Stamford Report N.20 – 27 OTTOBRE 2001 – NO MERCY 2001

Cioa e benvenuti a questa nuova edizione di WWF Stamford Report, la rubrica in cui si commentano e si danno i voti agli incontri dei PPV della World Wrestling Federation. Se devo essere sincero non avrei mai e poi mai creduto che sarei stato io a realizzare quest’edizione di Stamford Report in occasioni di No Mercy, e questo per quella scommessa stipulata nell’ultimo Hard Blood Cafè che, nel caso di vittoria di The Rock, mi avrebbe costretto ad abbandonare questa rubrica per un mese. Infatti più passava il tempo e più quella vittoria di Jericho su cui avevo puntato mi sembrava poco probabile, mentre un The Rock ancora campione sembrava la scelta più ovvia per arrivare a quel Title VS Title contro Steve Austin ventilato da tempo per Survivor Series. Fortunatamente però il buon Jericho è riuscito a sorprendere tutti con una vittoria inattesa che ha messo nei guai Carlo Di Bella e Kiniluca, quest’ultimo eccessivamente incauto nell’accettare una scommessa da cui in fondo poteva anche astenersi…;-)
Aspettando per la notte di Halloween le loro foto vestiti da donna, passiamo immediatamente a vedere come sono andate le cose a No Mercy.


P.S. L’altra volta vi avevo annunciato alcuni cambiamenti all’interno di questa rubrica, ma visto che fino all’ultimo c’è stata incertezza su chi avrebbe redatto quest’edizione ho pensato di rinviare le novità al prossimo numero…

HARDY BOYS VS THE HURRICANE & LANCE STORM: Voto 6.5
Discreto match d’apertura, forse leggermente al di sotto delle aspettative se analizzato nel complesso, che ha saputo scaldare immediatamente il pubblico del Savvis Center di St. Louis. Da questi quattro wrestler ci si aspettava ritmo elevato e una buona dose di spettacolarità, ma la prima parte dell’incontro non è sembrata completamente soddisfacente sotto questi aspetti: l’unico spot spettacolare in questo primo frangente si è visto con un crossbody di Hurricane dalla terza corda sugli altri tre wrestler a bordo ring, mentre il ritmo rimaneva ancorato a livelli tutto sommato bassi considerando i due tag team coinvolti. Fortunatamente il match è cresciuto d’intensità man mano che si andava avanti, risultando addirittura buono nella seconda parte dell’incontro in cui sono stati rotti gli schemi classici dei tag team match. Anche la spettacolarità di questa seconda parte, così come la velocità, è aumentata sensibilmente, e finalmente gli Hardys hanno cominciato a mostrare il meglio del loro repertorio. Buono anche il numero dei tentativi di schienamento che hanno reso la contesa (seppur breve) sufficientemente emozionante. A completare il quadro ci sono state poi le interferenze di Lita, Molly e Ivory che sono riuscite ad aggiungere qualcosa in più all’incontro rendendosi protagoniste di un finale veramente imprevedibile.

TEST VS KANE: Voto 7–
A mio avviso una delle sorprese di questo No Mercy. Considerando che si incontravano due big man che non fanno della velocità la loro arma principale si temeva un match lento, noioso e privo di quell’interesse già latitante di fronte ad una storyline minimale. A smentire certe aspettative ci hanno pensato però i due wrestlers che sono riusciti ad offrire un discreto incontro che è riuscito a divertire e coinvolgere soprattutto nella seconda parte del match. Sia Kane che Test hanno offerto una buona prova impegnandosi moltissimo nel tentativo, tutto sommato riuscito, di mantenere l’intensità ed il livello qualitativo della contesa su livelli soddisfacenti, e sono riusciti nell’impresa impostando il match soprattutto su quella potenza fisica che entrambi riescono ad esprimere alla grande. Impressionanti proprio per potenza alcuni colpi che Kane e Test (devastante la sua Pumphandle Slam!) si sono scambiati, ma oltre a questo i due hanno dato saggio anche di una certa agilità che, soprattutto per quel che riguarda Kane, credevamo dispersa con l’aumentare dei chili. L’incontro è riuscito poi ad emozionare anche grazie ai moltissimi tentativi di schienamento (alcuni che sembravano realmente risolutivi) che hanno reso l’incontro imprevedibile fino all’epilogo in cui Test si è aggiudicato la vittoria con l’aiuto del solito Nick Patrick.

