Piper’s Pit#93 – Mr. McMahon contro il mondo

Piper's Pit

Bentornati ad un nuovo appuntamento con il Piper’s Pit! Il 25 settembre finalmente Netflix ha reso disponibile la tanto attesa miniserie documentario “Mr. McMahon”, dedicata ovviamente alla vita del patron per decenni della WWE Vincent Kennedy McMahon.


Diretta da Chris Smith e più volte rimandata dopo le accuse di molestie sessuali di cui Vince è accusato, si basa sulle oltre 200 ore di interviste realizzate, oltre che naturalmente a Vince ed agli altri componenti della sua famiglia, tra gli altri a The Undertaker, Triple H, Bret Hart, Shawn Michaels, Hulk Hogan, Steve Austin, Eric Bischoff, Paul Heyman, Bruce Prichard e Dave Meltzer. Nelle sei puntate (intitolate “Junior”, “Heat”, Screwjob”, “Attitude”, “Family Business” e “The Finish”) vengono ripercorse la carriera e la vita di McMahon da quando bambino venne abbandonato dal padre, che poi lo riprese con sé a dodici anni, fino al definitivo addio alla WWE dopo lo scandalo sessuale che lo ha coinvolto. Naturalmente la vita di Vince scorre parallela a quella della sua creatura, vale a dire la sua compagnia, che diventa di fatto estensione della sua esistenza, nonché scopo principale di essa.

Vengono ripercorsi sia i momenti gloriosi che quelli controversi, quando non drammatici, come lo scandalo steroidi o la tragica morte di Bret Hart e l’omicidio/suicidio della famiglia di Chris Benoit. Non sentirete nulla invece sull’ultimo scandalo che lo ha coinvolto, in quanto Vince si è rifiutato di rilasciare altre interviste, cosa di fatto abbastanza logica visto che è ancora tema di indagine.

Ora, dopo averla vista, non mi resta che trarne le conclusioni. Il giudizio immediato è del tutto positivo! Guardatela senza esitare. Le quasi sei ore totali scorrono che è una meraviglia, in un appassionante racconto di un sogno/incubo americano. Se siete super appassionati di wrestling non aspettatevi chissà quali scoop dei quali non siete a conoscenza (per questi vi consiglio la serie “Dark Side of the Ring”, inedita in Italia), ma va considerato il fatto che è un prodotto concepito per il grande pubblico, che comprende anche coloro del tutto o quasi a digiuno della disciplina, e inoltre propedeutica per Netflix a preparare l’arrivo della WWE stessa sulla propria piattaforma a partire dal gennaio 2025. Ciononostante anche il fan hardcore la troverà assolutamente interessante, perché ripercorre tutta la storia della nostra disciplina, permettendoci di scoprire come un’azienda a conduzione familiare sia riuscita in pochi anni a sbaragliare la concorrenza. Il titolo poi spiega bene anche il punto di vista della produzione: capire la differenza tra l’uomo Vince Kennedy McMahon ed il personaggio Mr. McMahon, differenza sulla quale quale lo stesso Vince gioca in più occasioni e che spesso appare più sfumata di quanto si creda.

Sappiamo che Vince avrebbe cercato di bloccarne l’uscita, ma io non ne sarei poi così sicuro: tutto sommato la sua figura non ne esce così male. Controversa sicuramente, ma la controversia è ciò che ha sempre spinto la sua vita, perché è ciò che permette di fare soldi. Infatti sappiamo bene che McMahon, nella sua lunga carriera, ha assunto anche persone che lo avevano portato in tribunale, che lo avevano tradito e che erano state sue nemiche, perché tutto per lui è secondario rispetto agli affari. E poi ora ha annunciato che produrrà un suo documentario nel quale darà la propria versione, quindi lo show non si ferma e credo sentiremo ancora parlare a lungo di Mr. McMahon.

Concludo con un parola sul doppiaggio italiano: sicuramente rivedibile ma nemmeno troppo scandaloso e poi avete comunque la possibilità di gustarvelo in lingua originale con i sottotitoli.

“I have wined and dined with kings and queens and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.


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Scritto da Roberto Johnny Bresso
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