Il wrestling tra passato e presente
Il concetto di icona del wrestling nasce nell’era di Hulk Hogan, The Rock, The Undertaker e Shawn Michaels.
Questi nomi hanno contribuito a trasformare la WWE in un fenomeno globale, facendo di WrestleMania un evento unico nel suo genere; un’eredità che è stata ulteriormente valorizzata dai volti di Triple H e John Cena, capaci di raccogliere il testimone e lasciare un segno ancora oggi immutato.
L’antieroe Triple H
Triple H, pluricampione del mondo e per anni volto ribelle della WWE, ha incarnato l’anima più dura e spietata della compagnia dalla fine degli anni ’90 fino alla metà degli anni 2010. Soprannominato “The Game”, ha costruito faide entrate nella storia con The Rock, Stone Cold Steve Austin e Shawn Michaels, diventando uno dei punti di riferimento assoluti del wrestling moderno.
Il suo lascito, però, non si limita a quanto fatto sul ring: da dirigente e mente creativa ha dato nuovo impulso al progetto NXT, trasformandolo in una vera fucina di talenti e contribuendo a lanciare molte delle stelle che oggi guidano la compagnia.
La sua faida con John Cena è entrata nella storia: da alleati e rivali a più riprese, i due hanno dato spettacolo in diverse edizioni di WrestleMania, permettendo a entrambi di ritagliarsi uno spazio nell’Olimpo del wrestling.
La figura di John Cena
Lo statunitense, 16 volte campione del mondo, ha sempre fatto parlare di sé non solo per i titoli vinti, ma anche per la capacità di rivolgersi a un pubblico universale, amato sia dai bambini che dagli adulti. Un vero “eroe”, in grado di lottare anche contro i cattivi. Emblematica, in questo senso, è stata la sua lunga faida con Triple H, vero banco di prova della sua credibilità come volto della compagnia.
Nei loro scontri Cena non ha solo difeso un titolo, ma ha simbolicamente strappato il testimone a una delle colonne portanti della generazione precedente.
Il modello Cena è oggi ereditato da Cody Rhodes, il quale, a più riprese, ha confermato di essersi ispirato allo statunitense per la sua carriera in WWE.
I nuovi volti della WWE
Negli ultimi anni la WWE ha costruito gran parte delle sue storie attorno a due figure centrali: Cody Rhodes e Roman Reigns. Il primo, figlio dell’ex wrestler Dusty Rhodes, è l’eroe che insegue ostinatamente il sogno familiare, il secondo è stato per oltre tre anni “l’imperatore” assoluto della compagnia. Il loro incrocio a WrestleMania 40 è stato uno dei momenti più visti degli ultimi anni, con oltre 145.000 spettatori presenti dal vivo nelle due serate al Lincoln Financial Field di Philadelphia.
La vittoria di Rhodes è stata il punto di svolta e il coronamento del sogno del padre. Dopo aver lasciato la WWE nel 2016 ed essere diventato uno dei volti noti della AEW dal 2019 al 2022, Rhodes è tornato con un solo obiettivo: portare il cognome Rhodes in cima alla WWE. Questo trionfo ha trasformato il wrestler in un simbolo di resilienza e riscatto personale.
La sconfitta di Reigns, tuttavia, non ha in alcun modo intaccato il suo status, costruito attraverso importanti vittorie contro avversari di punta. Roman Reigns resta una delle figure di spicco del wrestling moderno e continua a essere considerato tra i principali favoriti anche dai bookmaker e siti sportivi NetBet, infatti nelle quote su WrestleMania il suo nome compare spesso ai vertici dei pronostici.
Dalle leggende di ieri come Hulk Hogan, The Rock, The Undertaker e Shawn Michaels, passando per Triple H e John Cena, fino ad arrivare a Cody Rhodes e Roman Reigns, la storia della WWE è sempre stata segnata da volti capaci di diventare icone. Per tutti loro, la consacrazione definitiva resta la stessa: entrare nella storia vincendo il main event di WrestleMania.
