Natural Selection #24 – AsukaSlam

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In queste settimane la WWE si è focalizzata principalmente su tre persone: Asuka, Sasha Banks e Bayley. Con SummerSlam ormai agli archivi, analizziamo un po’ cosa è accaduto nella divisione femminile della federazione di Stamford, e quali potrebbero essere le storyline in serbo per il prossimo mese.

ASUKASLAM

La costruzione dei match titolati per il pay-per-view più importante dell’estate non è stata delle migliori, anche (e soprattutto) per il fatto che c’è stata un’unica sfidante per entrambe le cinture femminili della WWE. Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con la conquista del titolo femminile di RAW da parte di Sasha Banks, dopo una vittoria via count-out ed il successivo addio di Kairi Sane (Ahoy!). Era quindi evidente che ad affrontare la neo campionessa sarebbe stata Asuka nel loro rematch titolato. Tuttavia, credo che nessuno si sarebbe aspettato che, oltre che lottare contro The Boss, la Empress of Tomorrow avrebbe affrontato anche Bayley per il titolo femminile di SmackDown. Nelle settimane precedenti al PPV, infatti, Asuka si è guadagnata la chance titolata vincendo una Three Brand Battle Royal (di cui parlerò successivamente), e si è trovata ad avere non solo uno, ma ben due match per i titoli massimi nel secondo pay-per-view più importante della compagnia. Asuka è stata quindi la protagonista dell’evento, con nulla da perdere e tutto da guadagnare.

Il primo match è stato quello valido per il titolo di SmackDown, visto che con il Beat The Clock della puntata di SmackDown pre-PPV Sasha ha ottenuto il vantaggio di affrontare Asuka per seconda. Il match tra Asuka e Bayley non è di certo stato all’altezza dello storico Takeover match tra le due, quando Bayley perse il titolo NXT, ma è stato comunque pieno di spot innovativi ed ha ben intrattenuto il pubblico virtuale del ThunderDome e noi altri. Il finale è stata invece la parte che ho meno preferito: è stato troppo scontato, con la classica interferenza esterna ed un solito roll-up decisivo (ormai è la finisher più potente di tutte). Personalmente non credevo che Asuka avrebbe vinto la cintura di SmackDown, visto anche l’inserimento del match prima di quello contro Sasha. Una vittoria di Asuka dovrebbe essere un trionfo per cessare la rivalità con entrambe, quindi escludendo totalmente una doppia vittoria titolata (è bastata Becky 2 Belts), ed una doppia sconfitta della wrestler nippnica, mi aspettavo che Asuka avrebbe vinto esclusivamente il match contro Sasha Banks. E così è stato.

Sasha Banks ha una forte maledizione: non è mai riuscita a difendere una cintura femminile singola in WWE, eccezione fatta per il titolo di NXT e di coppia. Dei suoi 5 regni da campionessa di RAW, infatti, nessuno ha superato la soglia della prima difesa, ed è una grande vergogna. Quindi, all’avvento del match tra Asuka e Sasha Banks, dopo la sconfitta patita contro Bayley, ero certo che avremmo assistito all’ennesima sconfitta della Banks, e così è stato. Parlando del match in sé, credo che questo abbia superato i due precedenti ed il successivo a RAW. A mio avviso è stato il migliore svolto finora. Grande, anzi, incredibile tecnica tra le due, scambi veloci, sottomissioni, counters sempre innovativi, soprese, intensità… insomma, è stato uno di quei match da mostrare ad un non-wrestling fan per fargli capire cosa è davvero il wrestling. Il finale del match è stato buono, nettamente migliore delle loro precedenti contese, ma anche questo forse un po’ troppo prevedibile. Per concludere, due gran bei match, costruzione a parte, e giustizia fatta per Asuka.

