Orlando Report #39 – TNA Genesis 2013

Ciao a tutti e benvenuti all'Orlando Report! Come saprete, la TNA ha deciso di fare solo quattro PPV quest'anno, quindi dovrete sopportarmi molto poco!


Let's get started with… GENESIS 2013! Primo PPV dell'anno per la federazione di Orlando!

Hernandez & Chavo Guerrero battono Joey Ryan & Matt Morgan e rimangono TNA World Tag Team Champions
VOTO: 5

Match noioso, nulla di particolare da annotare, avrebbe potuto benissimo essere stato proposto a Impact… anzi, a Impact ne ho visti di molto meglio. La coppia Hernandez/Chavo è di una linearità disarmante, mentre quella di Morgan e di Ryan potrebbe funzionare bene ma, non si sa per quale motivo, la TNA la sta proponendo col freno a mano tirato. La categoria necessita aria fresca, altrimenti rischia di finire come quella della WWE qualche tempo fa…

P.S. Ryan ha rischiato la vita, Hernandez è veramente uno spregiudicato e dopo quella Power Bomb ho veramente avuto paura per il povero Ryan, la sua caduta e il movimento innaturale del suo corpo mi hanno spaventato. Speriamo non ci siano state conseguenze gravi, e speriamo che qualcuno dica qualcosa a Hernandez perché così proprio non va.

Mr. Anderson batte Samoa Joe
VOTO: 5

Match noioso anche questo. Lo stile di Mr. Anderson è lento e prevedibile (non me ne vogliate, ma l'ex Mr. Kennedy è bravo al microfono e basta) e finisce per rallentare e rendere scontato anche quello di Samoa Joe. Quest'ultimo ce la mette tutta, però l'incontro finisce anche in maniera stupida, con Mike Knox che distrae la Samoan Submission Machine mostrando il suo martello da guerra e Anderson che connette la Mic Check OUT OF NOWHERE. No, non ci siamo proprio. Samoa Joe merita di più e da face non funziona. Basta TNA, per favore BASTA.

Christian York batte Kenny King
VOTO: 6

Capiamoci, il match non è stato brutto, anzi, però forse dalla X Division mi sarei aspettato un po' più di movimento, un po' più di velocità, velocità che c'è stata solo nella parte iniziale. Kenny King è migliorato come personaggio, mentre York rimane alquanto anonimo. Alcuni spot interessanti, buonissime doti atletiche messe in mostra dai due lottatori (soprattutto da King), e comunque un passo avanti per il PPV (però basta co sti caspio di roll-up!).

RVD batte Christian York e rimane X Division Champion
VOTO: 4

Ma cos'è sta roba? Kenny King, alla fine del match di prima, stende York e lo rende quasi impossibilitato a combattere per l'X Division Championship. Quindi l'incontro per il titolo (immediatamente successivo) diventa una passerella per Rob Van Dam, che ci mostra il suo solito campionario di mosse e, dopo un'insulsa ma coraggiosa resistenza da parte di York, vince e mantiene il titolo. Tutto ciò forse serviva a costruire il personaggio di York, ma ai miei occhi non ha fatto altro che da inutile riempitivo. Avrei preferito un match come si deve in PPV per la X Division, e non dell'overbooking a caso, visto e considerato che, come detto all'inizio, quest'anno di PPV ce ne saranno solo quattro. Mah…

Devon batte Joseph Park
VOTO: 6

Devo ammettere che, questa volta, il personaggio Joseph Park mi è piaciuto. Ha mostrato una sorta di compimento, e Chris Parks (cioè Joseph Park cioè Abyss) è stato davvero bravo a raccontarlo dentro il ring. Certo è che ad un match del genere più di un 6 di simpatia non si può dare. Bravo anche Devon che è stato al gioco più che bene. Spero che prima o poi questa storia di Joseph Park, comunque, arrivi ad una conclusione, perché io sono un fan di Abyss e il mostro mi manca!

