Stamford Report N.10 – 16 DICEMBRE 2000
Nuovo PPV WWF e nuovo appuntamento con WWF Stamford Report, commenti e valutazione sul PPV WWF appena trascorso.
Era un po’ di tempo che non riuscivo a dare un voto alto, ùdiciamo dall’8 in su, ad un incontro disputato nella WWF, e quale occasione migliore se non questo Hell in a Cell di Armageddon 2000, uno degli incontri più “pushati” dalla WWF da alcuni anni a questa parte? I precedenti sembravano promettere bene: su 4 HIAC disputati ben 3sono risultati degli incontri che hanno fatto la storia della federazione di Stamford, col solo Taker VS Bossman di WM15 a recitare il ruolo del “fratellastro”. Questo nuovo Hell in a Cell sarà stato una nuova pecora nera o forse l’ennesimo capolavoro nella saga degli HIAC WWF? Provate un po’ ad indovinare…
Hardy Boyz & Lita VS Dean Malenko & Perry Saturn & Eddie Guerrero: Voto 6.5
La simpatica storyline che vedeva coinvolti principalmente Lita e Dean Malenko è servita da guida per quello che può essere considerato un discreto match d’apertura. Le primissime fasi dell’incontro, calcolando gli standard degli Hardyz, non sono state velocissime, ma successivamente il match ha offerto una buona serie di spot spettacolari che hanno coinvolto soprattutto gli Hardyz e la coppia Saturn-Guerrero. Ottima la varietà delle mosse a cui abbiamo assistito, e discreta intensità nella fase centrale dell’incontro. L’incontro si è svolto con le regole del survivor match, e questo purtroppo ci ha privato troppo presto dell’apporto di Jeff Hardy. Il finale tra Lita e Malenko è stato discreto, con i due wrestler che si sono esibiti in alcune manovre tecniche interessanti.
William Regal VS Hardcore Holly : Voto 5
Sicuramente meglio di quanto visto nel precedente incontro disputato dai due a Survivor Series, ma ancora lontani dalla sufficienza. Buona parte dei meriti di questo piccolo passo in avanti va soprattutto al pubblico che ha fatto sentire per buona parte dell’incontro il suo appoggio in favore del concittadino Bob Holly, mentre per quel che riguarda l’incontro vero è proprio si sono viste alcune mosse piacevoli da parte di Hardcore Holly (come la leg drop dalla terza corda) che hanno spezzato un po’ la monotonia dell’azione di Regal incentrata ancora una volta sulle prese a terra. Il difetto principale è quindi da ricercare nella lentezza dell’incontro e nella sua durata, poco meno di 5 minuti. Però, visti i risultati, forse è stato meglio così…
Chyna VS Val Venis: Voto 5.5
Incontro scontato in tutta il suo svolgimento che ha avuto ben pochi sussulti degni di nota. Come da copione, Val Venis ha jobbato nelle prime fasi del match, intense ma prive di spettacolarità, per poi rifarsi successivamente anche grazie all’aiuto di Ivory. Il match si è spento via via che è proseguito, e non ha offerto nulla di spettacolare se non il Money Shot di Venis dalla terza corda andato a vuoto. Chyna questa volta non ha fatto vedere il meglio del suo repertorio, e Val Venis è sembrato ingabbiato nel ruolo di colui che rimane vittima della “forza dirompente” di Chyna, come in passato avvenne già per Jarret, Jericho, Malenko e Saturn. Interessate in futuro vedere se Chyna riuscirà finalmente a mettere le mani su Ivory per prendersi la sua rivincita.
Jericho VS Kane: Voto 6
Qualcuno in rete l’aveva già pronosticato come possibile sorpresa, immaginando un incontro sulla falsariga del Last Man Standing disputato da Jericho e HHH a Fully Loaded. Purtroppo però l’incontro non ha ricordato neppure minimante quella perla disputata nel PPV di luglio, anche se bisogna dire che non è stato un incontro da buttare. L’inizio è stato un po’ imbarazzante con le telecamere che non riprendevano l’azione tra Kane e Jericho nel backstage, ed una volta tornati sul ring si è capito subito quale sarebbe stato il canovaccio dell’incontro, ovvero Kane che devasta Jericho con le sue power moves. Sfortunatamente la lentezza di Kane è già insopportabile di suo, se poi si aggiunge la lentezza che la stipulazione inevitabilmente porta (in fondo bisogna contare ogni volta l’avversario a terra per un tot numero di secondi) è evidente che l’incontro ha sofferto di una lentezza eccessiva e di un’azione troppo frammentata, soprattutto con Kane. Bisogna altresì dire che laspeciale stipulazione è riuscita comunque ad infondere quel senso di “epico” che ha innalzato il livello del match, e che le ultime fasi dell’incontro disputate sul ring sono risultate piacevoli. Tragicomico il tavolo che non si spezza col bulldog inferto da Jericho su Kane nel finale dell’incontro disputato vicino all’entrata, meglio invece Jericho che seppellisce Kane sotto dei bidoni. Speriamo che con questo incontro il feud si sia definitivamente chiuso.
