THE OTHER SIDE #117 – FATHER TIME

FATHER TIME
Sento quasi di essere monotono quando si tratta della NJPW, ma manco a farlo apposta sembra quasi che ogni argomento abbia sempre il solito comune denominatore: tempo. Tempo che per la compagnia ormai non esiste più e quando il tempo finisce sopraggiunge la fretta e si finisce per compiere errori.
L’abbandono di Okada e Ospreay mette la compagnia in una scomoda situazione: servono nuove star e servono in fretta, la costruzione ragionata e graduale è un lusso che non si possono concedere. Ma come sempre c’è il rovescio della medaglia, questa volta su più fronti.
Partiamo dall’attuale campione: Tetsuya Naito. La sua situazione l’ho introdotta nel precedente numero, a Wrestle Kingdom Naito ha chiuso il suo cerchio. E’ diventato campione, davanti al pubblico e ora tutto ciò che gli manca è un regno come si comanda per avere ciò che gli era stato negato tanto tempo fa in era pandemica.
Ma sarà davvero così?
E’ vero che la NJPW, così come la struttura degli anime in generale, dà molta più importanza alla rincorsa piuttosto che a ciò che viene dopo. Immaginate Dragonball o One Piece, appare un nemico forte, si compie un percorso per sconfiggerlo e si conclude l’arco narrativo. La stessa linea viene seguita nella compagnia, sfidante che viene costruito e si migliora fino al momento dello scontro col boss finale che in questo caso è il campione.
Magari sarà una concezione prettamente occidentale ma la rincorsa è ugualmente importante come il regno in sé. Vedere Naito perdere alla seconda o terza difesa non darebbe giustizia al percorso fatto prima e alla storia pregressa del leader degli LIJ.
Però dalla sua Naito ha il vantaggio di essere una star già fatta e finita, titolo o no, sarà sempre popolare nonostante l’età sia alquanto avanzata. Qui ci colleghiamo al fresco vincitore della NJPW Cup: Yota Tsuji. Il ragazzo fa parte della nuova generazione di star che la compagnia ha in rampa di lancio, giovane, look riconoscibile, moveset d’impatto, al contrario di Shota e Ren Narita, Tsuji è quello che indubbiamente ha impressionato di più dei tre.
Ora qui nasce il dilemma, Tsuji ha una title shot da sfruttare proprio contro Naito e neanche a farlo apposta, si prospetterebbe una riedizione di ciò che ha portato SANADA a diventare campione. Tsuji, come SANADA al tempo, fa parte degli LIJ e andrà a sfidare il suo leader. Vogliono già ripetere lo stesso tipo di storia e “fregare” Naito nuovamente?
Dall’altro canto con Tsuji stanno imboccando la strada del “fa bella figura nei match, ma raramente vince”. Vincere la NJPW Cup sicuramente risolleva le credenziali di Yota e quindi potrebbe preservarlo da una sconfitta a testa alta con Naito, però farlo diventare campione potrebbe velocizzare il processo di avere già una nuova star ad alti livelli. Insomma una situazione alla “gettiamolo nell’acqua e vediamo se nuota”.
Se per sfortuna però Tsuji non dovesse reggere le aspettative si rischierebbe di aver bruciato troppo presto un asset di talento che, con una costruzione più graduale, avrebbe potuto rendere di più e meglio. E’ simbolico che Tsuji abbia vinto la coppa evitando la Rainmaker di Goto quasi a voler simboleggiare una presa di distanza o di rinnovamento dall’era dominata da Okada.
Sarebbe quindi logico il voler voltare definitivamente, in maniera simbolica, la pagina con un nuovo campione. Ma il pensiero che Naito non abbia il giusto riconoscimento probabilmente rimarrebbe sempre lì. Voi cosa fareste? A Sakura Genesis confermereste Naito campione oppure spingereste forte col nuovo che avanza?
Questo numero dell’Other Side termina qui. Grazie per la lettura da Captain Phenomenal 1. Appuntamento al mese prossimo per un nuovo numero. Un saluto … CIAO!!
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