FIRE(D) AND DESIRE

A SummerSlam è andato in scena anche la fine della faida che vedeva contrapposte le due ex migliori amiche Mandy Rose e Sonya Deville. Questa rivalità è riuscita a svilupparsi aldilà della situazione Covid che ha allontanato le due dagli schermi, ed aldilà del lunga durata di sviluppo che non ha fatto perdere l’interesse nei fan. Il match, come ben sappiamo, sarebbe dovuto essere un Hair vs Hair; tuttavia, gli accadimenti nella vita personale di Sonya (per chi non lo sapesse, Sonya ha ricevuto l’incursione notturna di un fan nella sua abitazione) hanno spinto i booker a cambiare prontamente la stipulazione, permettendo alla Deville di riprendersi dallo shock e di andare in tribunale per sciogliere la faccenda. La nuova stipulazione, un No-DQ Loser Leaves WWE è stata quindi la scelta ottimale: sia per concedere un periodo di pausa alla Deville, sia per alzare il livello di intensità della contesa. Ma il match ha soddisfatto le aspettative? Personalmente parlando, no. Il match è iniziato con un bel video package riassuntivo di questi mesi, il che ha alzato ancora di più l’asticella delle aspettative. Sonya Deville, come ho ampiamente detto negli editoriali precedenti, ha subito una radicale trasformazione di personaggio, e ciò non ha creato altro che giovamenti per lei. Il suo personaggio ricorda una Victoria degli anni d’oro, con l’intensità di una MMA fighter, ed un carisma naturale che la caratterizza. Il problema è stato per me Mandy Rose. Già nell’ultima puntata di SmackDown, con l’intervista in cui affermava di voler chiarire e risolvere la situazione con Sonya, Mandy non era credibile. Il suo personaggio non è fatto per essere nella schiera dei buoni. La Rose si presenta con un ulteriore nuovo look, un po’ androgino, con il capello corto e con un nuovo attire che vuole nascondere la sua fisicità e far dimenticare ai fan il fatto che sia la “God’s Greatest Creation”, pur avendo ancora la theme song da bombshell. La Rose continua ad essere in ostinata ricerca di un nuovo personaggio, e per me stavolta fallisce in pieno. Inoltre, tornando al match, la Rose sembrava aver perso l’aggressività posseduta nelle puntate precedenti, e di fatto non ha neppure reso credibile una contesa che doveva essere No-DQ. Doveva, appunto, poiché di “estremo” non si è visto quasi nulla. Il match è stato uno scambio di mosse, portato avanti per lo più da Sonya Deville, mentre alla Rose è toccato poi effettuare qualche Running Knee ed una Double Underhook Facebuster per vincere. Un match dalle grandi aspettative, nulla di estremo, nessun bump, e finale brutto per una ottima storyline. Ancor peggio, Otis che raggiunge Mandy sul ring per festeggiare. Aldilà di tutto, spero che la Deville torni presto in federazione, e che possa mostrare il suo potenziale in altre rivalità ed anche con altre superstar. Per la Rose, invece, spero in un prossimo ritorno nella fila delle heel. Lo dico da mesi, ma è l’unico modo per far fuoriuscire tutto il suo potenziale.

WWE TAG TEAM DIVISION

Questa domenica nel corso del pay-per-view Payback le WWE Women’s Tag Team champions Bayley e Sasha Banks difenderanno le cinture di coppia contro un insolito tag team formato da Nia Jax e Shayna Baszler. Inizialmente, quando è stato annunciata la difesa titolata per il PPV, mi aspettavo una sorta di Gauntlet con più coppie, oppure un match contro Asuka e Shayna Baszler vista la loro alleanza delle ultime settimane. Ci troviamo, invece, ad assistere ad una nuova coppia nata da due nemiche, un team improvvisato tra due rivali che al momento non hanno altro da fare, e che probabilmente usciranno dal pay-per-view con alla vita le cinture di coppia. Parto dal presupposto che sono stufo di vedere le Role Models con le cinture in vita, poiché così limitano il resto dei roster ad avere match insensati e riempitivi, privi di motivazione. Bayley e Sasha non necessitano di avere le cinture, non più perlomeno, pertanto è giusto che le perdano a breve, continuando a creare dissapori tra loro in vista di una futura faida. Per quanto riguarda le sfidanti, invece, non sono estasiato dal vederle in coppia. Shayna Baszler è un’atleta che dovrebbe avere un push in singolo, una rivalità degna di nota, mentre la Jax magari potrebbe andar bene in coppia, ma non con qualcuno come la Baszler poiché dovrebbe essere lei la powerhouse del duo. Staremo a vedere se questa domenica avverrà il cambio di titolo che pronostico. Sarei felice di una vittoria del duo bizzarro unicamente per togliere le cinture alle Role Models, e far ritornare nelle cinture nella loro giusta divisione. Al momento in WWE ed NXT ci sono diversi team:

  • Le IIconics, una sicurezza per quanto riguarda la divisione di coppia. Tutto ciò che rispecchia un vero tag team, una certezza;
  • Liv Morgan e Ruby Riott, le ex Riott Squad. Da poco riunite, necessitano di gareggiare per le cinture per dare un senso al loro team;
  • Natalya e Lana. L’accoppiata tra le due è stimolante, e potrebbe creare delle buone storyline in coppia, come quella che è già in atto al momento con Mickie James;
  • Alexa Bliss e Nikki Cross, anche se in fase di split;
  • Il Robert Stone Brand, team composto da Mercedes Martinez ed Aliyah. Ad NXT abbiamo assistito alle due in team, e sono riuscite a fare buone cose;
  • Rhea Ripley e Shotzi Blackheart. Hanno lavorato in coppia qualche settimana fa ad NXT; Certo, non sono un vero team, ma in futuro i loro stili potrebbero intersecarsi bene per un futuro nella divisione di coppia;
  • Kacy Catanzaro e Kayden Carter. Per le due, al momento, immagino proprio una carriera in coppia. Hanno una buona chimica insieme, e in futuro potrebbero diventare campionesse;
  • Raquel Gonzàlez e Dakota Kai. Anche se al momento la prima svolge un ruolo perlopiù manageriale, è una coppia che funziona e possiede molta credibilità.

