Bentornati ad un nuovo numero del Piper’s Pit! La ECW, nel corso dei suoi anni d’oro, ci ha regalato una pletora di personaggi decisamente al limite, ma pochi erano così psicopatici e fuori controllo come il lottatore di cui mi occuperò oggi, vale a dire New Jack.
Jerome Young nasce a Greensboro il 3 gennaio 1963 in una famiglia particolarmente problematica, con il padre il quale, prima di morire per un attacco di cuore, aveva accoltellato e sparato alla madre. Si dedica con discreto successo al football americano, ma la sua vera propensione è per il crimine e fin dalla giovane età compie diverse rapine, che gli costano due anni di prigione. Una volta libero si dedica alla professione di cacciatore di taglie per un decennio, prima di debuttare nel mondo del wrestling nel 1992, nella USWA con il ring name di New Jack. Il suo stile di combattimento è subito noto per essere particolarmente stiff, spesso infortunando volontariamente i propri avversari.
Nel 1994 si unisce all’ex WCW Mustafa Saed per formare il tag team dei The Gangstas, duo heel ispirato chiaramente alla musica e alla cultura gangsta rap. Nel 1995 arriva per loro la chiamata da Paul Heyman per unirsi alla ECW, dove, tra un arresto e l’altro di New Jack, riuscirono anche a conquistare i titoli di coppia in più occasioni. Ma i problemi di New Jack non si limitavano alla vita fuori dal ring: il 23 novembre 1996 i Gangstas dovevano affrontare D-Von Dudley & Axl Rotten.
Axl però non si presentò e venne sostituito da tale “Mass Transit” Eric Kulas, un diciassettenne obeso senza alcuna esperienza, ma che aveva fatto credere ad Heyman di essere un wrestler esperto di ventitré anni. New Jack ovviamente lo brutalizzò e Kulas dovette essere portato d’urgenza in ospedale, dove gli praticarono cinquanta punti di sutura. Il padre fece causa a New Jack per aggressione e lesioni, ma perse la causa, in quanto il figlio aveva mentito sull’età e inoltre aveva chiesto lui di sanguinare. Lo sfortunato Kulas poi morì nel 2002.
Il 13 maggio 2000 perse la vista all’occhio destro durante un match contro Vic Grimes, che eseguì male una mossa. La vendetta di New Jack non si fece attendere: in un rematch tra i due bloccò una manovra di Grimes precedentemente concordata e gli procurò la frattura della caviglia. Grimes fu però fortunato, perché nelle intenzioni di New Jack l’infortunio voleva essere ben più serio, se non portarlo addirittura alla morte. Nell’aprile 2003 affrontò un lottatore di quasi settant’anni, tale Gypsy Joe, che lo colpì con una vera testata sul naso. Apriti cielo! New Jack perse la testa e iniziò a brutalizzarlo con diversi oggetti, tra i quali una catena di ferro, una mazza da baseball e del filo spinato.
Infine nel 2004 affrontò il lottatore delle indies William Jason Lee, che iniziò a prenderlo a pugni sul serio. New Jack non la prese bene, estrasse dalla tasca un coltello a serramanico e iniziò ad accoltellare l’avversario alla schiena e alla testa. Negli spogliatoi venne arrestato per tentato omicidio. Per fortuna sua e soprattutto di quella di tutti coloro che gli stavano intorno, i suoi incontri si fecero sempre più saltuari, mentre il fisico era ormai provato da anni di acciacchi e di abuso di antidolorifici, che lo portarono ad una trombosi. Un attacco di cuore pose fine alla sua vita il 14 maggio 2021, all’età di 58 anni, dopo un’esistenza dedicata completamente alla follia.
“I have wined and dined with kings and queens and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.
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