STACY KEIBLER VS TORRIE WILSON: Voto 7
Abbiamo trascorso l’intera vigilia a chiederci cosa fosse questo benedetto “Ligerie Match”: chi si aspettava una sorta di Bikini Contest, chi un Bra & Panties Match riadattato per l’occasione e chi invece preferiva immaginare direttamente quello che le due splendide fanciulle avrebbero mostrato. Sfortunatamente Stacy e Torrie hanno mostrato poco più che un “casto” completo intimo senza andare oltre in quanto alla fine si è trattato di un normalissimo incontro di wrestling combattuto in reggiseno e mutande, ma il risultato complessivo non è stato affatto da buttare. L’incontro vero e proprio infatti è riuscito addirittura a sorprendere in alcune fasi (clamorosa la sequenza degli schienamenti, roba da Rob Van Dam e Jerry Lynn!) e a divertire per buona parte della breve contesa (non male Stacy “sadomaso” che frusta Torrie). Certo, se fosse volato via qualche reggiseno ci saremmo trovati di fronte probabilmente al miglior “incontro” del genere, ma nel complesso il pubblico si è divertito abbastanza.
Come dico sempre in questi casi, il voto non va confrontato con quello degli altri match in quanto è attribuito in considerazione del particolare tipo di incontro.

EDGE VS CHRISTIAN: Voto 8.5
Dopo la “deludente” prova di Unforgiven Edge e Christian sono riusciti finalmente a rispettare le attese della vigilia combattendo un grandissimo Ladder Match. I due canadesi nei giorni precedenti all’incontro devono essersi rivisti molte volte i Ladder Match combattuti nella World Wrestling Federation, soprattutto quelli meno recenti, ed infatti questo incontro di No Mercy è stato stilisticamente molto più simile alle prime sfide con la scala combattute da Shawn Michaels (una fase dell’incontro, seppur breve, è stata ripresa pari pari dal match di WM10) piuttosto che agli elaborati highspot-fest a base di high bumps visti nei precedenti Ladder Match combattuti dal duo canadese insieme agli Hardys e ai Dudleyz. In questo incontro di No Mercy più che puntare sulla spettacolarità (presente comunque in buone dosi) si è puntato sulla psicologia dell’incontro, ed in un certo senso si è trattata di una scelta condivisibile proprio perché atipica (come atipica è risultata la fase combattuta in mezzo al pubblico) rispetto a quello che si è visto di recente in questo tipo di contese. Non ci sono stati voli clamorosi dalla scala, ed il pubblico raramente si è esibito negli “Holy shit!” caratteristici di questi incontri, ma le emozioni sono state moltissime e certi spot (come quello in cui Christian si è fracassato i gioielli di famiglia cadendo sulla scala o il “Con-chair-to” a fine incontro) sono risultati di grande impatto. In conclusione merita una menzione proprio la conclusione del match, a mio avviso la migliore che si sia mai vista in un Ladder Match dopo quella di WM10. L’impressione generale è che comunque la WWF dovrebbe mettere da parte i Ladder Match per un po’. Negli ultimi tempi questo è diventato un gimmick match (considerando anche le sue varianti) eccessivamente inflazionato, ed oramai è difficile proporre incontri con la scala che possano risultare veramente originali da stupire il pubblico.

DUDLEY BOYZ VS BIG SHOW & TAJIRI: Voto 6.5
Anche in questo caso, come nel match d’apertura, l’incontro con in palio i titoli di coppia WWF è risultato un discreto incontro. E’ stato un match molto classico (ed in un certo senso prevedibile) nella struttura con Tajiri vittima degli attacchi dei Dudleyz per buona parte dell’incontro, i Dudleyz nel ruolo del team heel che gioca sporco e Big Show che di tanto in tanto entrava in azione per “ripulire” il ring. Nonostante la prevedibilità del match si è trattato comunque di un incontro piacevole, soprattutto nella prima parte e nelle fasi conclusive (un po’ meno quella centrale), e quasi tutto il merito va all’ottimo Tajiri, bravo sia nel subire che nell’eseguire le sue spettacolari manovre.
Il livello della contesa non è stato comunque sempre costante, e la già citata fase centrale è risultata abbastanza piatta e lenta, ma fortunatamente l’ottima conclusione (che ha visto anche l’inattesa interferenza di Rhyno) è riuscita a far risalire il giudizio globale di questo incontro.