Insomma, queste sono al momento le coppie presenti a RAW, SmackDown ed NXT. Chi più, chi meno, è ben accoppiato, e potrebbe iniziare una rivalità per i titoli di coppia. L’importante è che le cinture non siano più date ai campioni singoli, e che vengano utilizzate per creare nuovi contenuti e per dare spazio ad altre superstar.

RAW WOMEN’S DIVISION

In questo mese abbiamo assistito al ritorno della 6 volte campionessa Mickie James. La James, assente dagli schermi per un brutto infortunio, è stata annunciata in pompa magna, decantandone le vittorie e riconoscendone il grande contributo per la women’s evolution. Una pioniera del business, una leggenda. Così, la James è tornata senza musica di ingresso, senza introduzione, perdendo un match via count-out contro Natalya dopo numerose interruzioni nella contesa di Seth Rollins. Inutile aggiungere altro. L’unica cosa positiva è che il feud con Lana e Natalya sta procedendo bene grazie al segmento della scorsa notte a RAW, ma Mickie James merita di più.

Oltre a questa faida, la faida per i titoli di coppia e quella per il titolo di RAW, a RAW si stanno sviluppando anche delle altre rivalità: la prima vede contrapposte le IIconics e la Riott Squad e la seconda Bianca Belair e Zelina Vega. Per le prima, pur apprezzando la storyline, sento che ci manca qualcosa, ovvero i titoli di coppia in palio; la seconda, anche se un po’ riciclata da Wrestlemania, è comunque un modo per far apparire Bianca Belair a RAW dopo mesi di inspiegata assenza.

SMACKDOWN WOMEN’S DIVISION

Nella prima parte dell’editoriale ho parlato della Three Brand Battle Royal per decretare la sfidante di Bayley per SummerSlam. Già il fatto che siano state incluse superstar da tutti i brand per decretare la number one contender per il titolo di SmackDown, fa capire quanto la WWE stia investendo per lo show blu. Il roster blu non ha più speranze di migliorare ormai. Le varie Carmella, Lacey Evans, Dana Brooks, Naomi, Tamina sono ormai utilizzate in contesti riempitivi, e solo un draft potrà migliorare un po’ la sorte di questo roster. Non c’è alcuna sfidante credibile per Bayley, e credo che trovare una nuova contendente per Bayley sarà difficile, Sasha Banks permettendo.

Per il resto, continuano i dissapori tra Nikki Cross ed Alexa Bliss, con una Bliss inserita sempre più nella storyline di punta dei SmackDown. Al momento non abbiamo assistito a trasformazioni radicali di personaggio per la Five Feet of Fury, ma è tutto ancora da vedere. Spero solo che una possibile faida tra Alexa Bliss e Nikki Cross, se ci sarà, non diventi una brutta copia della rivalità tra Mandy Rose e Sonya Deville. Staremo a vedere.  

NXT WOMEN’S DIVISION

Per concludere, ricapitoliamo un po’ cosa è successo ad NXT in queste settimane. Io Shirai ha difeso il titolo femminile dall’assalto di Dakota Kai ad NXT Takeover: XXX lo scorso sabato. Il match non è stato all’altezza degli storici match che sono stati messi in scena nell’evento, è stato molto lungo e privo di spot degli di nota, ma ha raccontato una buona storia, non ha avuto troppi botch ed ha confermato la formidabilità di Io Shirai come wrestler. Al termine del match, il faccia a faccia tra la Gonzàlez e la Ripley, intervenuta in aiuto di Io, ha creato molto hype per una successiva rivalità. Sono un fan di Raquel Gonzàlez, sta dimostrando di riuscire a stare nel ring, e di possedere le basi per sfondare. Dubito però che sarà la Gonzàlez ad essere la prossima sfidante della Shirai, bensì mi aspetto una faida tra la campionessa e Rhea Ripley. Tornando alla Ripley, quest’ultima è tornata con un look nuovo, più aggressivo, molto intimidatorio. Sono curioso divedere se apporterà anche dei cambiamenti sul ring, e se magari con un passaggio nella schiera delle heel potrà strappare la cintura alla wrestler nipponica.

Per il resto del roster, c’è la Robert Stone Brand che procede come mi aspettavo, ed è un buon modo soprattutto per dare finalmente qualcosa da fare ad Aliyah, oltre che creare un personaggio solido per la Martinez; Candice LeRae ha regalato un bello spot a Takeover nel match del marito, ed il suo personaggio sta crescendo positivamente; Shotzi Blackheart è il talento su cui puntare per il futuro; infine, ottime come sempre le prestazioni di Scarlett nel ruolo di manager dell’ormai nuovo campione NXT Karrion Kross.

Spero che questa edizione del Natural Selection sia stata di vostro gradimento, un saluto a tutti i lettori ed a presto. Ahoy!

Pierluigi Tanga
Pierluigi Tanga
Classe '94, nato a Salerno, vivo a Bologna. Scrivo su Tuttowrestling.com dal maggio 2017, e da inizio 2020 mi occupo della rubrica Natural Selection. Per il resto ho una vita normale. Ahoy!
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