Stamford Report N. 23 – 20 GENNAIO 2002 – ROYAL RUMBLE 2002

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report, la prima per quel che riguarda questo 2002, in cui tratteremo il PPV Royal Rumble. Ho assistito a questo PPV in compagnia di Carlo Di Bella ed Alessandro Di Bella, e devo dire che vedere la Royal Rumble insieme a qualcuno è troppo divertente, soprattutto se si fanno le scommesse sull’ordine delle entrate e sul vincitore: in pratica prima dell’entrata di un wrestler noi dovevamo dire chi secondo noi sarebbe entrato, e chi indovinava il nome beccava un punto (chi indovinava il vincitore invece ne prendeva due). Ovviamente a vincere è stato il sottoscritto al termine di un recupero pazzesco (roba che a 10 entrate dalla fine ne avevo azzeccati solo due…), che oltretutto ha indovinato pure il nome del vincitore (beh, dopotutto CDB aveva pronosticato Angle mentre Alessandro credeva avrebbe vinto Mr Perfect…). Voi vi chiederete “Perché tutto questo prologo”? Semplice per darvi un consiglio: se ne avete l’occasione, la rissa reale su Stream guardatevela insieme a degli amici (vabbè, poi questo è un consiglio inutile perché se la RR2002 la vedrete su Stream dubito che leggerete questo PPV in tempo, ma io ve lo dico lo stesso…). Ok, ora possiamo passare ai vari incontri in programma…


 

TAZZ & SPIKE DUDLEY VS DUDLEY BOYZ: 5/6

 

Classico incontro d’apertura, ma un po’ al di sotto delle aspettative considerando i quattro wrestlers coinvolti. L’azione si è mantenuta quasi sempre su livelli decenti (anche perché il match è stato brevissimo), ma era lecito attendersi di più sul piano della spettacolarità: stavolta Spike non è stata la solita “bump machine” vista in altre occasioni (o perlomeno non come le altre volte) e questo ha appiattito un po’ un incontro, comunque mai noioso, che sicuramente sarebbe risultato migliore con l’aggiunta di qualche stipulazione (un Table Match andava bene). Sufficiente invece il finale del match, più che altro perché la rottura degli schemi di coppia ha reso l’incontro più coinvolgente.

 

EDGE VS WILLIAM REGAL: 6-

 

Poteva andare meglio come anche poteva andare decisamente peggio. Dopo aver visto l’incontro la prima volta l’impressione generale non era stata delle migliori (anche perché CDB m’ha fatto chiacchierare parecchio durante il PPV), mentre rivedendo il match una seconda volta devo dire d’aver cambiato la mia opinione sul match (non che sia passato da “orribile” a “fantastico”, diciamo che son passato da “mediocre” a “dignitoso”). I difetti riscontrati ad una “prima visione” (azione lenta, da subito, e a tratti piatta) rivedendo il match mi sono sembrati meno evidenti (o per meglio dire “più sopportabili”), ed inoltre ho apprezzato di più la seconda parte del match, più che altro perché più coinvolgente, in cui ci sono stati diversi schienamenti da ambo le parti. La vittoria di Regal è stata poi accolta dal pubblico con grande disappunto, e questo era ciò che la WWF cercava.

 

 

TRISH STRATUS VS JAZZ: 7-

 

Veramente un incontro molto piacevole da vedere e divertente quello tra Trish e Jazz, segno che la WWF (pur non concedendo molto spazio a queste atlete) sta cercando di ricreare un minimo di interesse intorno alla cintura femminile. E’ stato un match molto simile agli incontri femminili visti negli ultimi tempi nella WWF (escluso quello visto a Vengeance che non mi era piaciuto per nulla),

con il solito (e a mio avviso entusiasmante) spot degli schienamenti a catena. E’ durato poco (come sempre del resto) ma l’azione è stata veloce, e buon merito di questo spetta all’ottima Jazz, bravissima nel condurre Trish ad un’ottima prestazione. Come avevo detto nel precedente Stamford Report, Trish essendo diventata da poco una wrestler ha comunque bisogno di un’avversaria che la “guidi” nel corso del match e che detti i tempi dell’incontro, e Jazz ha svolto egregiamente questo compito. Mi è piaciuto anche il ruolo di Jacqueline, “special guest referee”, che c’ha messo del suo per movimentare il match, senza contare la sorprendente finale della vittoria di Trish.

