TNA iMPACT! (03.12.05)
Nuova puntata di TNA Impact! incentrata sull’atteso House of Fun match di Raven: di questo parla Don West all’esterno dell’arena, ma subito incrocia Samoa Joe chiedendogli come mai si trova lì visto che oggi non ci sono match in programma per lui, potrebbe essere la prima attesa occasione per sentire parlare Joe ma purtroppo si limita a sorridere e mostrare il polso fasciato da una benda con su scritto AJ…
Subito dopo incontra niente meno che Bobby Heenan, al quale chiede come mai si trova qui, the Brain gli risponde che è qui per i Chicago White Sox e se ne va.
Primo match della serata è tutto per la X-Division, il primo ad arrivare sul ring è Petey Williams, seguito da Austin Aries, Alex Shelley e Chris Sabin.
Colpiscono subito Aries e Sabin con mosse eseguite simultaneanemte concluse da un atomic drop seguito da un dropkick per Sabin e un pugno per Aries che spediscono così fuori ring i loro svversari. Scambi di colpi tra i due prima di lanciarsi assieme in un suicide dive contro Shelley e Williams, risale Aries che porta sul ring anche Williams e lo colpisce con la corkscrew splash.
Aries riesce a tenere in mano l’incontro brevemente prima di venire colpito duramente da Shelley, che poi si accanisce su Aries mettendosi la testa tra le gambe e sbattendogliela ripetutamente a terra.
Dopo un battibecco tra Williams e Shelley, Aries riesce a dare il tag a Sabin (ma non era un 4 way?) che colpisce Shelley con un headscissor. Spettacolo da parte di Sabin che mette a terra entrambi e poi posiziona Shelley sulle sue spalle colpendolo con una sorta di DDT.
L’incontro prosegue ancora brevemente senza che nessuna conduca la sfida, Williams riesce a connettere la Canadian Destroyer su Aries, ma prima di schienarlo viene colpito alle spalle da Sabin che connette la Cradle Shock e porta a casa il match.
Dopo la pubblicità ci troviamo nel camerino degli AMW che si stanno riguardando le immagini del funerale del Team 3D, Terry Taylor gli ricorda del loro imminente table match e di quanto fosse irrispettoso quel funerale. Wildcat risponde che non è irrispettoso, perchè è stato un tributo a uno dei migliori tag team di sempre, ma ora sono loro i migliori e lo dimostreranno battendoli al loro stesso gioco. E infine festeggiano la futura vittoria brindando con un paio di birre.
Secondo match della serata Abyss vs Kenny King, il debutto di quest’ultimo in TNA è infelice, visto che viene spazzato via da Abyss in pochi minuti.
Subito dopo Mitchell prende il microfono per minacciare Sabu, ma immediatamente si spengono le luci e Sabu è già sul ring. Comincia una rissa che prosegue anche tra il pubblico e poi fuori dall’Impact! zone. Mitchell riesce a convincere Abyss a colpire Sabu con la sedia avvolta nel filo spinato, facendogli forse così superare la sua paura per il filo spinato. Infine Abyss finisce Sabu colpendolo con una choke slam su delle barriere d’acciaio.
Bel segmento questo, che dà una ventata d’aria fresca a un feud che si sta protraendo molto a lungo e che se ancora non ha stancato è solo per il valore dei due wrestler coinvolti e per la grande attesa per il barbed wire massacre di Turning Point.
Altro promo malinconico di Rhino in cui parla delle difficoltà della sua vita, sembra proprio che si stia cercando di dargli la gimmick del ragazzo di strada cresciuto in ambienti difficili e con alle spalle una vita difficile, gimmick che tra l’altro rispetterebbe la vera vita del man-beast e che quindi non so se si possa definire così.
Don West e Mike Tenay restano impressionati dal promo e parlano del match di Rhino e Jarret. Quest’ultimo arriva subito sul ring costringendo anche Tenay a salire, gli urla in faccia quanto sia schifato da quello che ha appena visto, parlando di come la TNA stia cercando in tutti i modi di rendere Rhino il babyface della federazione e per Jarret non hanno invece nessun rispetto e nessuna gratitudine, nonostante lui abbia portato avanti la federazione sin dall’inizio.
Si rivolge poi direttamente a Rhino, dicendo che a Turning Point si terrà la cintura e non c’è niente che lui possa fare a riguardo e tirando in mezzo anche il possibile prossimo contendente alla cintura: Christian.
Poco dopo risuona la musica di Christian, che interviene dicendo che era seduto nel backstage ascoltando Jarret che faceva addormentare i fans quando si è sentito chiamare in causa, parla poi del fatto che è in TNA da solo un mese e già si sente come tutta la folla nell’arena: stufo di Jarret.
Stufo di sentirlo lamentarsi di come il managemente stia cercando di buttarlo fuori e di sentirgli dire che ha fatto crescere la TNA sin dal giorno zero quando il suo unico contributo sono state un paio di chitarre rotte e un brutto taglio di capelli. Conclude il suo discorso dicendo che dopo aver battuto Monty Brown sarà giunto il momento di seguire il suo destino, che sia Jarret o Rhino Christian Cage si prenderà la cintura, perchè “that is how i roll”.
