THE OTHER SIDE #99 – DECLARATION OF EXISTENCE

DECLARATION OF EXISTENCE


Finalmente dopo qualche show leggermente sottotono, non brutti, ma totalmente dimenticabili se non fosse per il main event e poco altro la NJPW fa una “dichiarazione di esistenza” e non di potere ed inizia a seminare qualcosa di interessante in vista di Wrestle Kingdom. Vi risparmio i match dell’undercard, principalmente sono tutte possibili preview della World Tag League, ma oltre a quello sono match fini a sé stessi utili solo a riempire la card.

United Empire VS Los Ingobernables de Japon

Qui il commento sa qualcosa che io, noi, non sappiamo. Naito ha perso contro Ospreay al G1, ma al commento hanno continuato a spingere sul fatto che se Naito vincesse contro il Kingpin a Battle Autumn, potrebbe cambiare la sua posizione al Dome. La domanda è come? Ok, battere Will è sempre un “big deal” ma non capisco cosa potrebbe migliorare per Naito nell’avere un titolo da difendere, pur sempre di secondaria importanza.

Bel match, veloce, fresco come incrocio, purtroppo corto. Gli LIJ guadagnano un nuovo membro con l’ingresso di Titan nei ranghi, il che significa che ora hanno più o meno tutte le zone della card coperte con un rappresentante. Naito, Sanada e Shingo per i titoli importanti, Hiromu per i jr heavyweight, BUSHI e Titan per la categoria di coppia.

Master Wato VS Taiji Ishimori

Wato sostituisce Kushida, fuori per una malattia non meglio specificata della pelle. Bella la storia raccontata nel match, Wato è uno specialista dei tag team match e viene continuamente surclassato da Ishimori. La vittoria va a Wato che, come il più classico degli underdog, vince d’intelligenza rovesciando una sottomissione del campione.

Questo può sicuramente portare ad un match tra i due in futuro per la cintura anche se subito dopo il match, Hiromu ed El Desperado si sono già messi in fila come prossimi sfidanti. Però la NJPW mi sorprende con un colpo di scena, a Battle Autumn i 4 si scontreranno, ma non tutti contro tutti, ma due contro 2. Ottimo modo per aggiungere quel pizzico d’interesse in più per il Tokyo Dome dove avverrà il four way match per il titolo.

Shingo Takagi VS El Phantasmo per il KOPW Title

Avete presenta la canzone “Bittersweet Symphony”? Bellissima melodia, testo molto triste, più o meno è il riassunto del match. Vedere Shingo combattere per un trofeo comedy fa male, El Phantasmo già ci rientra meglio ma anche lui, nonostante il personaggio, ha le qualità per ambire a molto di più. Il match è la vera sorpresa, bello, serio, deciso, non da KOPW. Vince Shingo, El Phantasmo è costretto a chiamarlo “daddy”, perché questa era la stipulazione da rispettare per il perdente e alla fine distrugge il trofeo.

Magari questo segnasse la fine del trofeo in toto, o perlomeno che rimanga una prerogativa di Yano o di gente che può rientrare in quella categoria.

JONAH VS Okada

Potrei fare copia e incolla della mia definizione sopra … Perché Okada non ha difeso la valigetta? Jonah lo ha battuto al G1, di norma dovrebbe avere la possibilità d’ufficio non a discrezione del possessore della valigetta. In questo modo il vincitore del match era scontato, ed è stata la prima sconfitta ufficiale di JONAH in NJPW avvenuta sul ring.

Il booking di JONAH da “mostro” fino ad ora è stato al limite della perfezione ed il match ne ha dato un’ulteriore prova. Un mostro che colpisce duro ed è difficile da portare a terra, Okada non sembrava neanche Okada, sembrava di vedere combattere Tanahashi per il modo in cui il Rainmaker ha cercato sistematicamente di indebolire l’avversario arto per arto. Bel match, ma poteva essere migliore con la valigetta in palio, avrebbe aggiunto qualcosa di concreto per cui combattere.

Jay White © VS Tama Tonga per l’IWGP Heavyweight Title

La NJPW ha il vizio di voler sempre proporre main event lunghi, quasi a voler ricercare l’epicità in maniera spasmodica. 30 minuti qui son decisamente troppi, per colpa di Tama. Non è nelle sue corde e questo ha portato ad alcune parti di match dove lo sbadiglio scappava perché fondamentalmente non succedeva nulla e non c’era nulla che tenesse alta l’attenzione.

Il filo conduttore del match è stato Jay provare a mostrare “il vero” Tama Tonga provocandolo a comportarsi da heel in svariati modi, missione fallita ma poi Kingswitch ha fatto quello che sa fare meglio, il counter wrestler, Blade Runner out of nowhere e il titolo rimane al neozelandese. Con un minutaggio inferiore e lo stesso filo conduttore, il match sarebbe uscito molto meglio.

Non è una bocciatura a Tama Tonga “face”, ha dovuto solo combattere un tipo di match a cui non era mai abituato. Okada esce dal backstage e va face to face con il campione per caricare quello che sarà il main event di Wrestle Kingdom 17.

Sfrutto la lunghezza del Main Event per andare a toccare l’ultimo argomento di questo evento: la nascita del NJPW Television Title. Il motivo? Non lo so, le cinture sono troppe. Ben venga però la regola del time limit match di 15 minuti. Lo ripeto, non serve il match da 40 minuti per creare un capolavoro, 15 minuti possono bastare specie con la volontà alla base del titolo di avere fin da subito match divertenti e frizzanti.

Termina qui questa review di Declaration of Power. C’è ancora tanto per Wrestle Kingdom ma qualcosa si inizia a muovere, Battle Autumn del 5 Novembre è il prossimo evento da seguire. Da Captain Phenomenal 1 è veramente tutto, appuntamento al prossimo numero. Ciao!!

15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati