Stamford Report N. 21 – 24 NOVEMBRE 2001 – SURVIVOR SERIES 2001

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report. Questa volta parleremo di Survivor Series 2001, l’importante PPV che ha segnato il futuro della WWF e dell’Alliance, e quel “parleremo” utilizzato non è plurale maiestatis, bensì una delle novità che vi avevo anticipato alcune settimane fa. Da questa edizione infatti ci saranno alcune modifiche a questa rubrica che oramai va avanti da quasi 2 anni, alcune a livello grafico ed altre a livello strutturale. Oltre ad una nuova impaginazione ci saranno infatti dei commenti aggiuntivi al termine del mio commento, e questo perché mi sembrava una buona cosa presentare altre opinioni oltre alla mia per ogni PPV, in modo da fornire un’idea ancora più chiara dello show appena disputato. In questi “mini-commenti” verranno assegnati i voti ad ogni singolo incontro con un commento generale all’evento, ed a realizzarli saranno Kiniluca e Carlo Di Bella. Non è detto che siano sempre e solo loro a realizzarli, magari in una prossima edizione ci sarà il commento di qualche altra persona che avrà avuto modo di assistere all’evento, ma di questo se ne discuterà in seguito.
A questo punto possiamo passare al commento dei vari incontri e a quello generale del PPV.


CHRISTIAN VS. AL SNOW:6–

Annunciato all’ultimo istante durante Heat (e accolto con una certa sorpresa dal sottoscritto) questo incontro è stato il classico match senza infamia e senza lode. E’ stata una contesa caratterizzata da una primissima fase discreta, soprattutto per quel che riguarda la velocità, e da una fase centrale tutt’altro che coinvolgente per via di un ritmo divenuto blando, probabilmente perché essendo un match sancito all’ultimo istante non è stato preparato a dovere. Fortunatamente però le fasi conclusive sono servite a riportare l’incontro su livelli dignitosi, grazie ad una sequenza con numerosi schienamenti molto coinvolgente (anche a giudicare dalle reazioni del pubblico). Ho come l’impressione che Al Snow (ancora molto over col pubblico grazie anche alla parentesi di Tough Enough) e Christian abbiano pianificato solo l’inizio e la fine dell’incontro lasciando invece la parte centrale all’improvvisazione, e di certo in questo aspetto la lunga assenza di Al Snow dai ring WWF si è fatta sentire. Comunque sia certi incontri si vedono tranquillamente anche a Raw…

WILLIAM REGAL VS. TAJIRI: 5–

Alla vigilia presentato come l’incontro meno interessante della card, Regal VS Tajiri non è riuscito nemmeno a rispettare le già scarse aspettative, risultando alla fine uno degli incontri più inutili disputati nei PPV del 2001. Regal ancora una volta si è dimostrato poco adatto ad integrarsi con wrestler dallo stile molto differente rispetto al suo, ed infatti in più di un’occasione è sembrato a disagio di fronte all’agilità di Tajiri, che da par suo ha cercato comunque di dare il meglio. Bisogna però dire che anche con tutta la buona volontà di questo mondo si poteva fare bene poco considerando che l’incontro è durato meno di 3 minuti (e meno male che ogni incontro avrebbe avuto molto tempo a disposizione…), e quindi le colpe dei due wrestlers sono relative. Le uniche note positive dell’incontro riguardano lo stiff-style adottato in alcune circostanza (come per i calci di Tajiri che hanno fatto sanguinare Regal) e l’apparente nuova bad-attitude di Regal (che con la bocca sporca di sangue era tale e quale all’Hannibal Lecter del Silenzio degli Innocenti…) evidenziata anche dalla sua nuova musica d’ingresso e dai reiterati attacchi finali ai danni di Tajiri e Torrie Wilson.

