TNA iMPACT! – (07.01.06)

Innanzitutto devo porgere delle scuse a tutti coloro che seguono questa rubrica, perchè ho stupidamente e ripetutamente scritto “Lance Storm” invece che James Storm per riferirmi al membro degli AMW nel penultimo review, lapsus freudiano che spero mi perdonerete…


Cominciano invece ad analizzare la nuova puntata di Impact!, prima della sigla recap degli ultimi avvenimenti, principalmente incentrato sulla faida che coinvolge l’ex 4 Live Kru e Bullet Bob, padre di BG James.
Il primo match della serata vede coinvolto il Team 3D contro un tag team di jobber, ovviamente ben poca difficoltà per Ray e Devon che chiudono l’incontro dopo pochissimo utilizzando la 3D.
Acclamatissimo il team che a Final Resolution affronterà nuovamente gli Americas Most Wanted, ma questa volta con in palio il titolo.
Proprio a questo proposito Brother Ray ha qualcosa da dire, e infatti prende il microfono per spiegare all’arena come loro siano stati ECW tag team champions, WCW tag team champions, WWE (fischiatissima quando pronunciata) tag team champions; per un totale di 18 titoli. E a Final Resolution vinceranno il più prestigioso titolo di questo business:: l’NWA tag team belt, grazie alla quale si confermeranno il più importante tag team della storia.
Mike Tenay e Don West parlano dell’incontro per la cintura di campioni di coppia, ma anche del match che vedrà contrapporsi Christian Cage e Sting a Jeff Jarret e Monty Brown.
Proprio a proposito di Sting ci viene proposto anche un veloce primo tributo di Sonjay Dutt.

Shane Douglas è nel backstage per parlare con gli AMW, ma viene immediatamente interrotto da Jeff Jarret che si lamenta del tributo a Sting in corso questa sera, visto che non è apparso in televisione per cinque anni, mentre loro che sono il nocciolo duro di questa federazione non hanno mai avuto un tale onore.
Vista la situazione JJ decide che anche loro faranno un tributo a Sting a loro modo. Arriva anche Scott D’Amore con in mano una lettera di Jackie Gayda, che ha già aperto e letto e in cui c’è scritto qualcosa che a D’Amore non fa certo piacere.
Interviene quindi anche Gail Kim, ma Jarret riesce a troncare sul nascere l’imbarazzante situazione dicendo che ora devono occuparsi del loro personale tributo.

Il secondo incontro della serata è un altro tag team match, la prima coppia è formata dai due membri della nuova stable di Konnan: Apolo e Homicide (talento della ROH che fa il suo esordio sul ring a sei lati). Contro di loro gli ex campioni, the Naturals.
Il match fa appena in tempo a cominciare che Konnan colpisce l’arbitro causando la squalifica dei suoi compari, incomincia poi un pestaggio che viene interrotto dall’arrivo di BG e Kip James che si scagliano contro Konnan e soci, dando ufficialmente il via al nuovo atto di questo lunghissimo feud.

Tributo di Sabin a Sting, cui segue un promo sul suo ritorno a Final Resolution.

Shane Douglas si trova davanti alla porta di Larry Zbyszko, dalla quale esce un’infuriata Jackie Gayda. Subito però Larry Z deve anche confrontarsi con Alex Shelley, Austin Aries e Roderick Strong che si lamentano della poca considerazione in cui vengono tenuti, e ricordano a Zbyszko che la X Division non è solo AJ Styles, Samoa Joe e Christopher Daniels.
Mentre prosegue il battibecco interviene un promoter che gli dice che questa sera avranno un match, quindi invece di parlare faranno meglio a prepararsi.