Edge & Christian VS RTC VS Dudley Boys VS Road Dogg & K-Kwick: Voto 7
Nonostante il tipo di stipulazione che poco gradisco, questo è stato uno dei migliori incontri della serata. Veloce, intenso e spettacolare, questi sono i 3 aggettivi che mi sento di attribuire a questo incontro, su cui alla vigilia avevo fatto poco affidamento in termini qualitativi. Bisogna dire però che il match ha risentito come al solito delle coppie coinvolte, e quindi i frangenti in cui Goodfather e Buchanan si trovavano sul ring sono risultati meno interessanti, ma sia Edge & Christian che i Dudleys (per non parlare di K-Kwick) hanno saputo sopperire a certe mancanze in termini di spettacolarità dei “censori”. La cosa più importante che viene fuori da questo incontro è comunque l’ennesima consacrazione di Edge & Christian attraverso la conquista del loro quarto titolo mondiale, anche se in maniera sporca (stile Nash e DDP a Mayhem). Sono sicuro che tra qualche anno parleremo di Edge & Christian come uno dei migliori tag team WWF di tutti i tempi.
Billy Gunn VS Chris Benoit: Voto 6–
Due riflessioni su questo incontro, una positiva e una negativa: quella positiva è che finalmente la cintura IC è finita finalmente nelle mani giuste dopo mesi passati tra le mani di midcarder (già immagino a questo punto un ladder match a Wrestlemania X-Seven tra Benoit e Jericho), quella negativa invece è l’incontro in se. Lento (a tratti lentissimo) e privo di azioni spettacolari, è riuscito a strappare questa quasi sufficienza solo grazie al finale incerto ed all’equilibrio che ha dominato per l’intero incontro. Francamente da questi due wrestler mi aspettavo molto di più, ma forse bisogna anche dire che gli è stato dato veramente poco tempo per esprimersi al meglio.
Ivory VS Molly Holly VS Trish Stratus: Voto 6 politico
Poco da dire su questo incontro, in considerazione della durata ridicola (secondo me vicino ai 2 minuti). Nella sua brevità però è stato piacevole, e ci ha mostrato che finalmente la categoria femminile comincia ad avere delle discrete rappresentanti. In evidenza la brava Molly Holly, e un plauso a Trish Stratus che a quanto pare si sta allenando molto per diventare una wrestler professionista. Pian piano i risultati si cominciano a vedere.
The Rock VS Undertaker VS Rikishi VS Steve Austin VS HHH VS Kurt Angle: Voto 6.5
All’annuncio di questo incontro qualche settimana fa ho storto la bocca. Qualcuno (soprattutto i fans made in USA) parlava già di “match dell’anno”, di capolavoro annunciato, mentre bastava fare un paio di riflessioni per rendersi conto che così non sarebbe stato. Riserverò gran parte del commento di questo incontro al commento del PPV, mentre parlando del livello puramente tecnico di questo match posso dire che s’è visto poco, con le solite scazzottate a cui la WWF ci ha già abituato nei mesi scorsi (leggasi HHH VS Austin a Survivor Series 2000) a farla da protagonista. Certo, in un paio d’occasioni è stato emozionante, ma per essere un Hell in a Cell ha offerto poco, e se devo dire la verità dubito fortemente che vorrò rivederlo in futuro, anche perché essendo stato un incontro molto lungo (oltre mezzora) è stato anche noioso in diversi frangenti, soprattutto all’inizio e nella scazzottata tra le automobili che è durata veramente troppo. Intendiamoci, non è stato un brutto incontro, anzi, diciamo solo che non è stato un Hell in a Cell memorabile come i precedenti, solo che in considerazione proprio delle enormi aspettative del pubblico e dei precedenti Hell in a Cell ha lasciato un po’ d’amaro in bocca. Per fare un esempio, gli Heel in a Cell tra Undertaker e HBK e tra Undertaker e Mankind avrebbero preso un voto che oscilla tra il 9 e il 10 (ognuno per ragioni differenti), quello tra HHH e Foley un voto tra l’8.5 e il 9, mentre quello tra Undertaker e Bossman un 6 scarso. Tirate voi le somme…Importantissima vittoria comunque per Kurt Angle, importante conferma per Rikishi che con il volo dalla gabbia ha guadagnato maggior rispetto con il pubblico, e in qualche modo importante partecipazione per The Undertaker che gettando Rikishi dalla gabbia ha acquistato una sorta di aurea da “King of Hell in a Cell”, anche perché nella WWF è il wrestler che ha disputato più match di questo tipo.