UNDERTAKER VS BOOKER T: Voto 6+
Come il match tra Test e Kane, anche questo incontro rappresentava alla vigilia un possibile tallone d’Achille per questo No Mercy per via di una storyline poco interessante e per quella diffidenza che accompagna sempre la vigilia dei match di Taker e Kane. Se il match tra Test e Kane mi aveva per certi versi sorpreso, questo incontro tra Undertaker e Booker T non è riuscito a fare altrettanto ma è risultato comunque più che sufficiente, e probabilmente con un booking più curato ed elaborato sarebbe riuscito a risultare ancora più interessante. Sebbene si sia trattato di un match non molto veloce, non ci sono state lunghe fasi di stallo e le tanto temute (almeno da parte del sottoscritto) prese articolari alle gambe dell’Undertaker da parte di Booker T in pieno stile Bret Hart. E’ stato un incontro in stile brawl dotato comunque di un gran numero di tentativi di schienamento che hanno dato all’incontro un certo ritmo, anche se non si è mai avuta la sensazione di assistere ad un match “imprevedibile”. Purtroppo la prevedibilità della contesa è risultato proprio l’aspetto meno convincente di questo incontro, e proprio per questo era necessario un booking più elaborato che potesse lasciar pensare ad una vittoria di Booker T (sarebbero bastate le interferenze di Test e Kane). Non è stato un incontro a senso unico e l’Undertaker ha anche venduto i colpi ricevuti più del solito, ma dopo quanto accaduto nelle settimane precedenti, e soprattutto dopo la vittoria di Test contro Kane, la vittoria dell’American Badass appariva eccessivamente scontata ed a parer mio inutile in quanto a Taker questa vittoria non è servita a nulla mentre Booker T avrebbe potuto riscattare la doppia sconfitta rimediata da The Rock negli ultimi due PPV. Prevedibile (perché già visto nel match di Taker contro HHH a WrestleMania X-Seven) anche lo spot finale con cui l’Undertaker ha schienato Booker T.

THE ROCK VS CHRIS JERICHO: Voto 8.5
Ecco a mio avviso la sorpresa numero uno di questo No Mercy. Alla vigilia ero sicuro che questo sarebbe risultato un buon incontro e che alla fine Jericho sarebbe riuscito a tirar fuori il meglio da The Rock, ma mai avrei creduto che sarebbero stati raggiunti simili livelli. Questo incontro diventa infatti uno dei candidati principali al titolo di match dell’anno e di miglior incontro combattuto nella WWF da Chris Jericho (scalzato dunque il match contro HHH a Fully Loaded 2000), senza contare che ci troviamo di fronte ad un match che a mio avviso può rientrare tra i “classici” della WWF. E’ stato un incontro splendido che ha avuto una prima fase di medio livello per poi progredire con l’andare dei minuti fino a divenire straordinario per intensità e coinvolgimento emotivo nelle fasi finali che hanno visto anche l’interferenza dell’onnipresente Stephanie McMahon. L’intensità dell’incontro è oscillata tra il discreto dei primi minuti e l’eccellente delle fasi conclusive, ma non si è trattato solo del classico match intenso in stile brawl tipico di The Rock. Abbiamo assistito infatti a dei buoni spunti tecnici, e se per Jericho la cosa poteva essere prevedibile per The Rock è stata un’autentica sorpresa per chi lo considera (a torto se consideriamo quanti grandi incontri a combattuto The Rock in carriera) un wrestler mediocre abile solo al microfono.

STEVE AUSTIN VS KURT ANGLE VS ROB VAN DAM: Voto 7.5
Forse non il grandissimo match che ci si poteva aspettare ma comunque un ottimo main event. Siamo distanti dal “classico” combattuto da Angle ed Austin a SummerSlam, ma dal punto di vista dello spettacolo siamo sicuramente su di un livello superiore grazie alla presenza di Rob Van Dam che, in più di un’occasione, ha rubato la scena con alcune delle sue manovre aeree. E’ stato un match molto divertente ed intenso, veloce in ogni frangente ed assolutamente senza sosta, ed i continui tentativi di schienamento l’hanno reso emozionante per buona parte dell’incontro. Purtroppo però sono stati commessi a mio avviso alcuni errori che l’hanno allontanato da ben altre valutazioni, e come non sottolineare quindi la scarsa durata (circa 15 minuti) francamente incomprensibile per un main event della WWF? Oltretutto l’incognita rappresentata da Vince McMahon si è dimostrata alla fine solo una “costante” in quanto non ha fatto nulla di inatteso e si è comportato come il solito Vince che noi tutti conosciamo, senza oltretutto incidere con un colpo di scena sull’esito del main event. La rissa finale con Shane McMahon può aver poi scaldato particolarmente il pubblico, ma a mio avviso ha reso troppo confusa la conclusione dell’incontro.
Complessivamente quindi un bel match molto piacevole da vedere ma che con qualche accorgimento sarebbe potuto risultare notevolmente superiore.

