Stamford Report N.19 – 29 SETTEMBRE 2001 – UNFORGIVEN 2001

Un saluto e benvenuti a questo nuovo appuntamento con Stamford Report, la rubrica dove vengono esaminati ogni mese i PPV della WWF. Questo mese è la volta di Unforgiven, un PPV alla vigilia ricco di aspettative e che in teoria sarebbe dovuto essere il primo grande evento trasmesso da Stream. Purtroppo però sappiamo tutti com’è andata, per cui è probabile (o speriamo) che a questo punto per il primo PPV trasmesso sui canali Prima Fila bisognerà attendere No Mercy. Certo, non sarebbe stato male esordire con questo Unforgiven, ma chissà che No Mercy non possa essere ancora meglio. Comunque sia, bando alle ciance e passiamo immediatamente ad esaminare tutti i match di questa importante card.


DUDLEYZ VS HARDYS VS LANCE STORM & HURRICANE VS BIG SHOW & SPIKE DUDLEY: VOTO 7
Com’era presumibile alla vigilia, il 4 Way Tag Team Match con in palio i titoli di coppia della WWF è stato designato a match d’apertura, e la scelta si è rivelata senza dubbio azzeccata considerando il livello qualitativo dell’incontro. Si è trattato infatti di un buon match, molto solido in tutta la sua durata e discretamente spettacolare in diverse circostanze grazie ad alcuni ottimi spot ad opera degli Hardys e di Spike Dudley. Buono anche il numero degli schienamenti che hanno fornito al match una certa tensione continuaed un buon ritmo. Il livello qualitativo dell’incontro si è mantenuto poi su livelli più che discreti con chiunque fosse impegnato sul ring, cosa che non sempre capita in questo genere di incontri. Certo, l’andamento del match (a cominciare dall’ordine di eliminazione per finire ai vincitori) è stato abbastanza prevedibile, e probabilmente terminare l’incontro con i Dudleys e la coppia Big Show-Spike (soddisfacente la loro interazione) sarebbe stata una scelta più condivisibile, ma nel complesso non ci si può proprio lamentare.

RAVEN VS SATURN: VOTO 5
Sarò stato forse io ad aver sperato troppo alla vigilia che questo potesse essere un buon incontro (in considerazione delle indubbie qualità dei due wrestler coinvolti, ricordando i vecchi tempi alla ECW e alla WCW), ma a fine incontro l’impressione è stata quella d’aver assistito ad un match che non meritava di far parte di un PPV. Non è stato un incontro “vergognoso” nel vero senso della parola ma, quando si concede ad un match così poco atteso dal pubblico un palcoscenico importante come quello di un PPV, bisogna far si che questo incontro abbia qualcosa di “speciale”. Raven VS Saturn invece è stato un match da “Sunday Night Heat”, combattuto nel disinteresse più assoluto e privo anche di quel lato “comedy” che comunque alla vigilia speravo non ci fosse (ma speravo non ci fosse perché mi aspettavo buone cose dal ring). Tutta la storyline di Moppie ed il ruolo che Terrie poteva avere nell’andamento del match sono state completamente tolte di mezzo per una scelta di booking francamente discutibile. In queste condizioni, con un ritmo blando e in assenza di emozioni, le uniche cose dignitose le ha fatte vedere Saturn con alcune mosse eseguite sfruttando le corde, ma l’impressione è che questo incontro abbia un po’ messo la parola fine a quel mini-push con cui Saturn si stava ritagliando un piccolo spazio nella WWF. Raven invece è diventato oramai un jobber di lusso che di volta in volta deve soccombere all’avversario di turno, e ciò non può che contrariare chi lo ricorda alla ECW.

EDGE VS CHRISTIAN: VOTO 6.5
E questo sarebbe il match atteso per mesi e mesi, un probabile candidato al ruolo di “Match of the Year”, l’incontro che avrebbe dovuto ricordare i fasti del feud Shawn Michaels VS Marty Jannetty (vabbè, questo lo dicevo io)? A caldo e considerando tutte le attese della vigilia la voglia era quella penalizzare l’incontro con un voto basso, poi a mente fredda e mettendo da parte certe aspettative ho rivisto la mia opinione su questo match arrivando al 6 e mezzo finale in cui però non nascondo tutta la mia delusione. Insomma, di fronte ad uno split così importante mi aspetto un match altrettanto importante, non un match appena discreto che sarebbe potuto uscir fuori da una qualunque storyline. Da Edge e Christian ci si aspettava un match molto rapido e spettacolare, tecnico e soprattutto pieno di pin e di capovolgimenti di fronte, mentre qui invece abbiamo avuto un match dal ritmo medio e a tratti quasi brawl! L’incontro è risultato si emozionante nelle fasi finali del match, ma è mancata in generale quell’atmosfera tipica di certe grandi sfide. Se il pubblico è risultato poco coinvolto da questo incontro è perché la sensazione di assistere ad un qualcosa di inatteso (negativamente parlando) era evidente. Preventivata, ma giusta, la vittoria di Christian in considerazione di un feud che andrà avanti ancora per un po’ di tempo, ma la speranza forte è che in futuro Edge & Christian sappiano mostrarci quello di cui sono realmente in grado fare sul ring (magari in un bel Ladder Match).

