Buona domenica a tutti.
Per cominciare mi sembra doveroso spendere almeno due parole su Turning Point: pay per view a mio parere ottimo ma che verrà ricordato soprattutto per una cosa, Samoa Joe vs AJ Styles.
Questo è senz’altro un possibile match of the year -e non solo per quanto riguarda la TNA- dal momento che ha saputo offrirci un esempio di wrestling nella sua totalità: intensità, agonismo, spot, tecnica, sofferenza, colpi di scena (non capita spesso che qualcuno esca dalla Styles Clash…) e una grande rivalità.
Personalmente non avevo dubbi che a vincere sarebbe stato Samoa Joe: troppo bravo, troppo potente e troppo over con il pubblico per ritardare ulteriormente la sua conquista della cintura. Soprattutto talmente over da offuscare la stella di “the Phenomenal One” che per la prima volta è stato sostenuto dai fans molto meno del suo avversario (nonostante Joe sia, o dovrebbe essere, un monster heel).
Turning Point ha avuto anche altri ottimi incontri, e penso che lo si possa inserire senz’altro almeno nella top 5 dei (ancora pochi) ppv made in Orlando.
Ancora due considerazioni veloci: Christian Cage è a un passo dal titolo che probabilmente si prenderà al prossimo ppv, a questo proposito penso che sia un po’ troppo presto. Aver sconfitto il povero Monty Brown è certamente importante, ma dargli la cintura a solo un paio di mesi dal suo esordio sembrerebbe davvero come se questa gli fosse dovuta, avrei preferito ancora un feud di rilievo (magari con Abyss, ormai vicino all’essere un jobber to the star) prima dell’inevitabile conquista.
E infine una parola sull’imminente ritorno di Sting, sarà fantastico, ma a patto che si sia rimesso in forma….
E dopo questo preludio passiamo finalmente all’analisi della puntata di Impact! che comincia con un recap necessario dei principali avvenimenti di Turning Point; dopo la sigla Tenay e West hanno lo sguardo davvero compiaciuto mentre parlano del pay per view appena andato agli archivi, ma vengono immediatamente interotti dall’ingresso di Jeff Jarret.
L’NWA champ si dirige da Tenay dicendogli di voler sapere i dettagli su cosa sta accadendo, sul ritorno di Sting. Tenay gli risponde dicendo di non essere un investigatore privato, ma JJ ribatte che se il managemente vuole la guerra, lui gliela darà.
Anche questo scambio viene interrotto da un ingresso, ed è quello del nuovo X-Division champion, Samoa Joe, che arriva sullo stage per il primo incontro della serata, che lo vede contrapposto a Jay Lethal. Prima di arrivare sul ring Joe scambia con Jeff Jarret minacciose occhiate.
Subito scambio di colpi molto veloce tra Joe e il giovanissimo Lethal, che lo mette inizialmente più in difficoltà del previsto colpendolo con calci e un dropkick alla testa.
Joe si riprende e mette ko il suo avversario colpendolo in sequenza con Atomic drop, running boot e Senton splash.
Qualche timido tentativo di ribaltare la situazione di Lethal, che però subisce la velocissima powerslam di Joe, seguito da muscle buster e dalla choke alla quale Lethal ovviamente cede.
Nel backstage Shane Douglas intervista Konnan e Killings, ma è al primo che spetta la domanda cruciale: “Perchè?”. Riferendosi ovviamente al suo tradimento nei confronti di Kip e BG James proprio quando le acque sembravano essersi calmate.
La risposta è che Konnan non aveva mai creduto a Kip James fin dall’inizio, e che se dovesse ripetere quello che ha fatto lo farebbe senza esitazione.
Killings non è affatto convinto, e dice a Konnan che è finita, che non c’è più nessuna click e nessuna crew, che lui si tira fuori perchè ormai hanno più problemi di quelli che possono affrontare.
Il secondo match della serata vede scontrarsi Matt Bentley e Alex Shelley.
Il primo a prendere le redini del match è Bentley, che colpisce Shelley con due dropkick, l’azione prosegue incessante sempre controllata da Shelley che in seguito colpisce duro con un tornado DDT.
Shelley viene distratto dall’apparizione in alto sullo stage di Shannon Moore che tiene in vista un cartello con scritto “X Division needs to get punked”.
Al ritorno sul ring Bentley approfitta dell’attimo di distrazione e colpisce con clothesline, atomic drop e enzeguiri.
L’incontro viene portato improvvisamente alla sua conclusione grazie a un roll up di Shelley.
Nel backstage intanto Jarret incontra nuovamente Gail Kim, alla quale chiede dove diavolo sia stata, lei risponde solamente che loro due devono assolutamente parlare. Quando Jarret mette le mani avanti dicendo che per lui Jackie Gayda non esiste neanche, Gail Kim dice che è esattamente di questo che devono parlare.
Jeff Jarret però prima si deve occupare di trovare Monty Brown, per cercare di formare un gruppo da contrapporre al managenement TNA.
Intervista ora a Mitchell e Abyss (che mostra le impressionanti ferite riportate al braccio in seguito al barbed wire massacre): il manager del mostro parla di come Abyss meriti una title shot, perchè finora nessuno ha dato così tanto alla TNA ricevendo in cambio così poco. Mentre sta parlando arriva D’Amore che dice a Mitchell di seguirlo perchè devono mettersi d’accordo.
Rhino è il protagonista del terzo match della serata, che lo vede contrapporsi a Joe Doering.