PPV: VOTO 8
I suoi ratings saranno pure in ribasso, l’angle dell’invasion in considerazione dell’enorme potenziale può essere considerato un fallimento e le sue storyline secondarie al momento non sembrano granché interessanti, però credo sia innegabile che in questo 2001 la WWF abbia quasi sempre prodotto dei PPV molto convincenti dal punto di vista degli incontri, e quest’ottimo No Mercy è qui a confermare la serie positiva inanellata dalla World Wrestling Federation a partire da King of the Ring 2001. No Mercy concorrerebbe addirittura al titolo di miglior PPV dell’anno se non fosse per quel WrestleMania X-Seven che a mio avviso deterrà anche il titolo di miglior PPV nella storia della WWF ancora per molto tempo.
Questo No Mercy è stato un PPV molto solido e privo di momenti morti o incontri mediocri, ed oltre a questa solidità bisogna considerare i due incontri che hanno preso voti superiori all’8 ed il main event che avrebbe raggiunto gli stessi risultati se solo fosse durato di più. Di fronte ad un buon PPV c’è stato poi un grandissimo pubblico che non ha mai fatto mancare il proprio apporto ad ogni incontro, risultando addirittura straordinario nel match tra The Rock e Chris Jericho. Se quindi il PPV è stato più che buono per quel che riguarda gli incontri, la stessa cosa non possiamo dire per come (non) sono state portate avanti certe storyline e per alcune scelte discutibili.
Da questo PPV non è uscito nulla di nuovo, tutto è rimasto com’era prima, e la svolta che si attendeva da tempo (e che alla vigilia sembrava potesse arrivare da Vince McMahon in persona) per quel che riguarda l’angle principale è mancata anche questa volta. L’unica novità sostanziale è rappresentata dalla vittoria del titolo del mondo WCW da parte di Chris Jericho, ma a mio avviso questa vittoria avrebbe avuto una risonanza maggiore col passaggio del wrestler canadese al ruolo di heel. Non è uscito nulla di nuovo neppure dal match tra Undertaker e Booker T, e con nuovo intendo una vittoria per il 5 volte campione WCW che in questo modo sarebbe riuscito a riscattare le recenti sconfitte patite da The Rock. Che cosa ha portato invece questa vittoria all’Undertaker, se non l’ennesima ondata di “risentimento” nei confronti di un Mark Calloway che da quando è tornato a Judgment Day 2000 si è lasciato schienare nei PPV solo due volte, in maniera irregolare ed oltretutto nelle due occasioni in cui era lo sfidante al titolo del mondo? Non si trattava mica di jobbare ad Albert o a X-Pac, qui si trattava di jobbare ad un 5 volte campione del mondo WCW. A questo punto merita un applauso The Rock per il job a Jericho, un job non proprio pulitissimo ma che non ha richiesto nemmeno 200 sediate in testa o una marea di scorrettezze e interferenze da parte di altri wrestlers. Altra pecca di questo evento (ed era una cosa già accaduta con Unforgiven) è stata la prevedibilità nei risultati degli incontri: tutti i miei pronostici della vigilia, tranne il match per il titolo di coppia WWF, sono stati rispettati, e questo non è mai un buon segno.
Se quindi da questo punto di vista No Mercy è stato un evento abbastanza prevedibile, le vere bombe la WWF le ha riservate per la successiva puntata di Raw, talmente piena di colpi di scena d’aver reso indecifrabili le future storyline di questa federazione. Improvvisamente si sono resi conto che l’angle dell’Invasion non funziona e che quindi bisogna imboccare nuove strade, e queste nuove strade sembra possano cominciare a partire da Survivor Series, un PPV che fin da adesso appare di straordinaria importanza: tutto in palio durante questo evento, chi vince resta e chi perde scompare, anche se non è chiaro il modo in cui si determinerà il vincitore. Se dovessi fare una previsione mi aspetto una WWF vincente ed una WCW che verrà messa da parte per un pò, per poi rinascere come una sorta di NWO guidata da quei wrestler ancora sotto contratto con la vecchia dirigenza WCW (Nash su tutti insieme ad Hall, e Jim Ross in un recente intervento radiofonico sembra aver confermato indirettamente che gli ex Outsiders saranno della WWF a partire dal 1 gennaio 2002) e con il rientrante HHH che sicuramente sarà il protagonista delle nuove storyline al momento del suo rientro. Sto facendo solo del fantawrestling, sia chiaro, ma chissà che non indovini…

Anche questa volta siamo giunti alla fine di questo Stamford Report, a me non resta che salutarvi e darvi appuntamento a Survivor Series 2001 (o forse Rebellion se riesco a vedere il PPV in tempi decenti)…Cioa e a presto…

David Grauli


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Scritto da David Grauli
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