…), ed a scrivere è uno che di errori in questo senso ne ha fatti diversi in passato.
Passando invece a Triple H VS RVD non si può che esprimere un certo disappunto per un match che se disputato un paio d’anni fa avrebbe ottenuto ben altri risultati. Triple H oramai non riesce più ad essere il wrestler che era prima dell’infortunio, e non parlo di un leggero calo di forma: qui praticamente stiamo parlando di due wrestler differenti! Triple H prima riusciva a tirar fuori il meglio da qualunque wrestler pur senza mostrare grandissime cose sul ring a livello di tecnica o spettacolarità, mentre ora è diventato un lottatore lento ed incapace di riproporre quello stile intenso che ne aveva fatto uno dei migliori workers della WWE fino ad un paio d’anni fa. Allo stesso modo cominciano a venire a galla i limiti di RVD, probabilmente il wrestler più spettacolare attualmente della WWE che però esauriti i suoi funambolismi sul ring non riesce mai a dare quel qualcosa in più (se non quando si trova ad affrontare wrestler di un certo livello) che hanno reso uno Shawn Michales, tanto per fare un nome scomodato in passato, uno dei migliori di tutti i tempi (ed ora, terminati gli entusiasmi dello scorso anno, mi piglierei a mazzate da solo per aver azzardato un paragone tra il Ladder Match di WM10 e quello di Summerslam 2001…).
Degli altri incontri ho già parlato nei precedenti commenti, per cui ora vorrei spendere qualche parola per il segmento dell’HLA: lasciate certe cose a Raw e Smackdown e non togliete tempo agli incontri nei PPV. A parte il fatto che un segmento del genere a Raw avrebbe fatto impennare i ratings, ma poi andando a guardare l’intero angle vediamo come questo faccia acqua da tutte le parti. Oltretutto era chiaro lontano un miglio che la donna fosse in realtà Rikishi (anche se vi assicuro che era molto simile ad una mia amica, se non fosse per il colore…), ed alla fine quello che sarebbe dovuto essere il momento clou del lungo segmento si è rivelato un autentico flop.
Una nota conclusiva ora sullo splendido pubblico, senza dubbio (calcisticamente parlando) il dodicesimo uomo in campo. Splendido durante il main event e durante Benoit vs Angle, deludente forse solo nel match tra RVD VS Triple H ma comunque nel complesso un elemento che ha dato un grandissimo apporto a questo evento.

Non mi resta ora che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo WWE Stamford Report dedicato a No Mercy 2002, senza ovviamente dimenticare gli appuntamenti settimanali con Tuttowrestling Risponde.

Cioa e a presto

David Grauli


Scritto da David Grauli
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