Il terzo match della serata è tra Bobby Roode e Ron “the Truth” Killings, che è ormai fuori dai giochi degli ex 4LK e si cura dei suoi interessi di wrestler singolo.
Comincia l’incontro, roll up di Killings e conto di tre! Il match dura circa sei secondi, ma Roode prende il microfono per lamentarsi, dicendo che non era pronto e che vuole un rematch.
L’arena intona “one-two-three”, ma Killings accetta di combattere un altro incontro.
Torna sul ring e viene immediamente colpito da Roode che poi si allontana per prendere la sua mazza da hockey, ma Killings gli è già alle spalle, altro roll up e seconda vittoria!
Questa volta è D’Amore a prendere il microfono per lamentarsi, the Truth lo rincorre ma viene colpito da Roode che lo riporta sul ring per combattere il loro terzo match.
Killings subisce qualche colpo, ma riesce subito a riprendersi e colpisce Roode con clotheslines e una powerslam che però gli vale solo il conto di due.
Interviene immediatamente D’Amore, che viene però colpito da Killings che si prepara per effettuare la sua finisher sul manager dei canadesi. IRoode è però alle sue spalle e colpisce l’ex 3LK con la Northern Lariat vincendo il terzo incontro.

Altro tributo a Sting questa volta da parte di AJ Styles.

Shane Douglas sta per intervistare Samoa Joe, che finalmente pronuncerà le sue prime parole in TNA…
Gli viene chiesto del suo match con Daniels e di cosa ne pensa, ma Joe dice gli dice di essersi rivolto alla persona sbagliata, dovrebbe piuttosto chiedere a Daniels cosa ne pensa di Joe, della persona che l’ha costretto per un mese a stare in ospedale. Lui non ha idea di cosa “the Fallen Angel” voglia provare, visto che è già stato battuto e massacrato. Rivolgendosi poi direttamente a Daniels dice che c’è una sottile linea tra coraggio e stupidità e che lui l’ha sorpassata. A Final Resolution potrà di nuovo macchiare il suo asciugamano del sangue di Christopher Daniels.
Shane Douglas gli fa un’altra domanda riguardo Sting, ma Joe si limita a guardarlo male e ad andarsene.

Il prossimo match della serata vede coinvolto il team formato da Austin Aries, Roderick Strong e Alex Shelley e quello formato da Christopher Daniels, Chris Sabin e AJ Styles.
Incomiciano Shelley e Sabin, che prova ad applicare prese al braccio dell’ex X Division champion, che però riesce a liberarsi utilizzando le corde e a connettere un head scissor.
Subito dopo manda Shelley all’angolo e cerca di colpirlo con un running splash, ma Shelley evita e colpisce Sabin anche lui con un head scissor.
Shelley poi stringe i “gioielli di famiglia” di Sabin e da il cambio a Strong, che però viene colpito da huracanrana che da a Sabin il tempo di effettuare il tag in favore di Daniels.
Hip toss e body slam e cambio per AJ, con cui connette una double move conclusa dal knee drop di “the Phenomenal”. Drop kick ai danni di Strong ma interviene Aries che colpisce Styles.
Strong riesce a dare il cambio a Shelley che effettua uno spin kick seguito dalla sua tipica mossa con cui sbatte ripetutamente la faccia di Styles sul ring tenendola tra le gambe.
Double move su Styles con Shelley che lo alza e Strong che lo colpisce con un calcio in faccia, interviene anche Aries che si lancia su Styles, AJ è all’angolo e i tre avversari si lanciano uno per volta contro di lui ma non riescono a chiudere l’incontro.
Styles riesce a reagire e a colpire Aries con il Paylay per poter finalmente dare il cambio a Daniels che dispensa coltheslines a tutti per concludere con un backbreaker su Shelley.
Interviene Aries, ma Daniels blocca anche lui e colpisce entrambi contemporaneamente con un DDT e un inverted DDT mandando la folla in delirio.
Va per l’Angel Wings ma Strong lo colpisce con un dropkick, Daniels da il cambio a Sabin che entra nel ring con un springboard dropkick con cui atterra Aries e Strong che finiscono fuori ring. Sabin chiama in causa Daniels con cui connette un doppio suicide dive.
Scambio di colpi fuori dal ring, mentre all’interno Sabin cerca di connettere la Cradle Shock, ma viene bloccato dall’intevento di Shelley che connette la Shell Shock con cui vince l’incontro.
I giovani leoni quindi battono i tre top face della X Division dopo un ottimo incontro.