Il voto tiene sempre in considerazione gli standard femminili della WWF…

 

VINCE MCMAHON VS RIC FLAIR: 7–

 

Non è stato il match che mi aspettavo (stilisticamente parlando), ma è stato comunque un incontro molto divertente e sorprendente calcolando che è stato combattuto da due “ultra cinquantenni”. Ha avuto poco a che fare con uno “Street Fight Match” (perlomeno considerando i precedenti incontri con questa stipulazione combattuti da Vince McMahon), ed infatti più che puntare sugli high spot e sull’uso di oggetti contundenti (che comunque c’è stato) si è puntato principalmente sul carisma dei due personaggi e sull’emotività della sfida (anche grazie alla presenza a bordo ring dei figli di Ric Flair). Stilisticamente il match è stato meno brawl di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia, ed infatti è prevalso quasi lo stile classico caratteristico di Flair (autore di tutti i pezzi forti del suo repertorio), mentre Vince McMahon ha cercato di fare il possibile per tenere il passo di “The Nature Boy”. Certo, è stata una scelta coraggiosa quella di proporre un match del genere, ed infatti ci sono stati diversi momenti “morti” all’interno della sfida, ma complessivamente il match è riuscito a rimanere in piedi grazie ai due grandi nomi coinvolti. Come previsto entrambi (soprattutto Flair) hanno terminato il match ridotti ad una maschera di sangue, anche se non è stato un incontro particolarmente brutale, mentre meno prevista (almeno da parte mia) è stata la vittoria di Flair, ottenuta senza interferenze esterne. Ecco, forse ci si poteva aspettare qualcosa in più per quel che riguarda i colpi di scena (stile WrestleMania X-Seven tra Shane e Vince), ma forse i “botti” veri li vedremo nelle prossime settimane (e a Smackdown ne abbiamo avuto un piccolissimo assaggio…).

 

CHRIS JERICHO VS THE ROCK: 7/8

 

Se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, questi due quando si affrontano danno spettacolo. Ancora una volta Jericho e The Rock hanno combattuto un match bellissimo dall’inizio alla fine, stilisticamente molto simile ai due precedenti incontri combattuti a No Mercy e a Vengeance. Perché allora prende un voto più basso di quegli incontri (che per la cronaca valutai rispettivamente con un 8.5 e un 8)? Perché probabilmente dal loro terzo incontro negli ultimi 4 PPV ci si doveva aspettare qualcosa in più, il match “definitivo”, quello che doveva settare lo standard all’interno del loro feud (magari proponendo anche qualcosa di diverso), ed invece (ma fossero tutti così gli incontri!) secondo me siamo leggermente sotto gli standard precedenti, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento (forse proprio perché era il terzo incontro in quattro mesi…). Mi aspettavo oltretutto un match più lungo che desse alla sfida quel carattere “epico” che richiedeva l’occasione, mentre invece non si è superata la soglia dei 20 minuti. Intendiamoci, ho preferito evidenziare i “difetti” (se così li vogliamo chiamare) di questo match perché altrimenti avrei solo ripetuto quanto di buono detto per i loro precedenti incontri, per cui cercate di interpretare nel modo giusto questo commento.

 

30-MEN OVER THE TOP ROPE ROYAL RUMBLE: 8+

 

La rissa reale va sempre giudicata con criteri differenti rispetto ai normali incontri. Nella rissa reale non conta la qualità del wrestling o la spettacolarità degli spot, nella rissa reale contano soprattutto le emozioni e “l’organizzazione” della stessa, e per questo a mio avviso questa rissa reale è stata una delle migliori nella storia della WWF. Dall’inizio alla fine l’incontro è risultato sempre interessante e coinvolgente, con alcuni bellissimi momenti quali il frangente che ha visto Taker protagonista insieme agli Hardyz e Maven, Austin e HHH, fino alla parte conclusiva che ha visto coinvolti tutti i main eventers (Undertaker escluso). Certo, la vittoria di Triple H appariva quantomai scontata, però all’ultimo sembrava quasi che sarebbe stato Kurt Angle a spuntarla (appena dopo l’eliminazione di Mr Perfect per mano di HHH), e mentre guardavo la rissa insieme a CDB c’era pure qualcuno (leggasi ADB, che sta per Alessandro Di Bella) che pronosticava la vittoria di Hennig (che inguaribile nostalgico…). L’unico difetto a mio avviso è stato quello di aver ammassato le entrate di RVD, Booker T (mi dispiace per il “trattamento” che sta subendo ma la sua eliminazione m’ha fatto troppo ridere, così come quella di Hurricane), Kane e Big Show all’ultimo, anche perché questo li ha costretti a subire delle eliminazioni lampo. E’ mancato poi il classico “Iron Man”, colui che entra all’inizio e che resiste per diversi minuti, ma questo in un certo senso potrebbe anche non essere un difetto visto che negli ultimi tempi stava diventando una caratteristica troppo scontata. Parlando invece dei ritorni eccellenti, mi sono particolarmente piaciuti quelli di Goldust (giustissima l’idea dell’entrata come numero 2 per permettergli di fare il suo grandissimo ingresso) e Mr Perfect (43 anni ma è sempre lui, gomma da masticare compresa…).

 

PPV: 8-

 