TEST VS. EDGE: 7

Fortunatamente il match di unificazione dell’US Title e dell’IC Title non ha deluso le attese. Edge e Test hanno infatto dato vita ad una contesa più che discreta, soprattutto nell’ottima seconda parte dell’incontro dopo ci sono stati numerosi tentativi di schienamento da parte di entrambi i wrestler. La prima parte del match invece non mi aveva favorevolmente colpito, soprattutto perché il ritmo dell’incontro si era assestato su livelli medio bassi, e questo con una certa sorpresa considerando che nel loro precedente incontro a Raw avevano offerto una prova intesa. Come detto in precedenza, il meglio del match si è visto nell’emozionante seconda parte, e a rendere la sfida così coinvolgente è stato anche il pubblico (veramente straordinario per tutta la durata del PPV) che con il suo apporto a dato all’incontro quel qualcosa in più dal punto di vista emotivo. Oltre ai numerosi schienamenti si è assistito anche ad alcuni buone mosse sia da parte di Edge che da parte di Test, come ad esempio l’improvviso pin che ha dato ad Edge la vittoria finale. Insieme al main event comunque questo è stato probabilmente l’unico incontro che ha dato almeno un pò l’idea di una sfida “sentita”

DUDLEY BOYZ VS HARDY BOYS: 6/7

Abbiamo visto i Dudleyz e gli Hardys scontrarsi decine e decine di volte in tutte le salse, e l’unico gimmick match che ancora non li aveva visti coinvolti insieme era lo Steel Cage Match. Considerando lo stile che ha caratterizzato le precedenti sfide era lecito aspettarsi il classico “spot-fest” in stile ECW, con i 4 wrestlers coinvolti contemporaneamente in azioni spettacolari e senza sosta, ma non è stato così. Alla resa dei conti infatti certe attese sono state parzialmente tradite, ed alla fine in questo match non si è visto nulla che non fosse stato già visto in passato. Intendiamoci, è stato tutto sommato un incontro discreto (una media tra la mediocre prima parte e la buona seconda parte), ma se si esclude la Swanton Bomb di Jeff Hardy dalla cima della gabbia (poco logica nell’incontro ma sensata all’interno del probabile split degli Hardys) non ci sono stati grossi sussulti. Effettivamente sembra che la WWF abbia messo in pratica il proposito di ridurre le manovre più rischiose per salvaguardare la salute dei propri wrestler, ma se da questo genere di incontri si eliminano gli high spot si finisce per togliere il meglio. Non capisco poi la scelta di far disputare la parte iniziale dell’incontro seguendo il classico schema degli incontri di coppia (quindi con soli due wrestler sul ring), sia perché è stato snaturato lo stile di queste contese sia perché alla fine non si capiva se l’incontro dovesse essere effettivamente disputato solo da due wrestler alla volta, dal momento che poi tutta la seconda parte dell’incontro ha visto il coinvolgimento contemporaneo dei 4 wrestler senza nessun intervento dell’arbitro. Come detto in precedenza, la seconda parte dell’incontro ha rappresentato un po’ quello che sarebbe dovuta essere l’intera sfida, ma l’impressione è che comunque nessuno si sia impegnato più di tanto per far si che questa risultasse un incontro memorabile o originale. E poi basta Steel Cage Match in cui si può vincere per pin…

IMMUNITY BATTLE ROYAL: 5

Tolta in una Battle Royal l’incertezza riguardante il nome del possibile vincitore, cosa rimane? Niente. Dal momento in cui Test ha messo KO Scotty 2 Hotty nel backstage prendendo così il suo posto (ah, basta così poco per prendere il posto di un wrestler?), l’incontro non ha più avuto senso in quanto la sua vittoria è apparsa immediatamente scontata. In questo tipo di competizioni poi raramente si assiste a spunti tecnici particolari o a spot spettacolari, e questo incontro non ha fatto di certo eccezione: a parte qualche volo oltre la terza corda da parte dei wrestler eliminati, l’unico frangente leggermente interessante è risultato quello finale che ha visti impegnati Test, Billy Gunn, e Lance Storm. Probabilmente però lasciando fino all’ultimo sul ring personaggi come DDP o Tazz, alla vigilia i più accreditati alla vittoria, il match ne avrebbe guadagnato in incertezza. Devo poi aggiungere che la vittoria di Test voleva dire vittoria della WWF nel main event finale?

TRISH VS LITA VS JACQUELINE VS IVORY VS MOLLY HOLLY VS JAZZ: 6/7

Come si poteva immaginare alla vigilia, in questo incontro con in palio il redivivo titolo femminile sono state messe da parte “tette e culi” (mi si perdoni il francesismo) per dare più spazio al wrestling. Da questo punto di vista l’incontro è stato pienamente soddisfacente, tanto da poter essere considerato a mio avviso uno dei migliori incontri femminili nella storia della WWF (non che poi ci volesse molto…). Tutte e 6 le ragazze si sono infatti impegnate moltissimo per offrire uno spettacolo piacevole, arrivando anche a far vedere cose molto buone durante alcuni spot (ottima l’onnipresente sequenza di pin a catena tra Jacky e Ivory). La vincitrice Trish Stratus ha mostrato segnali di grande miglioramento, come ad esempio nell’ottimo Bulldog con cui si è aggiudicata l’incontro, anche se bisogna dire che probabilmente il pubblico avrebbe preferito veder Lita (spaventosamente over) vincitrice del match. Per quel che riguarda l’esordiente Jazz, il suo arrivo non ha avuto forse l’impatto sperato sul pubblico (anche se la piccola wrestler di colore ha subito mostrato di che pasta è fatta), e forse una sua vittoria avrebbe avuto più senso considerando l’esito finale del PPV.

TEAM WWF VS TEAM ALLIANCE: 7.5

Diciamocelo chiaramente, alla fine Survivor Series 2001 viveva esclusivamente su questo main event, e non è un caso che all’undercard fossero stati destinati pochi incontri. Di fronte ad un incontro di simile importanza, e considerati i nomi coinvolti,  ci si attendeva un grande “classico”, ma come spesso capita in questi casi non sempre tutte le aspettative vengono rispettate. Per sgomberare ogni possibile dubbio tengo a sottolineare che nel complesso si è trattato comunque di un bellissimo incontro durato oltre 45 minuti, ma tra un “grande incontro” e un “classico” c’è una categoria di differenza. Di fronte ad un buon apparato complessivo infatti i difetti principali sono stati due: la prevedibilità (ed io che invece alla vigilia insistevo proprio sull’imprevedibilità della sfida) e la mancanza di equilibrio per quel che riguarda la qualità delle varie fasi del match. Della prevedibilità parlerò nel commento generale del PPV (trattandosi di un argomento che investe l’intero evento), mentre per quanto riguarda la mancanza di equilibrio devo dire che ci sono state alcuni frangenti meno coinvolgenti rispetto ad altri. La prima fase del match è stata ottima per intensità ed emozioni, con tutti e 10 wrestler impegnati a dare il 100% in ogni situazione, ma dopo una ventina di minuti il match è divenuto meno coinvolgente (sarà perché mi hanno tolto di mezzo Kane e Taker?), anche perché era palese che alla fine dell’incontro avremmo assistito ad un The Rock VS Austin. Fortunatamente pero le fasi finali sono state molto emozionanti (ma non quanto ci si poteva aspettare), anche se purtroppo sono mancati quei colpi di scena (e non mi riferisco ai ritorni eccellenti come quello di Triple H o Ric Flair) attesi alla vigilia. Col senno di poi possiamo dire che la mancanza di certe sorprese è dovuta soprattutto a quello che sarebbe successo la sera dopo a Raw, ma a caldo la sensazione è stata quella di un match buono ma al di sotto delle aspettative, migliore di quello disputato ad Invasion ma lontano dai livelli del celebre 5 contro 5 disputato a Canadian Stampede nel 97.