Velvet Sky batte Gail Kim, Mickie James, ODB, e Miss Tessmacher e diventa la nuova #1 Contender al Knockout Championship
VOTO: 6

Stavo per dare 7 a questo incontro, poi purtroppo ho visto il finale. Le Knockouts comunque hanno offerto una delle prove migliori della serata senza ombra di dubbio: ci sono stati dei botch, ci sono state delle forzature, ma tutto sommato il Gauntlet Match è stato godibile, veloce, e divertente. Unica nota storta, ripeto, la vittoria finale di Velvet Sky. Non perché abbia vinto lei, anzi a me piace molto, ma perché è avvenuta in modo troppo veloce. Va bene che il minutaggio doveva esser quello, ma insomma, dare un po' più di risalto alla vincitrice non sarebbe stato male.

Christopher Daniels batte James Storm e diventa #1 Contender al TNA World Heavyweight Championship
VOTO: 6

Era lecito aspettarsi di più, dico solo questo. Da Daniels e da Storm sicuramente mi aspettavo un po' di più, come penso tutti quanti. Invece abbiamo visto un match, anche se non brutto, del tutto nella norma, anche questo proponibile in una normalissima puntata di Impact. A farmi storcere il naso più del dovuto, poi, ci ha pensato l'ennesimo finale veloce e un po' insensato: distrazione di Kazarian, finisher di Daniels, pin con i piedi sulle corde. Che noia, l'avremo visto almeno centomila volte in TNA, due solo in questo PPV (finale quasi uguale a Anderson vs. Joe). Daniels comunque ha confermato ancora una volta di aver rinnovato benissimo il suo personaggio. Per Storm prevedo un turn in tempi brevi.

Sting batte D.O.C.
VOTO: 5

Niente di che da dire, il ritorno di Sting si è esaurito in un incontro noioso e lento, viziato anche dall'overbooking iniziale. E dire che questa era una delle punte di diamante della card, ed è invece è stato un incontro che, ancora una volta, poteva esser parte di una puntata a caso di Impact. Va bene l'effetto nostalgia del ritorno sul ring di Sting, tra l'altro sempre in forma, ma qualcosa di meglio forse si poteva costruire. Non so davvero cosa aggiungere…

Jeff Hardy batte Austin Aries e Bobby Roode e rimane TNA World Heavyweight Champion
VOTO: 7

Il match è stato veramente molto divertente, anche se mi è sembrato quasi di rivedere la WWE di qualche anno fa, quando John Cena vinceva bendato contro Kurt Angle nei Submission Match. Sì perché mai paragone fu più azzeccato: il Jeff Hardy odierno della TNA è il “super man” della federazione come lo era (e lo è ancora) Cena per la WWE. Roode e Aries l'hanno pestato in tutti i modi, in due, per ¾ del match, ma Hardy ha vinto lo stesso. Ripeto: spot veloci, incontro incalzante, anche un po' di buon comedy messo in atto dalla “strana coppia” Aries/Roode (spero che formino un tag team, non sarebbe per niente inferiore al Team Hell No), e quindi è impossibile dare meno di 7. Però questo Jeff Hardy imbattibile sta già iniziando a darmi noia. Credevo che la TNA fosse diversa.

PPV
VOTO: 5

Brutto inizio d'anno per la TNA! Il PPV è stato noioso, scontato, e caratterizzato da una confusione di fondo che non poteva non venir fuori, visto come vengono gestite le cose a Orlando, Florida. Punte alte dello show, di sicuro, il main event, il match delle Knockouts, Daniels/Storm, e Joseph Park; punte basse… beh, quasi tutto il resto. X Division tirata via, tag teams tirati via, il ritorno di Sting che più amorfo forse non si poteva farlo, e un Samoa Joe sempre più bistrattato. Ci siamo dovuti sorbire anche un (meno male breve) orrido segmento con Bully Ray e Brooke Hogan (forse la peggior attrice della storia dell'umanità, peggio di Michelle Hunziker in “Alex l'ariete”!). Sono stato un po' più cattivo coi voti semplicemente perché, come ho già detto tremila volta in questo editoriale, la TNA ha deciso di fare solo QUATTRO E RIPETO QUATTRO PPV quest'anno, e questo significa che se si vuol attirare l'attenzione del pubblico, bisogna fare delle cose davvero eclatanti! È come quando la WWE “botcha” un Summerslam, un Survivor Series, una Rumble, o addirittura una Wrestlemania, non lo si può giudicare come un “normale” PPV venuto male, no? E così funziona in questo caso.

Io vi saluto e vi ringrazio della lettura, ci si rilegge tra qualche mese! Ciao!

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