Orlando Report #37 – Turning Point 2012

Orlando Report

Eccoci qua, Turning Point 2012, let's go!


TV Championship (NO DQ Match)
Samoa Joe batte Magnus e rimane campione TV
VOTO: 6

Avrei potuto dare di più, ma il sei è dovuto al fatto che questo era un match senza squalifiche e ciò non è stato implementato a dovere. Capitemi, l'incontro non è stato affatto brutto, ma è inutile dare una stipulazione speciale se poi l'unica cosa “hardcore” della contesa è stata una sedia. Comunque Joe continua il suo cammino, Magnus è battuto per l'ennesima volta, e adesso credo che si debba passare a qualcos'altro.

Mixed Tag Team Match
ODB & Eric Young battono Tara & Jesse
VOTO: 6

Allora: non sono d'accordo sul fatto che il titolo delle Knockouts non sia stato difeso a Turning Point. Detto ciò, questo match doveva essere il momento “panino” del PPV e così non è stato perché, a conti fatti, la contesa è stata vivace e divertente. La TNA ancora una volta si dimostra intelligente per certe cose: Jesse è un lottatore piuttosto mediocre (ad essere generosi), bene, gli si fa fare il minimo indispensabile, così non sfigura. Tutto il match è stato, infatti, tenuto in piedi da Eric Young (in formissima), e le due Knockouts. Obiettivo “non essere orribile” pienamente raggiunto.

X Division Championship
Rob Van Dam batte Joey Ryan e rimane campione X Division
VOTO: 6

Un altro sei. Che devo dire, Rob Van Dam in questo PPV non è stato male, è che non coinvolgendo i veri atleti della X Division (Zema Ion, Kenny King, e compagnia bella), il tutto perde un po' di fascino. Probabilmente la TNA ha scelto la via più semplice anche in questo caso: invece di cercare di costruire personaggi credibili all'interno della divisione, ha preso la vecchia gloria e gli ha affidato il titolo. Match per niente brutto comunque, e un plauso va fatto a Joey Ryan, personaggio che sta crescendo e che mi piace sempre di più. Adesso anche Matt Morgan verrà coinvolto nel giro della X Division, affossando quindi ancora di più i suoi “veri” componenti.

Doc batte Joseph Park
VOTO: 5

Basta con Joseph Park! Funzionava all'inizio, adesso è un personaggio totalmente fuori da ogni logica. È un privato cittadino oppure è un lottatore? In che modo è tutelato dalla TNA? Domande senza risposte. Ormai l'ha capito anche il mio gatto che lui è Abyss addormentato, ma perché non risolvere una volta per tutte la cosa e finirla qui? Stanno aspettando che al buon Park ricrescano i capelli? Io veramente non ci capisco niente. Per quanto riguarda il match: mediocre. Luke Gallows funziona con questo personaggio violento e cattivissimo, ma l'unico momento interessante dell'incontro è stato quando Park ha iniziato a sanguinare e poi, dopo aver fatto rivedere per un attimo le movenze di Abyss, ha connesso la Black Hole. Dimenticabile e inutile ai fini della storyline degli Aces & Eights.

Tag Team Championships
Chavo Guerrero Jr. & Hernandez battono Christopher Daniels & Kazarian e rimangono campioni di coppia
VOTO: 7

Mi aspettavo molto di peggio, invece questa è stata una contesa che più classica non si può e che ha funzionato alla grande. Ovviamente quasi tutto il merito va ancora una volta a Daniels e a Kazarian, poiché sono un team fantastico e, soprattutto, Daniels è veramente in ottima forma, ad oggi forse il wrestler più divertente della TNA. Azione veloce, spot interessanti, continui “colpi di scena”, fino ad un finale, a dire il vero, piuttosto scontato. I messicani continuano il loro cammino come campioni di coppia, ma è certo che la faida con gli ex campioni non finisce qui. Comunque ci vorrebbe qualche altro team per mettere un po' di sale ad una divisione diventata un po' insipida.

