THE OTHER SIDE #88 – AND I WISH YOU … A HAPPY NEW YEAR

The Other Side #21 - Un'anteprima di Okada vs. Omega II e NJPW Dominion

AND I WISH YOU … A HAPPY NEW YEAR


C’è molto di più in questo augurio stereotipato e ridondante che tra poco sentiremo martellarci le orecchie in continuazione, c’è un augurio per chiunque di voi che si prenderà cinque minuti per leggere ciò che sto per scrivere ma soprattutto c’è un augurio alla NJPW di avere un anno migliore di quello appena passato. Difficile fare peggio, ma come si è soliti dire: al peggio non c’è mai fine.

La pandemia ha causato problemi in lungo e in largo, non stiamo di certo scoprendo l’acqua calda ma quando in mezzo ci si mettono anche gli infortuni allora parliamo di un brutto scherzo del destino. Perché se già non fosse grave avere atleti ai box causa positività al Covid diventa anche peggio quando nomi importanti del calibro di Ospreay e Ibushi danno forfait per infortuni gravi.

Quindi spero davvero che Wrestle Kingdom 16 possa essere un nuovo punto d’inizio, se non la vera rinascita per la compagnia senza più problemi di vario genere. Cerchiamo di riassumere quindi l’anno che sta passando per alcuni dei top name della compagnia dandone una valutazione simbolica.

OKADA down: Fa sempre impressione non vedere Okada con una cintura e il tempo sta diventando davvero troppo. Tuttavia ha vinto il G1 Climax ed aspetta impaziente il campione Shingo Takagi alla night 1 di Wrestle Kingdom. Ammesso che entrambi ci arrivino da campioni si tratta di una rivincita per il Rainmaker.

SHINGO TAKAGI up: Risulta anche ingiusto criticare Shingo Takagi, con tutte le sfortune capitate alla compagnia il suo regno non sta avendo il riconoscimento che merita eppure The Dragon è sempre stato autore di performance notevoli partendo proprio da Okada sconfitto a Dominion per il titolo reso vacante da Ospreay per infortunio.

WILL OSPREAY up: Sembrava l’anno di Ospreay prima dell’infortunio al collo che lo ha costretto a rendere vacante il titolo. Una volta tornato si è accasato a NJPW Strong e ha lanciato la sua sfida al campione in Giappone per la seconda serata che probabilmente porterà ad un’unificazione dei titoli tra il campione attuale e colui che il titolo non l’ha mai perso.

KOTA IBUSHI down: Come non ricordare la controversa decisione di fondere l’ex titolo dei pesi massimi con quello intercontinentale … la nuova cintura fatica ad entrare nel cuore dei fan e specialmente in quello di Okada il quale ha iniziato a ripresentarsi col vecchio titolo dei pesi massimi che ritiene assai più consono alla figura del campione. Un passo indietro mi sembra improbabile ma ciò che è assai più probabile è l’unione dei due titoli alla sera successiva di WK.

Ibushi ha fatto la storia in senso positivo ed in senso negativo. E’ stato il primo a voler unificare i titoli, ci è riuscito, ma il suo regno è stato ampiamente dimenticabile. Nella finale del G1 Climax si è infortunato dopo un Phoenix Splash facendo terminare anzitempo il match. Decisamente una fine dell’anno sfortunata ed in calando per lui.

TETSUYA NAITO down: Personalmente sono contento che si stia sacrificando a rendere interessante la tag team division ma da uno come Naito ci si aspetta di vederlo sempre nei piani alti del roster.

HIROSHI TANAHASHI down: Non prendetela a male, Tanahashi rimane una leggenda ma realmente non è più un top guy della compagnia da tempo. Rimane un valore aggiunto, una coppa di buon vino da bere occasionalmente che mantiene il suo valore ma lentamente sta venendo messo da parte. Il tempo è tiranno lo so, godiamoci l’Ace per tutto il tempo che rimarrà sul ring, stiamo parlando di una leggenda ma i piani alti al momento sono occupati da altri.

Tanahashi doveva essere una parte importante nella Forbidden door, ha vinto anche lo US Title ma purtroppo non è stato trovato un seguito a tutto ciò. Speriamo nel 2022 anche se il titolo ora è in mano di KENTA il quale lo ha vinto nel recente Power Struggle.

JAY WHITE down: Il leader del Bullet Club aveva iniziato alla grande sconfiggendo Tanahashi diventando Never Openweight Champion, di fatto il secondo titolo più importante della federazione dopo l’unione del titolo mondiale con quello intercontinentale. Dopo di questo Jay si è rifugiato in America perdendosi nella situazione che si è creata a causa della pandemia e sulle voci che lo volevano in procinto di lasciare la compagnia.

Anche lui ha fatto parte in maniera molto minimale della forbidden door con un breve stint in Impact senza grossi sussulti e poi ha consegnato il titolo nelle mani di Tomohiro Ishii. Sicuramente ci sarebbe molto da fare per Jay a partire da mettere ordine nel Bullet Club e nelle sue varie sotto fazioni per poi tornare a puntare al titolo massimo. Immaginarsi Jay fuori da WK 16 non è qualcosa di auspicabile ma al momento non capisco quali siano i piani della compagnia su Switchblade.

Una menzione particolare va a Zack Sabre e Jeff Cobb che si sono confermati autentiche garanzie, specialmente l’inglese non ha mai deluso sul lato delle performance e anche sul lato tag team lui e Taichi si sono imposti come team di assoluta importanza. Io su di loro non ci avrei scommesso ma sono stati bravissimi a farmi ricredere.

Jeff Cobb sembra aver scalato rapidamente le gerarchie della compagnia battendo più volte Okada. Auspico un utilizzo maggiore per l’ex Matanza, è un nome nuovo, fresco e gli incroci per lui sono tanti ed interessanti. Dopo l’ottimo lavoro con White, Ospreay e Sabre, avere anche Cobb come nome spendibile sarebbe sicuramente funzionale per rinfrescare le zone alte della card.

Infine abbiamo visto in questi ultimi anni grandi ritorni sul ring: da Edge, a Bryan passando per Christian, gente che sembrava avesse la carriera ormai morta e sepolta. Shibata ha scioccato il mondo presentandosi al G1 Climax e disputando una semplice esibizione con Zack Sabre Jr. The Wrestler non ha preso bump ma questo può davvero essere un piccolo passo per un ritorno in pianta stabile sul ring.

Lo stesso Shibata ha richiesto del tempo durante le finali del BOSJ e delle World Tag League Finals per fare un annuncio al mondo intero. Non voglio correre o già fare il classico “viaggio mentale”, ma un ritorno in pianta stabile di un’icona come The Wrestler non solo sarebbe una storia a lieto fine ma sarebbe un segno di buon auspicio per la NJPW che il peggio è finalmente passato e che il 2022, nello specifico Wrestle Kingdom 16, possa simboleggiare la rinascita della compagnia.

Grazie a tutti per aver letto questo numero, l’ultimo del 2021. Da Captain Phenomenal 1 è tutto, l’appuntamento è per il mese prossimo quando saremo già nel 2022. Ciao!!

Scritto da Luigi Quadri
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