ARMAGEDDON 2000 PPV: Voto 6+
Le grosse critiche rivolte a Survivor Series 2000 richiedevano da parte della WWF una pronta riscossa che in qualche modo potesse servire alla federazione di Stamford per chiudere l’anno con un buon PPV, dopo un inizio folgorante ed un finale mediocre. Guardando il voto, un passo in avanti rispetto a Survivor Series questo Armageddon l’ha avuto, ma non so se sia più un passo in avanti casuale o invece dettato forse da un qualcosa che finalmente si sta riaggiustando in casa Stamford. Certo, sono mancate le brutture assolute a cui abbiamo assistito a Survivor Series, e si sono visti alcuni incontri discreti, solo che anche questa volta è mancata la “perla” che nei PPV del primo 2000 è sempre stata presente. In questo caso la perla del PPV, e forse l’unico vero motivo per cui il PPV poteva innestare interesse nei fans, poteva essere il main event, ovvero l’Hell in a Cell. Questo main event è stato forse uno degli incontri a cui la WWF ha riservato l’hype maggiore di tutti i tempi, con continue interviste, segmenti dal backstage, spezzoni dei vecchi HIAC che si sono susseguiti nelle settimane antecedenti al PPV e nel PPV stesso con ritmo incessante. Quando però si innesca un tale interesse intorno ad un match è inevitabile che nella maggior parte dei casi certe aspettative vengano poi deluse. Per fare un paragone calcistico, la WWF stipulando questo incontro s’è comportata come il Moratti della situazione. Ha pensato di mettere insieme i 6 wrestler più importanti del momento nel suo roster e farli combattere nel gimmick match che più stuzzica le fantasie dei tifosi, con l’intento di tirar fuori, almeno sulla carta, quello che doveva essere il match dell’anno, un po’ come quando il presidente Moratti crede di poter vincere uno scudetto semplicemente mettendo insieme alcuni dei nomi più grandi disponibili sul mercato. Sfortunatamente però non è detto che mettendo insieme i grandi nomi si riescano ad ottenere grandi risultati, e come l’Inter è la dimostrazione nel calcio così questo Hell in a Cell lo è nel wrestling. Tutto questo ha un solo significato: mancanza cronica di idee da parte della WWF.In questo HIAC alla fine è risultato tutto un po’ “scolorito”. Il sangue nella maggior parte dei casi è stato “fasullo”, le fasi fuori dalla gabbia (tetto escluso) sono state noiose, l’azione frammentata, il volo di Rikishi dalla gabbia un pò ridicolo in confronto ai voli di Foley e HBK (aveva fatto di meglio nello Steel Cage a Fully Loaded). L’unica parte veramente emozionante è stato quando sul tetto della gabbia sono saliti in 4 (Rikishi, Austin, HHH e Undertaker) dove fino all’ultimo non si sapeva chi sarebbe potuto cadere giù, anche perché per una ragione o per un’altra di natura fisica tutti e 4 questi wrestler non erano candidati al volo. Il finale è stato scialbo e privo di pathos, e se devo dire la verità si sono viste cose molto più emozionanti a WM2000 nel finale tra HHH e The Rock, dove ci sono stati continui tentativi di pin e colpi di scena a ripetizione senza bisogni di strutture mastodontiche o scenografie particolari. C’è poco da dire invece sugli altri incontri: questo Armageddon 2000 era in realtà SOLO l’Hell in a Cell, il resto non contava. Discreto l’incontro per le cinture tag team, niente male anche il match d’apertura, ma per il resto non s’è visto nulla di memorabile. Dopo la prima ora, sembrava d’aver assistito più ad una puntata di Raw che ad un PPV: troppe pause, troppi segmenti dal backstage, interviste allucinanti che sono durate quasi quanto un incontro (noiosa quella di Kurt Angle, infinita quella di The Undertaker, anche se s’è trattata probabilmente della migliore intervista mai realizzata dall’American Badass in dieci anni di WWF). La WWF dovrebbe riprendere a dosare meglio i tempi e soprattutto l’attenzione da dedicare nei confronti dei vari incontri, costruendo storyline veramente interessanti che non riguardino solo il main event (o per meglio dire il match in cui combatte Steve Austin) ma tutta l’undercard. Come ho scritto in apertura, un piccolo passo in avanti rispetto a Survivor Series c’è stato, ora bisogna sperare che con la Royal Rumble la WWF riprenda il cammino trionfale intrapreso ad inizio 2000, anche se la presenza minacciosa a base di cazzotti di Steve Austin sembra incombere su ogni main event futuro della federazione di Stamford. Speriamo che nel prossimo PPV lo sbattano solo in mezzo alla rissa reale, almeno lì non può far grossi danni…
Un saluto e alla prossima
David Grauli 2000 (quasi 2001)