UNDERTAKER & KANE VS KRONIK: DUD
La cosa migliore sarebbe non parlare di questo incontro e far finta che i Kronik alla WWF non siano mai arrivati. Il problema è che invece i Kronik nella WWF ci sono stati, sono stati cacciati dopo appena 3 settimane di permanenza e quello che doveva essere un “dream match” (per i nomi coinvolti, non per altro) si è tramutato alla fine in un’altra grossa delusione. Due dei migliori “Power Tag Team” della storia recente si sono scontrati in un match inutile, un match che ha bruciato anche le più piccole aspettative di chi sperava che in fondo qualcosa di buono da questo feud sarebbe potuto uscir fuori. Il ritmo è stato lento (ma questo era in preventivo) e di certo i Brothers of Destruction in condizioni precarie e i Kronik in condizioni fisiche da “precampionato” non erano neppure in grado di sorprendere in questo senso, ma almeno sul piano emotivo ci si aspettava qualcosa di più. Il match invece si è consumato in pochi minuti e senza che ci fosse la sensazione di un sfida sentita e combattuta. La cosa che mi fa più rabbia è che il match sembra non sia stato minimamente preparato: per quale motivo non ci sono mai state azioni combinate da parte dei due tag team (se non una tra Undertaker e Kane)? Per quale motivo i Kronik non si sono mai esibiti durante l’incontro in quelle power moves combinate che facevano la loro fortuna nella WCW? Per quale motivo quell’idea di “potenza” che doveva trasparire da un match come questo è risultata alla fine latitante per tutta la durata dell’incontro? Per quale motivo la WWF ha perso ancora una volta l’occasione di sfruttare come si deve due wrestlers provenienti dalla WCW? Per quale motivo ho l’impressione che in questa storia sia stata sprecata una grandissima occasione? Domande, domande e ancora domande che trovano la loro risposta nell’allontanamento dei Kronik da parte della WWF…

ROB VAN DAM VS CHRIS JERICHO: VOTO 8.5
Se il match trattato in precedenza non meritava nessuna parola di commento, per Rob Van Dam VS Chris Jericho di parole ce ne vorrebbero tante. Ancora una volta, e per il terzo PPV consecutivo, il match di RVD è risultato a mio avviso il migliore dell’intero PPV, e questo qualcosa vorrà pur dire. Certo è che il suo avversario è stato un Chris Jericho lontanissimo dal falloso wrestler visto a SummerSlam (anche se in alcuni spot con schienamenti in rapida successione ad inizio incontro ci sono stati degli errori, non so se per colpa di Jericho o di RVD), ed in grado di tener testa a RVD per tutta la durata del match. E’ stato un match che definire spettacolare è poco (potremmo addirittura parlare di “quasi ladder match” visto che la scala ha avuto un ruolo importante) e che oltre a diversi high spot ha regalato anche del wrestling solidissimo ed intenso. Potremmo quasi dividere il match in due parti, con una prima parte più “classica/tecnica” ed una seconda parte mirata allo spettacolo puro, e tra le due la seconda ha lasciato senza dubbio il segno. Ottima l’idea di riproporre lo spot del Walls of Jericho sulla scala già visto nel Ladder Match della Royal Rumble 2001, ma più in generale ottime tutte le soluzioni adottate per questo incontro che hanno garantito il giusto equilibrio tra spettacolarità e “sicurezza” per i wrestlers. Non molto convincente invece la conclusione del match (anche per l’interferenza di Stephanie), e probabilmente un Five Stars Frog Splash dalla scala avrebbe avuto più senso nell’economia dell’incontro.
Da sottolineare comunque la splendida cornice di pubblico in questa sfida, con i fans divisi tra i cori “Y-2-J!” e “R-V-D!” (ed a prevalere sono stati gli ultimi) come raramente capita.