Tributo a Sting da parte di Christian Cage, prima che sul ring intervenga Jarret per il suo personale tributo a Sting.
Fa infatti entrare sul ring prima Eric Young vestito come Sting prima maniera, quando battè Ric Flair per vincere l’NWA title.
Il secondo Sting a fare il suo ingresso è Chris Harris accompagnato da James Storm vestito da pollo a raffiguarare il corvo, mascotte dello Sting stile ’96.
Il tributo continua con la presentazione del nuovo Sting, che è impersonato da Monty Brown vestito in modo decisamente ridicolo e che per di più porta con sè una carrozzina per bambini.
Jarret lascia il microfono a Monty Brown che prende in giro Sting e la catchphrase di Christian, che subito fa risuonare la sua musica nella Impact! zone accompagnato dal Team 3D con cui si lancia contro il team di Jarret.
Fatta piazza pulita arriva però Abyss che stende tutti e tre solo per poi venire messo ko dalla Gore di Rhino dopo la quale si conclude la puntata mentre il team face festeggia sul ring.

Puntata solida e convincente, che ha finalmente offerto un gran match (quello della X Division) oltre ai segmenti di entertainment che migliorano puntata dopo puntata (anche se l’unico segmento davvero memorabile per ora rimane il funerale del Team 3D).
Continua il build up per il clamoroso ritorno di Sting, che accompagna con sè anche i feud in corso tra Team 3D e AMW e (anche se con molto meno spazio) quello tra Rhino e Abyss.
Oltre a questa storyline continua ad avere un buono spazio quella che coinvolge gli ex membri della 4LK. Finalmente soprattutto inizia a dare i suoi frutti, perchè dopo averci tediato con i mille inutili incontri con il Team Canada e la finta pacificazione a cui tutti sapevano sarebbe giunto un tradimento infatti immediatamente verificatosi, questa storyline ha portato alla fine un po’ di aria fresca: una nuova stable (che può rinvigorire la categoria dei tag team che scarseggiano) di cui fa parte anche Homicide, ottimo acquisto da parte della TNA, e un altro “nuovo” team formato da Kip e BG James.
Insomma in un colpo solo al posto di una stable in cui nessuno credeva abbiamo un trio che, a mio parere, promette bene ed ha una sua coerenza, e un tag team che ha dimostrato in passato di fare gran bene.
Ultimata la faida tra AMW e Team 3D non dobbiamo più preoccuparci di scarsezza di alternative.
Spiace però che a farne le spese siano un buon team come quello dei Naturals, che vengono utilizzato pochissimo e pagano un title reign abbastanza deludente. E che pian piano stanno perdendo credibilità e venendo messi fuori dal giro che conta.

Interrotto finalmente il mutismo di Samoa Joe, che tra l’altro non ha per niente sfigurato dimostrandosi per niente a disagio e in grado di poter utilizzare il microfono per le sue faide, anche se con parsimonia visto che non si adatta molto al suo personaggio di monster heel spietato.
A proposito di Samoa Joe, sarei curioso di sapere i piani dei booker su chi gli toglierà prima o poi il titolo. Dando per molto probabile che Daniels non riuscirà a batterlo e che non riproporranno immediatamente un altro feud con AJ Styles non ho proprio idea di su chi si possa puntare.
Naturalmente verrebbe in mente Sabin, che però è stato schienato dalle nuove leve della TNA non facendo proprio una bella figura, e oltre a lui c’è il vuoto. Sonjay Dutt, Matt Bentley, Petey Williams e compagnia non sembrano proprio in grado di poter competere col samoano.
Elix Skipper è al momento inspiegabilmente sprecato nella peggior stable della TNA.
E allora la butto lì, perchè non Ron Killings?
In fondo il suo stile di lotta potrebbe adattarsi a quello della X Division, è over con il pubblico e soprattutto non ha sbocchi alcuni nella competizione per l’NWA title, è solo una sparata ma potrebbe essere un’idea.

Concludo con una domanda, ma il povero Lance Hoyt? Che peccato…

A domenica prossima.

Daniele Signorelli
  ]]>AddFreeStats.com Free Web Stats in real-time !

Scritto da Demetrio Marino
Parliamo di: