Piper’s Pit#76 – 2024, il ritorno della TNA

Bentornati al Piper’s Pit!
Dopo quasi sette anni di assenza è ritornato ufficialmente il nome TNA. Per noi appassionati di vecchia data, inutile nasconderlo, è un qualcosa che ci fa immensamente piacere, perchè, se pur tra alti e bassi, la TNA è sempre stata nei nostri cuori, rimanendo per anni l’unica alternativa sul mercato statunitense allo strapotere della WWE.
La federazione nasce infatti a Nashville nel 2002, dopo la chiusura della WCW, per volontà di Jeff Jarrett, del padre Jerry e di Bob Ryder con lo scopo di non dipendere dai network televisivi ma di trasmettere esclusivamente in PPV. Per ottenere visibilità quindi stipulò una partnership con la NWA e punta molto su uno stile underground per differenziare il suo prodotto da quello di Stamford. Venne quindi creata la X Division, caratterizzata da lottato hardcore ed altamente spettacolare, categoria che ancora adesso caratterizza la TNA. Tra i primi TNA originals si ricordano Christopher Daniels, Bobby Roode, Eric Young, Chris Sabin e Velvet Sky, ai quali si aggiunsero presto nomi del calibro di Sting, Scott Hall, Raven, Roddy Piper, Mr. Perfect, Sabu ed i Road Warriors.
Nel 2003, dato il crescente interesse, l’imprenditrice Dixie Carter ne diventa la principale finanziatrice. Dal 2004 inizia a trasmettere anche show televisivi, mostrando per la prima volta il ring esagonale, che ne fu tratto distintivo per anni. Inizia qui l’epoca d’oro della federazione, la quale, con pochi soldi e mezzi a disposizione, proponeva un wrestling completamente alternativo a quello della WWE, raccogliendo così molti fans fedeli.
Nel 2010 però la federazione volle fare il classico passo più lungo della gamba: la TNA cercò di sfidare apertamente la WWE, ingaggiando Hulk Hogan ed Eric Bischoff. Come conseguenza vennero ingaggiati molti ex WWE come Ric Flair, Rob Van Dam e Jeff Hardy, si tornò al classico ring quadrato ed i talenti storici della TNA vennero ridimensionati. La cosa non piacque ovviamente ai fans di vecchia data e l’operazione non ne portò molti di nuovi, che ben presto tornarono a seguire la WWE. Le cose negli anni anni andarono sempre peggio, con una crisi di ascolti inarrestabile. Entrò come finanziatore anche Billy Corgan, cantante degli Smashing Pumpkins, che successivamente fece causa a Dixie Carter, ormai sull’orlo della bancarotta e costretta a vendere la società alla Anthem Sports & Entertainment.
Viene quindi riportato nella federazione Jeff Jarrett (che però resterà per poco tempo) e nel marzo 2017 cambiato il nome in Impact Wrestling. Da allora la federazione è ritornata a produrre show di ottimo livello, riuscendo anche a lanciare nuovi lottatori. Gli accordi poi con la AEW e la NJPW hanno fatto sì che si sono continuati ad offrire match sempre di alto livello ed originali e persino lo storico ingresso di Mickey James alla Royal Rumble.
Ed eccoci ora al presente, al ritorno al nome TNA, un nome al quale tutti i fans di wrestling devono dire grazie perchè, negli anni nei quali sembrava ormai destino si finisse al totale monopolio WWE, ci ha mostrato che è possibile offrire anche un altro tipo di spettacolo che potesse sopravvivere. E se adesso abbiamo così tanta scelta lo dobbiamo molto alla TNA, alla quale auguriamo quindi la massima fortuna
“I have wined and dined with kings and queens, and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.