THE ROCK VS SHANE MCMAHON & BOOKER T: VOTO 6.5
A sorpresa inserito come terzultimo incontro all’interno della card, l’handicap match tra The Rock e la coppia formata da Shane McMahon e Booker T ha rispettato pienamente tutte le attese e i dubbi della vigilia. E’ stato il classico match medio alla “The Rock”, ovvero sufficientemente intenso e piacevole ma senza grossi spunti, più o meno sul livello di quanto visto a SummerSlam. Il problema secondo me è che l’incognita Shane McMahon, colui che serviva a dare un qualcosa in più al match (soprattutto sul piano della spettacolarità), non è stata mai sfruttata a dovere, e la superiorità numerica del team WCW non si è mai fatta sentire più di tanto. Il pubblico doveva essere “catturato” dal match proprio perché The Rock si sarebbe dovuto trovare in difficoltà per buona parte dell’incontro, incapace di fronteggiare i due avversari contemporaneamente, ma così non è stato tant’è che la contesa si è sviluppata in maniera tutto sommato prevedibile. Assolutamente imprevedibili invece le fasi finali dell’incontro che hanno risollevato notevolmente il globale di un match destinato alla sufficienza striminzita, grazie a dei continui colpi di scena dovuti però esclusivamente ad un booking che oserei definire “barocco” per ricchezza di interferenze ed episodi controversi. Complessivamente comunque il match può essere considerato pienamente soddisfacente, anche se probabilmente si poteva tirar fuori di più da questo incontro. Spero comunque che il feud tra The Rock e Booker T sia giunto al capolinea perché di fronte ad una storyline interessante gli incontri tra questi due wrestler non hanno mai prodotto un grande spettacolo.

TAJIRI VS RHYNO: VOTO 6
Al penultimo incontro di Unforgiven si chiedeva solo di preservare tutta l’eccitazione del pubblico per il main event tra Kurt Angle e Steve Austin, e bisogna dire che in considerazione di questo, del poco tempo a disposizione e di una sfida costruita in fretta e furia senza la benché minima hype, non ci si può lamentare del risultato complessivo. Tajiri VS Rhyno è stato un match piacevole, per quel poco che s’è visto, in cui Tajiri ha illuminato a tratti la scena grazie alle sue spettacolari manovre. Proprio grazie al poco tempo a disposizione il match si è mantenuto sempre su discreti livelli, ed il finale del match è riuscito anche a risultare interessante grazie al coinvolgimento di Torrie Wilson. In 4 minuti e 50 secondi è impossibile fare di più. Ora si spera che comunque Rhyno riesca a dare importanza all’US Title, anche se in realtà dovrebbe essere la cintura ad elevare il wrestler e non viceversa.

KURT ANGLE VS STEVE AUSTIN: VOTO 7.5
Dopo lo splendido match di SummerSlam 2001 Kurt Angle e Steve Austin erano attesissimi per questo match di Unforgiven. Sarebbero riusciti a ripetere quell’ottima prova o, come capita spesso in questi casi, avrebbero deluso chi si aspettava un nuovo grande incontro? Fortunatamente non si è verificata questa seconda ipotesi, ma a mio avviso questo main event di Unforgiven non è stato al livello del loro primo incontro (a cui assegnai 8 solo per il brutto finale, altrimenti sarebbe stato da 8.5 o forse più). A scanso d’equivoci questo rematch tra Austin e Angle è stato comunque bellissimo, ma è mancata quell’intensità e quella sensazione di assistere ad un qualcosa di epico come avvenuto nella loro precedente sfida. Intendiamoci, quando entriamo su di un piano prettamente emotivo il discorso è puramente soggettivo, ma il problema è che secondo me anche il match vero e proprio è mancato di quel qualcosa tanto atteso, quel qualcosa che trasforma un buon match in un “classico”. Intanto secondo me sono state troppe le fasi combattute al di fuori del ring e troppo pochi i tentativi di schienamento che lasciavano credere realmente ad una possibile conclusione dell’incontro, aspetto fondamentale in queste sfide, senza contare che la conclusione vera e propria del match non ha avuto secondo me quel climax e quel pathos necessari in una sfida come questa. E’ stata una conclusione inattesa che personalmente mi ha spiazzato, anche se poi tutto ciò che è avvenuto dopo è da ricordare come uno dei grandi momenti nella storia della WWF.