Dopo qualche piccola esitazione iniziale Rhino effettua un belly to belly suplex, seguito dalla Gore grazie alla quale schiena l’avversario.
Rhino subito dopo prende il microfono e parla del match di Turning Point, in cui Jarret ha tenuto la cintura, ma in cui lui lo ha preso a “calci in culo” da una parte all’altra dell’arena.
Indirizza poi le sue minaccie al Team Canada, dicendo che passerà attraverso ognuno di loro finchè non sarà riuscito a mettere le sue mani su D’Amore, che verrà spezzato in due dalla Gore!
Jarret è ancora nel backstage con Shane Douglas, incontra i Diamonds in the Rough a cui chiede se sono con lui, ricevuta risposta positiva JJ vuole sapere dov’è Monty Brown, poi fa le sue raccomndazioni ai DITR per il loro match col Team 3D.
Gail Kim arriva dicendo a Jeff che devono parlare subito, ma Jarret rimanda ancora.
Ancora dietro le quinte nell’ufficio di Zbyszko, che affronta l’argomento Raven dicendo che a Final Resolution sceglierà nuovamente l’avversario di Raven, che se vincerà potrà finalmente avere la sua shot, ma se sarà sconfitto sarà fuori dalla TNA.
Quarto match della serata vede contrapposti Elix Skipper e David Young al Team 3D. Questi ultimi cominciano subito alla grande, sbattono fuori ring Young a applicano una side slam unita a un leg drop su Skipper che poco dopo viene lanciato fuori dal ring da Devon.
Al ritorno dalla pubblicità è proprio Skipper però ad avere in mano l’incontro, mentre Dave Hebner prende appunti…
Ray prova a ribaltare la situazione ma i suoi roll up non riescono ad avere il conto di tre. Riesce appena dopo a colpire duramente con una full nelson bomb prima di dare il cambio a Devon.
Devon mette a segno uno shoulder block, seguito da neckbreaker e spinebuster su Young.
Riescono a connettere la 3D, ma Simon Diamond distrae l’arbitro che non effettua il conto. Poco male però, perchè subito dopo i due fratelli riescono a ripetere la loro finisher e questa volta anche a vincere l’incontro.
Nel backstage Jeff Jarret riunisce i suoi alleati per prepararsi al discorso da fare, dopodichè si avviano verso il ring.
Appena arrivati JJ comincia subito chiedendosi se 5 mesi fa Rhino era nel roster, no. 3 mesi fa il Team 3D era nel roster? No. E due mesi fa Christian era nel roster? No. Si lamenta quindi che il management dopo tutto questo inizia anche a fare dei mindgames riguardo a Sting, e aggiunge che se volevano una guerra, l’avranno.
Poi s’indirizza direttamente a Monty Brown, dicendogli di arrivare sul ring per chiarire la sua posizione.
The Alpha Male arriva subito, dice che Jarret non gli è mai piaciuto, ma è stufo di tutta questa politica, lui vuole correre selvaggio senza essere limitato dal management, e quindi anche lui si schiera con Jarret assieme agli AMW, Team Canada e Abyss.
Brown e Jarret si abbracciano, ma parte la theme di Sting mentre si affacciano sullo stage Christian, Rhino e il Team 3D che guardano minacciosi i loro avversari mentre la puntata si conclude.
Niente Sting neanche questa volta dunque, ma ormai si tratta di giorni. Imminente quindi uno scontro tra fazioni interna alla TNA che sulla carta si preannuncia molto interessante, dal momento che la TNA ha ormai deciso di puntare forte sul lato dell’entertainment.
La lotta per i titoli NWA diventa così assolutamente ricca di scontri incrociati, dai quale però rischia di restare fuori Raven.
Quest’ultimo sta pagando davvero cara la “controversy in Canada”, perchè da allora per lui c’è stato solo un’inesorabile declino. Ha vinto la cintura quando era molto over col pubblico, ma ora l’attenzione nei suoi confronti sta scemando settimana dopo settimana, e le poco brillanti prestazioni di Raven negli ultimi pay per view non lo aiutano di certo.
La storyline con Zbiszko interessa poco, va avanti da un’eternità e non si vedono sbocchi. Il prossimo match sarà quello decisivo, ma se anche Raven dovesse conquistare una shot per il titolo non vedo proprio come potrebbe poi portare a casa la cintura con tutti i grossi calibri che ci sono in mezzo. A mio parere è stato rovinato un personaggio che poteva andare ancora molto, ma che lasciato a duettare con Zbyszko e a fare match singoli senza nessuna caratterizzazione e nessun hype sta mostrando tutti i suoi limiti.
L’ennesimo nuovo arrivo è invece Shannon Moore, che porterà un po’ di gimmick nella X-Division (cosa positiva) e che potrà mostrarsi come il buon atleta che è.
Nel complesso questa puntata ha offerto poco dal punto di vista dell’azione in ring (anche il match della X-Division è stato mediocre) ma si sta profilando una storyline molto interessante che coinvolge tutti i nomi più grossi e che potrebbe essere in grado di catalizzare l’attenzione degli spettatori.
D’altra parte Jarret ha ribadito di voler puntare sull’entertainment, anche perchè evidentemente sta mirando in altro, per cui la scelta di un megafeud è comprensibile e condivisibile, sperando sempre che tutto ciò non vada a discapito dell’azione, che se concentrata solo nei ppv rischia di rendere le puntate di Impact! troppo simili a degli show WWE “dei poveri”, cosa di cui nessuno sente la necessità.
A domenica prossima,
Daniele Signorelli