Parte la musica di Christian ma Jarret, tra gli assordanti “boring” del pubblico, dice a Cap Charisma che se vuole un assaggio di quello che darà a Rhino a Turning Point può salire sul ring subito, Christian sembra non volere ma poi cambia idea e si precipita sul ring. Si colpiscono più volte, e quando Christian sta preparando la Unprettier Jarret riesce a liberarsi e scappare. Immediatamente arriva Bobby Roode che si scatena contro Christian e nel frattempo torna anche Jackie Gayda che tira nuovamente uno schiaffone in faccia a Jarret. Interviene la security e arrivano anche gli AMW a dividere la ex WWE Diva e l’NWA champ.
Bene, date un microfono in mano a Christian e sarà spettacolo. La sua mic skill è davvero straordinaria, e sebbene non abbia ancora combattuto un match la sua presenza in quest’ultimo mese si è fatta sentire molto. Diciamo che sta contribuendo notevolmente ha fare alzare il livello di intrattenimento offerto dalla fed di Orlando, ed è inoltre stra-over tra il pubblico.
Nel backstage intanto Bob Armstrong fa i complimenti nuovi 4LK (in cui anche Kip James mostra un abbigliamento da rapper non molto adatto a lui…) spiegando le qualità di ognuno di loro e chiamandoli prescelti.
Prende il microfono BG James che dice che a Turning Point mostreranno al Team Canada (ancora?!) la differenza tra un team e una famiglia.
Tempo ora della House of Fun, Raven fa il suo ingresso mentre Zbyszko è già sul ring per provare nuovamente e inutilmente a fargli firmare il contratto di rescissione tra le parti. Ovviamente Raven rifiuta e cerca di aggredire Larry Z.
Vengono poi presentati gli avversari di Raven, the Diamonds in the Rough al completo. Raven quindi gioca in casa ma ha ben 3 avversari!
I tre si scatenano contro Raven colpendolo con tutte le armi a disposizione, subendo in particolare un dropkick dalla terza corda di Skipper mentre gli altri due gli tenevano davanti alla faccia un bidone dell’immondizia. Raven riesce a resistere un po’ grazie anche all’intervento del suo fan Riley, ma deve cedere quando viene lanciato fuori ring contro un tavolo e schienato da tutti e tre contemporaneamente.
Prima della conclusione della puntata vediamo Samoa Joe pestare Aj Styles urlandogli in faccia che lui non rispetta il suo codice.
Questa è stata una buona puntata, davvero. Magari non esaltante, ma che ha saputo racchiudere nel poco tempo a disposizione tutti gli ingredienti che la TNA ha a disposizione: bel match della X-Division, ottimo segmento al microfono tra Jarret e Christian Cage, divertente match hardcore che in pochi minuti ha sfornato qualche spot interessante. Insomma una puntata che poteva, se fosse durata più di quaranta minuti neanche, reggere pienamente sotto tutti gli aspetti.
Il problema infatti è sempre lo stesso, il tempo. Troppa carne al fuoco fa sì che, ad esempio, per il feud tra Styles e Joe si trovino solo pochi secondi in chiusura e che il match tra Rhino e JJ si avvicini senza che venga creata nessun build up, e non solo: la schermaglia tra Christian e Jarret rischia di rendere fin troppo prevedibili gli sviluppi di Turning Point, con questi due vincenti.
A proposito, se le mie previsioni si avvereranno non vorrei essere nei panni di Monty Brown. Insomma, vengo pushato all’infinito solo per poi trovarmi sconfitto nel match per il #1 contender? Davvero brutto, considerando quanto buon lavoro ha svolto l’Alpha Male negli ultimi mesi.
In generale secondo me sono in corso decisamente troppi feud, non sto a elencarli ma sono circa sette/otto, quindi più di quelli che proseguono in uno dei due show WWE che hanno a disposizione molto più tempo. In questo modo non si crea attesa per i match, che non possono avere alle spalle una solida storyline e si deve fare una sorta di turn over che porta nomi grossi come AJ, Team 3D, Rhino e altri ad apparire senza costanza. Speriamo riusciranno a riequilibrare la situazione.
Nota su Elix Skipper: non capisco proprio che senso abbia metterlo in una stable che visibilmente non ha nessuno sbocco interessante e che infatti viene usata come riempitivo.
L’autore dello spot dell’anno e uno dei migliori wrestler in assoluto meriterebbe decisamente di combattere assieme a Joe e company e puntare al titolo della X-Division.
Oppure, visto che i tag team sono pochini, fargli riformare i Triple X, ma non penso che la cosa non accadrà presto.
E’ evidente che l’arrivo di tante stelle ex WWE stia portando via spazio a molti lottatori che meriterebbero maggiore visibilità, il caso più eclatante è quello di Lance Hoyt; spero che questo non crei malumori nel backstage e che la qualità dei match non ne risenta, visto che molti degli atleti che ultimamente stanno perdendo quota sono in grado di fare incontri a cinque stelle.
Infine, Jackie Gayda: ma chi ne sentiva il bisogno? Non voglio rimettermi a parlare della brevità di Impact! ma è ovvio che la sua presenza non aiuta certo a risolvere il problema e senza che allo stesso tempo porti notorietà alla TNA. Mah!
E’ tutto, a domenica prossima.
Daniele Signorelli