PPV: 6.5

Se la vigilia di un evento viene vissuta ribadendo l’imprevedibilità di un PPV e poi quell’imprevedibilità tanto ventilata risulta la grande assente, è inutile tentare di mascherare una certa delusione di fronte ad uno show che poteva entrare negli annali della WWF e che invece deve accontentarsi di passare per “uno dei tanti”. A mio avviso questo Survivor Series non è stato un disastro come qualcuno va dicendo, in passato abbiamo assistito a dei Survivor Series ben peggiori (le ultime tre edizioni ad esempio), ma è stato un PPV piatto, anonimo, incompleto per chi lo figurava come un vento storico, un PPV che al termine delle 2 ore e 45 mi ha fatto dire “Beh, tutto qui?”. Dal punto di vista degli incontri abbiamo assistito ad uno spettacolo tutto sommato solido, però è mancato il classico incontro da vedere e rivedere com’era accaduto per alcuni match degli ultimi PPV come The Rock VS Jericho, RVD VS Jeff Hardy o Kurt Angle VS Steve Austin. Anche il main event, per quanto poi sia stato un buonissimo incontro, alla fine ha lasciato un po’ d’amaro in bocca in quanto era lecito aspettarsi di più da un match su cui si basava praticamente un intero show. L’undercard poi, pur presentando un paio di incontri discreti, non ha proposto nulla di così clamoroso che non sia già stato visto in centinaia di altre occasioni, e questo anche per il poco tempo concesso alla maggior parte degli incontri. Ma come, durante l’ultima edizione di Hard Blood Cafè si discuteva del fatto che l’undercard avrebbe avuto molto tempo a disposizione per proporre sfide complete e ben sviluppate, e poi alla fine match come Tajiri VS Regal sono durati meno di 3 minuti? Test VS Edge (per quanto poi sia risultato discreto) poco più di 10 minuti? E questo per quale motivo? Per infarcire l’intero PPV di lunghi segmenti (alcuni assolutamente inutili) dal backstage e addirittura per inserire un video musicale di oltre 5 minuti (che sarà stato pure bello anche grazie alla splendida “My Sacrifice” dei Creed, ma che alla fin fine non c’entra nulla con un PPV)? A mio avviso queste sono scelte assolutamente incomprensibili.
Per quanto riguarda invece l’assoluta prevedibilità dell’evento, beh, questo credo sia stato il difetto più grande di Survivor Series. Posso capire benissimo che la WWF abbia adottato alcune scelte in funzione dell’arrivo di Ric Flair e di tutto ciò che è accaduto a Raw, però uno svolgimento così schematico e prevedibile del main event potevano pure evitarcelo. Partiamo dalla disarmante ovvietà nell’ordine delle eliminazioni: l’ordine di entrata di ciascun wrestler durante le presentazioni dei due team è equivalso all’ordine di eliminazione di ogni wrestler all’interno del team. Per capirci, Big Show è stato il primo wrestler ad essere presentato per la WWF ed allo stesso tempo il primo wrestler ad essere eliminato nella WWF, Kane (fantastico il suo nuovo costume rosso) è stato il secondo wrestler ad essere presentato per la WWF ed il secondo ad essere eliminato nella WWF, e così via per tutti gli altri wrestler, Alliance compresa. Allo stesso modo man mano che si assisteva al match si intuiva tutto ciò che sarebbe accaduto di lì a poco (compreso il momento esatto di alcune eliminazioni), e posso assicurarvi che durante l’attacco di Jericho ai danni di The Rock ho pensato “Ecco, ora arriva l’Undertaker”, e così è stato. Scontato anche il finale con The Rock ed Austin (d’accordo Austin che era l’unico vero heel dell’Alliance, ma possibile che non sia mai possibile prescindere da The Rock?), e talmente scontato da essere stato scartato alla vigilia il tradimento di Kurt Angle (qual’era la prima voce uscita dopo il tradimento di Angle ai danni della WWF? Angle a SS tradisce l’Alliance e porta la WWF alla vittoria). Questo PPV mi è sembrato un modo per dire “Ok, questa prima parte (tra un po’ vedremo il seguito…) dell’Invasion è stata deludente, mettiamoci subito una pietra sopra e facciamo in modo che la gente dimentichi il prima possibile quanto avvenuto…”. Inutile aggiungere altro sulla prevedibilità dell’Immunity Battle Royal (ovvia la vittoria di Test ed ancora più ovvio che a vincere questa Battle Royal sarebbe stato un membro del team uscito sconfitto dal main event, e a questo punto era meglio non disputarla) e su tanti altri aspetti già previsti in fase di pronostico, mentre l’unica sorpresa (se così la possiamo chiamare) è stata la vittoria di Edge nel match di unificazione per il titolo IC e US.
Non mi metto a commentare nello specifico i fatti occorsi nel corso della settimana successiva a Survivor Series perché comunque è compito di Marco Marchese con il suo WWF Planet, però vorrei comunque dire che di fronte ad un PPV deludente (e ci tengo a ripeterlo: deludente, non brutto) ciò che è accaduto a Raw e a Smackdown sembra finalmente aver dato nuova linfa alle storyline della WWF, anche perché il dualismo Ric Flair-Vince McMahon può portare a sviluppi assolutamente imprevedibili (anche se considerando l’ultimo precedente preferirei non utilizzare più questo termine…), senza contare che alcune storyline (da fan di Taker quale sono vorrei proprio capire cosa si nasconde dietro al suo strano comportamento a Smackdown) e gli incontri annunciati per Vengeance sembrano veramente molto promettenti.
Prima di concludere questa edizione di Stamford Report vorrei però spendere due parole sull’argomento Stream. Questo Survivor Series 2001 sarà il primo evento trasmesso in PPV, e per essere visionato richiederà l’esborso di 20 carte. Ora il problema è questo: gli appassionati di vecchia data probabilmente non si faranno problemi ad acquistare l’evento (cosa che presumibilmente continueranno a fare anche per i prossimi PPV), però vorrei capire la reazione di chi magari acquista per curiosità questo PPV e si ritrova di fronte a questo spettacolo. Ho seriamente il timore che qualcuno possa dire “Beh, e cosa c’è in più rispetto a Raw?”: solo 7 incontri (di cui alcuni molto brevi), molto segmenti dal backstage e soprattutto un solo incontro (il main event) a distinguersi notevolmente da quella che è la media degli incontri settimanali. Non l’avrei mai pensato alla vigilia di Survivor Series, eppure ora comincio a temere che questo potrebbe non essere l’evento migliore per esordire con i PPV su Stream. Spero veramente di sbagliarmi.