PPV: VOTO 7.5
Quest’anno la WWF sembra non essersi fatta prendere dalla sindrome di fine anno con cui aveva concluso la passata stagione, allorché dopo un ottimo SummerSlam 2000 si era lasciata andare a 4 scialbi PPV uno dietro l’altro. Questo Unforgiven infatti, seppure non rispettando quelle che erano le mie aspettative (e devo dire che da parte mia c’era grandissima attesa intorno a questo evento), è riuscito comunque ad essere un PPV più che discreto, probabilmente non straordinario ma nemmeno da gettare nel dimenticatoio. Tranne il brutto match per il titolo di coppia WCW tra i Brothers of Destruction e i Kronik e il mediocre incontro tra Raven e Saturn, tutto il PPV si è mantenuto su discreti livelli offrendo una perla come il match tra RVD e Chris Jericho e regalando un buon incontro con Austin VS Angle. Certo, la WWF aveva la possibilità di tirar fuori dal suo cilindro un PPV straordinario ed invece ha parzialmente mancato alcuni obiettivi (e subito la mente va a Edge VS Christian) ma direi che nel complesso il risultato è più che positivo. Come già detto in precedenza, la nota più positiva di questo PPV è senza dubbio il match tra RVD e Chris Jericho: più passa il tempo e più RVD mi ricorda lo Shawn Michaels dei tempi d’oro, quello che riusciva a tirar fuori un “candidato” al titolo di “Match of the Year” per ogni PPV in cui partecipava. A questo punto sarei veramente curioso di vedere RVD all’opera con un wrestler come Big Show o The Undertaker per capire cosa è in grado di fare quando affronta un avversario non in grado di “assisterlo” in ogni sua manovra come accaduto invece nei match finora da lui disputati. Tra le note stonate invece bisogna registrare il match tra i Kronik e i Brothers of Destruction, includendo anche in un discorso generale l’intera breve parentesi dei Kronik nella WWF: Brian Adams e Brian Clark sono stati sbattuti fuori dalla WWF dopo appena 3 settimane di permanenza a Stamford, e il problema non credo sia tanto il loro match di Unforgiven (molto brutto, ma ho visto di peggio), quanto la loro condotta nel backstage. Un nuovo caso Bagwell? Più o meno, ma sta di fatto che se la partenza di Bagwell può aver lasciato indifferenti quella dei Kronik ha invece lasciato con l’amaro in bocca chi, come me, aspettava da tanto tempo di vederli affrontare Undertaker e Kane. E’ un peccato soprattutto per Brian Clark che almeno per quel poco che ha fatto nel match si è distinto dal suo compagno, mentre di Adams c’è poco da dire: vado a memoria, ma oltre ad un drop kick non ha eseguito una sola mossa di wrestling che non fosse un calcio o un pugno. Una grandissima occasione mancata, c’è poco da dire. Non del tutto centrata anche la sfida tra Edge e Christian, anche se qui siamo su altri livelli poiché comunque si è trattato di un match pienamente sufficiente. Adesso è ancora difficile capire quali strade imboccherà la WWF del dopo Unforgiven: The Rock ha bisogno di un nuovo avversario che non sia Booker T, e tra tutti i wrestler coinvolti nell’alleanza mi vengono in mente 3 nomi: Rob Van Dam, Austin e DDP. Rob Van Dam però lo escluderei immediatamente poiché dubito che la WWF li abbia voluti far incontrare il giorno dopo Unforgiven per poi farli incontrare nuovamente a No Mercy, restano quindi Austin e DDP. Austin è senza dubbio il nome di maggior risalto, ma forse è ancora troppo presto per metterlo contro The Rock, mentre DDP (rientrato questa settimana) potrebbe essere il nome giusto: DDP è un nome “fresco” per The Rock e, cosa più importante, un feud del genere servirebbe per recuperare un personaggio uscito distrutto dal feud con The Undertaker. Per Kurt Angle invece la situazione è più complicata: in questo momento non vedo infatti wrestler in grado di tenergli testa nell’Alliance, tranne forse RVD. Questa potrebbe però essere una scelta rischiosa sia perché si rischierebbe di bruciare subito l’ascena di RVD (che comunque dovrà pur perdere prima o poi) sia perché non è l’avversario adatto ad imporre ulteriormente Kurt Angle come il top face della federazione. A questo punto potrebbe esserci o il “ripescaggio” di Booker T (già però sconfitto più volte da Angle nell’ultimo periodo) oppure una soluzione interna alla WWF con la scelta di un nome come ad esempio quello di Undertaker (finalmente liberato dalle cinture di campione di coppia).A questo punto non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima edizione di Stamford Report (molto probabilmente con diverse ed importanti novità), ed allo stesso modo darvi appuntamento all’edizione di TuttoWrestling Risponde che uscirà questa domenica curata dal sottoscritto.

Cioa (il corrispettivo del Ciauuuu di Kiniluca) e a presto…

David Grauli


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Scritto da David Grauli
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