#1 Contender Match
James Storm batte AJ Styles e Bobby Roode conquistando una title shot
VOTO: 8

Gran bel match: intenso, ben combattuto, e anche drammatico sul finale. I tre sono ottimi atleti, sono tre punte di diamante della TNA, e quindi la contesa non poteva che risultare di alto livello. Bellissimo il richiamo ai Beer Money, momento che mi ha fatto emozionare e divertire non poco. James Storm viene rilanciato nel giro titolato e, a questo punto, con tutta probabilità sarà il prossimo avversario di Jeff Hardy. Bobby Roode, secondo logica, non essendo stanto schienato verrà, penso, catapultato anche lui nel “giro che conta”. A perdere è stato il buon AJ Styles, l'eterno incompiuto della TNA. Se posso esprimere un parere del tutto personale, credo proprio che questa sconfitta sia il punto di partenza per la vittoria del titolo da parte del Phenomenal One a Bound for Glory 2013. Ma per ora è tutto solo fantawrestling. Intanto, dopo un inizio così e così, il PPV è finalmente decollato grazie all'unica arma che la TNA sa usare: il buon wrestling.

Kurt Angle batte Devon
VOTO: 6

Match normale, senza infamia e senza lode. Bisogna riconoscere un merito alla TNA: ha saputo reinventare il personaggio di Devon, che anche col titolo TV alla vita aveva veramente poco da dire. La faida TNA vs. Aces & Eights continua ancora, e questo match secondo me si può usare benissimo per descrivere Turning Point, ma ve lo dirò dopo nel giudizio finale. Kurt Angle si conferma una certezza ma si conferma anche fuori dal giro titolato, completamente impegnato nella storyline degli Aces & Eights e, probabilmente, nuovo avversario di Luke Gallows. Staremo a vedere.

TNA Championship (Ladder Match)
Jeff Hard batte Austin Aries e rimane campione dei pesi massimi
VOTO: 8

Super Jeff Hardy o non Super Jeff Hardy, che lo si ami o che lo si odi, bisogna ammettere che in questo match il Charismatic Enigma ha dato anima e corpo (come Austin Aries), chiudendo nel migliore dei modi lo show. Incontro veramente bello, velocissimo, pieno di spot fantastici (e anche un po' troppo azzardati, perché in un paio di occasioni ho visto il povero Jeff rischiare veramente di ritrovarsi su una sedia a rotelle), e dal giustissimo minutaggio. Bisogna mettere agli atti che il buon Jeff è stato parecchio tifato, e che quindi devo rimangiarmi le parole che scrissi nella scorsa edizione dell'Orlando Report, quella di Bound for Glory. Però il fatto che la TNA voglia puntare tutto su Hardy è piuttosto palese: gli hanno fatto pure una cintura apposta, esattamente come la WWE fece con il suo uomo di punta: John Cena. Paragone che, a questo punto, va fatto, poiché mi prospetto davanti un lungo, lunghissimo periodo con Jeff Hardy campione ed imbattuto. Renderlo credibile, poi, sarà il lavoro più duro. Con questo Ladder Match, però, direi che l'opera è stata iniziata molto bene. E Austin Aries? Colui che doveva diventare il main eventer face della federazione ormai non è altro che uno dei tanti heel, non mi stupirei se dopo questa sconfitta (che lo affossa in modo molto deciso) diventasse addirittura meno importante di altri heel. Chi vivrà vedrà.

PPV
VOTO: 7

E per l'ennesima volta do sette ad un PPV della TNA. Il match tra Kurt Angle e Devon esprime benissimo l'essenza dello show: la sfida tra la TNA e gli Aces & Eights, a Turning Point 2012, è finita 1-1, perché questo è stato un PPV che più di transizione non si può (a dispetto del nome che suggerisce tutt'altro). Non è successo niente di significativo: nessun cambio di titolo, storyline che non terminano per nulla (tolta forse la faida tra Magnus e Samoa Joe), e la storyline principale che non arriva a nessun punto di svolta (tanto per citare nuovamente il titolo dello show). Cosa ha salvato il PPV? Come al solito, presto detto: il wrestling. Eh sì, perché guardarsi un evento della TNA significa farsi una bella scorpacciata di wrestling puro e crudo, e questo agli appassionati non mancherà mai (almeno spero!). È impossibile dare un voto negativo anche quando, sotto l'aspetto booking, si ha di fronte un prodotto piutosto fine a se stesso.

Io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima!

Scritto da Matteo Bottari
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