La parola ora passa a Carlo e Luca che diranno la loro su questo PPV.

A questo punto non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima edizione di Stamford Report (ma avremo modo di risentirci presto tra TW Risponde e Hard Blood Cafè…), ricordandovi nel frattempo WWF Best Matches, la nuova sezione di TuttoWrestling in cui si parla dei migliori incontri nella storia della World Wrestling Federation.

Cioa e alla prossima…

David Grauli

L’OPINIONE DI CDB

Christian VS Al Snow 7
Tajiri VS Regal 6
Test VS Edge 7
Dudleyz VS Hardys 6,5
Immunity Battle Royal 5,5
Jazz VS Ivory VS Molly Holly VS Lita VS Jacqueline VS Trish 6
Team WWF VS Team Alliance 7,5

PPV VOTO 7
Un evento sicuramente appassionante con due ore e quaranta minuti all’incirca di grande spettacolo ed intrattenimento. Nessun momento noioso od infelice, per un PPV che poteva anche essere sfruttato in maniera nettamente migliore se il booking fosse stato leggermente forzato un pochino di più, ma soprattutto se si fosse avuta una maggiore attenzione in certi particolari che ad alcuni potrebbero sembrare marginali mentre sono certo che ad altri interesseranno parecchio. Dico questo soprattutto per quanto riguarda il main event. Grande spettacolo in ogni momento, ma troppo troppo scontato l’esito. Nel Team Alliance entrano in ordine Shane O’Mac, Booker T, RVD, Angle e Austin. Esattamente inverso l’ordine di eliminazione, con Austin ultimo sopravvissuto. Stesso discorso per il team della WWF, che entra con Big Show (primo eliminato), Kane (secondo), Taker (terzo), Jericho (quarto) e poi The Rock che guarda caso va a vincere. Tutto molto molto scontato, seppur emozionante con mosse e contromosse da parte di ogni componente dell’incontro che sembrava essere assai in forma. Spot ben studiati, ad eccezione della eliminazione di RVD maturata in un contesto sicuramente sorprendente ma anche un po’ deludente e che è sembrata poco studiata. Ma soprattutto… è evidente che la Immunity Battle Royal doveva essere vinta da un wrestler della fazione opposta a quella vincitrice. O meglio, forse si poteva sperare in una mossa intelligente di chi lavora dietro le quinte, ma il modo in cui Test è entrato e si è preso la vittoria è stato anche troppo eclatante per non far capire che The Rock e soci avrebbero meritato la vittoria.Molto smart, forse troppo, come analisi… dunque scusatemi ma mi è venuto tutto molto naturale. Per il resto, nulla da dire con una nota di merito per il match di apertura che ha presentato due lottatori in grande spolvero e che meriterebbero entrambi (non solo Christian) un futuro roseo.
E speriamo che dal prossimo evento, o anche da Gennaio in caso, la WWF torni a “rischiare” un po’ di più nei PPV.

CDB

L’OPINIONE DI KINILUCA

In questi giorni post Survivor Series ho girovagato sul wrestling web, soprattutto quello italianoalla ricerca di opinioni sull’evento disputato domenica scorsa a Greensboro. Devo dire cheho constatato una diffusissima delusione non tanto per lo spettacolo in se stesso quantoper la mancanza di colpi di scena. Insomma il pay per view non è stato brutto, è stato prevedibile.
Mah…. io credo che la maggioranza dei fans italiani oggi come oggi si accosti in modo davverosbagliato alla WWF dei giorni nostri. Mi sembra che si voglia psicanalizzare e scannerizzareogni singolo episodio in maniera troppo, ma davvero troppo smart. Leggendo l’analisi diDavid e Carlo mi ha colpito per esempio il fatto che entrambi abbiano constatato come l’ordine di eliminazionedel main event sia conciso con l’esatto ordine d’entrata delle due fazioni. Mi ha colpito,sempre in negativo il fatto che avendo attaccato Scotty 2 Hotty prima dell’inizio dellaImmunity Battle Royal dovesse per forza essere lui il vincitore…. e che quindi avendo vintoun membro dell’Alliance la battle royal il team che sarebbe sopravvissuto non potevache essere la WWF…..Mah…. Mamma mia quanti ragionamenti contorti…..
Non so, io ho avuto la fortuna di vedere l’evento LIVE, e forse per l’eccitazione, l’adrenalinao quant’altro io non ho avuto il tempo di fare tutti questi ragionamenti contorti… tuttequeste elucubrazioni…..
Più passa il tempo e più mi sto rendendo conto di essere uno dei pochi che continua adivertirsi guardando il wrestling…. nonostante nella mia “carriera” abbia assistito LIVEa più di 50 pay per view della World Wrestling Federation…. Forse il solo Andrea Martinellipuò vantare un anzianità maggiore della mia sotto questo punto di vista…. ed io continuoa divertirmi, come mi sono divertito domenica scorsa a vedere Survivor Series. Certo, non èsuccesso niente di eclatante, nulla di particolare…. nessuno si è fatto male…. nessunoè caduto dall’alto di una gabbia d’acciaio…. nessuno è morto cadendo da un imbragatura mentrefaceva un entrata stile supereroe…. insomma tutto normale….
Beh, io mi sono divertito, cosa volete che vi dica…. Ma forse non sono io quello chedovrebbe prendere provvedimenti….. sono gli altri che dovrebbero prenderli….
Insomma WWF: Love it, or leave it!

Kiniluca


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Scritto da David Grauli
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