Piper’s Pit#94 – Storie dimenticate: la UWF

Piper's Pit

Bentornati ad un nuovo appuntamento con il Piper’s Pit! Oggi racconterò una storia poco conosciuta del nostro amato mondo, vale a dire l’avventura non certo a lieto fine della Universal Wrestling Federation e del suo fondatore Herb Abrams.


Herbert Charles Abrams nasce il 9 luglio 1955 ad Amarillo in una ricca famiglia ebraica. Inizia la carriera nel mondo degli affari come proprietario di una catena di negozi di abbigliamento femminile in California, ma la sua vera passione era il wrestling professionistico. Ebbe così l’idea, sebbene non avesse alcuna esperienza nel settore, di creare nel 1990 la UWF con l’ambizioso progetto di sfidare addirittura la WWF a livello nazionale. Dopo essere riuscito a farsi dare un milione di dollari da SportsChannel America, mise in piede uno show settimanale dal nome UWF Fury Hour. Iniziò a registrare i suoi spettacoli chiamando nomi affermati come quelli di Ken Patera, Ivan Koloff, Don Muraco, Billy Jack Haynes, Cactus Jack, Bob Orton Jr., Paul Orndoff e Steve Williams, mentre affidò il commento a vere e proprie leggende come Bruno Sammartino e Lou Albano.

I primi problemi iniziarono nel 1991, quando la WWF fece causa ad Abrams per aver mostrato in tv Honky Tonk Man e Rick Rude, che erano ancora sotto contratto con Vince McMahon. A giugno venne organizzato il primo ed unico pay per view della federazione, Beach Brawl, che si rivelò un tremendo flop di critica e di pubblico, facendo perdere alla compagnia parecchi soldi. Il main event vide di fronte, davanti a solamente 500 spettatori in un’arena praticamente deserta, Steve Williams e Bam Bam Bigelow, con il primo che si laureò campione UWF. Da allora la compagnia rimase formalmente in piedi, ma, terminato il contratto televisivo, riuscì a realizzare solamente altri tre eventi, ovviamente privi del benché minimo successo.

Il problema è che Herb Abrams aveva un ego smisurato, nessuna comprensione delle dinamiche del business e, soprattutto, una pesante dipendenza dalla cocaina, che gli rese impossibile far fronte alle ingenti spese che si erano accumulate. Inoltre come booker si era fatto una pessima fama a causa dell’inconsistenza delle storyline e perché non riusciva mai a pagare regolarmente chi lavorasse per lui.

Il 23 luglio 1996 la polizia venne chiamata nel suo ufficio di Manhattan, in quanto Abrams, completamente nudo e ricoperto di vaselina, stava distruggendo tutti i mobili con una mazza da baseball. Mentre era in custodia mori per un infarto causato dall’alta concentrazione di cocaina e Valium nel sangue. L’ex fidanzata rivelò che l’abuso di droga lo aveva reso paranoico e che si era convinto di essere spiato dal governo, ragion per cui stava distruggendo l’ufficio alla ricerca di microspie. La sua federazione ovviamente chiuse immediatamente i battenti, ponendo fine a questa triste e surreale vicenda.

“I have wined and dined with kings and queens and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.


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Scritto da Roberto Johnny Bresso
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