 
Inizia bene l’anno della WWF per quel che riguarda i PPV, anche se questa non è una novità considerando che le Royal Rumble brutte si contano sulle punte di una manco monca. Nonostante alla vigilia questa Royal Rumble sembrasse un PPV un po’ debole per quel che riguarda l’undercard (o per meglio dire negli incontri “extra-rissa reale”) alla fine anche questi incontri “di contorno” si sono rivelati complessivamente più che soddisfacenti, tranne forse il match d’apertura tra i Dudleyz e Tazz&Spike che poteva (e doveva) essere migliore. Regal vs Edge è stato meno bello dell’incontro che i due avevano disputato a Vengeance, ma fortunatamente si è evitato (almeno in parte) il classico match “alla Regal” (che io voglio assolutamente vedere a WrestleMania X-8 contro Benoit in una sorta di rematch dello splendido incontro del Brian Pillman Memorial 2000). Il match per il titolo femminile è stato molto divertente (e sorprendente per il risultato finale), e sta preparando bene quello che a mio avviso (nel caso venga effettivamente disputato) potrebbe diventare il miglior incontro femminile nella storia della WWF (non che ci voglia molto, dopotutto l’ultimo VERO, e secondo me migliore, incontro femminile della WWF risale a Summerslam 94): Lita vs Jazz a WrestleMania X-8. Vince vs Flair invece mi ha sorpreso: dopo averlo visto la prima volta m’ha lasciato un po’ interdetto il finale “pulito” dell’incontro, senza colpi di scena e interferenze eccellenti, ma poi rivedendolo una seconda volta l’ho apprezzato particolarmente per il tentativo di proporre qualcosa che non fosse il classico Street Fight Match. I veri colpi di scena verranno riservati per le settimane a venire, però intanto continuando a giocare al “booker di WrestleMania X-8” devo dire che mi piacerebbe molto vedere un match di coppia Vince & Shane McMahon vs Ric & David Flair (David Flair è già sotto contratto con la WWF) dal sicuro impatto emotivo. Jericho vs The Rock è stato più o meno il solito “Jericho vs The Rock” già visto in passato, magari ci si aspettava il match “definitivo” ma può andare già benissimo così.
L’interesse nella Royal Rumble è però rivolto quasi esclusivamente alla rissa reale, per cui di un’undercard discreta ce ne faremmo ben poco se poi il match più atteso risultasse deludente. Non so, sarà forse perché ho visto il PPV insieme a CDB (no, non intendo dire che “Everything is cool when you are with CDB”…) e a suo fratello, sarà perché ci siamo messi a fare le scommesse sugli ordini d’entrata, fatto sta che ho trovato questa edizione della rissa reale dannatamente divertente e coinvolgente (del tipo che ognuno esultava a determinate eliminazioni… potete immaginare cos’è successo con l’eliminazione di Taker), ed a mio avviso merita di essere considerata come una delle migliori risse reali di tutti i tempi. La vittoria di Triple H era data per scontata, però a mio avviso è stata tanto scontata (magari non molto nella dinamica) quanto giusta. Vogliamo fare i “mark” a tutti i costi? E allora diciamocelo chiaramente che in questo momento Triple H è “il più forte” nella WWF e merita questa vittoria, soprattutto perché questo vuol dire che lo vedremo in un modo o nell’altro nel main event di WrestleMania.
Altro argomento importante riguarda l’eliminazione di Undertaker ad opera di Maven: allora, qualcuno ha ancora il coraggio di dire che Taker è uno che pensa solo a se stesso e che si rifiuta di “aiutare” i colleghi più giovani? Trovatemi un wrestler tra i main eventers della WWF (e non solo) che avrebbe accettato di farsi eliminare da un ventenne che combatte da pochi mesi. C’è da aggiungere poi che di fronte a questa sua eliminazione Taker non ne esce per nulla sminuito o ridimensionato come heel e come personaggio, anzi, a mio avviso è tra quelli che più ha lasciato positivamente il segno in questa edizione della rissa reale. La sua immagine da “heel” esce rafforzata, quella di professionista (considerando oltretutto che ha combattuto infortunato) anche, ed inoltre dobbiamo ricordare le 6 (7 considerando Maven messo KO) eliminazioni che ha ottenuto nel corso della serata (tra lui e Austin hanno praticamente messo fuori mezzo roster…).
Come già detto nel commento dell’incontro, mi ha convinto invece poco la decisione di ammassare le entrate di Kane, Big Show, RVD e Booker T a fine incontro: se avessero distribuito meglio queste entrate si sarebbero evitate certe uscite lampo di questi wrestler (che saranno rimasti sul ring 3 minuti a testa… Booker T anche meno) e soprattutto certe fasi del match sarebbero state ancora più coinvolgenti.
I commenti su quanto accaduto poi durante Raw e Smackdown successivi alla Royal Rumble li lascio come sempre a Marco Marchese e al suo WWF Planet, però vorrei esprimere un parere sul segmento finale di Smackdown (che ho appena visto) in cui Vince annuncia l’arrivo dell’NWO: l’idea di un Vince “impazzito” che vuole distruggere la propria “creatura”, la WWF, prima che qualcun altro (Ric Flair, che secondo Vince è un “cancro”) la distrugga è eccellente, soprattutto perché questo permetterà a Vince di continuare ad essere heel (e che heel, dovete vedere il segmento…) insieme all’NWO. Cosa potrà succedere ora? Non so, ci sono così tante possibilità che non ho voglia nemmeno di immaginarle… stavolta mi lascerò sorprendere.

Siamo giunti al termine di questa edizione di Stamford Report, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima edizione di Stamford Report (che si annuncia col botto perché parleremo di No Way Out, il PPV che con tutta probabilità vedrà l’esordio dell’NWO), anche se poi ci sentiremo prima perché ci sono un paio di edizioni di TW Risponde di mezzo.

Cioa e alla prossima…

David Grauli


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