THE OTHER SIDE #116 – GOOD GOODBYE

GOOD GOODBYE


E’ un New Beginning in tutti i sensi per la NJPW, non solo per la serie di eventi dall’omonimo nome ma proprio perché nell’anno 2024, le due più grandi star della compagnia hanno deciso di tentare la fortuna in altri lidi. In questo numero prenderemo in esame unicamente l’edizione svoltasi in Osaka, la più interessante e perché come dicevo, contiene l’ultimo match di Okada e Ospreay.

RYUSUKE TAGUCHI & YOH SCONFIGGONO BOLTIN OLEG & TORU YANO: 5

Match cortissimo e solamente incentrato sul comedy di Taguchi e Yano. Dura poco e va bene, peccato vedere YOH invischiato in questi match di basso calibro.

BISHAMON SCONFIGGE UNITED EMPIRE (Callum Newman & Great O Khan): 6

Match sufficiente. Newman è quello che si è messo in mostra maggiormente e paga la sua troppa smania di risaltare contro un team rodato ed esperto come il Bishamon. Tutti e quattro fanno il loro lavoro e non sfigurano.

HOUSE OF TORTURE (Evil, Ren Narita, Yujiro Takahashi & SHO) SCONFIGGONO TIGER MASK, SHOTA UMINO, EL DESPERADO & TOMOAKI HONMA: 6

Anche qui parliamo di un match sufficiente ed è quasi una sorpresa visto il coinvolgimento della House of Torture. Gli unici protagonisti sono EVIL e Shota che hanno dato vita alle fasi più interessanti del match e SHO che conquista il pin per la sua squadra e che probabilmente sarà in lizza per una shot al Jr Heavyweight Title.

JUST 5 GUYS (Taichi, Yuya Uemura, SANADA, Douki & Taka Michinoku) SCONFIGGONO LOS INGOBERNABLES DE JAPON (Tetsuya Naito, Shingo Takagi, Yota Tsuji, BUSHI & Hiromu Takahashi): 6+

Il più va solo per i nomi coinvolti. Anche qui, il match è normale, nulla di eccezionale. Capisco che la NJPW cerchi di promuovere le varie rivalità interne ai due gruppi, ma avendo fatto lo stesso match il mese prima nell’edizione di Nagoya di New Beginning questo match ha avuto tutta l’aria del riempitivo e non ha aggiunto nulla alla storyline in corso.

KAZUCHIKA OKADA SCONFIGGE HIROSHI TANAHASHI: 8

Il voto non riguarda solo il match ma è una combinazione di fattori che si incastrano bene come un puzzle. Si inizia col video package che ricapitola la rivalità storica che questi due hanno avuto durante gli anni e già qui giocano col “Non ce la faccio troppi ricordi”. Il match, ovviamente non può essere quello dei loro giorni migliori, principalmente per le condizioni fisiche di Tanahashi che non sono più ottimali.

Ma come ho sempre detto, dove non arriva il fisico di Tanahashi, la classe compensa e crea sempre un match più che buono. Simbolico il pin di Okada avvenuto praticamente sul simbolo della NJPW sul ring, tutto bello, tutto giusto, tutto riuscito bene. Un’uscita degna di scena per quello che ha rappresentato il Rainmaker per la compagnia.

BULLET CLUB (Chase Owens & KENTS) SCONFIGGONO G.O.D (Hikuleo & El Phantasmo) E DIVENTANO I NUOVI IWGP TAG TEAM CHAMPIONS: 4,5

Avete presente quando in un PPV assistete ad un grande match e pensate: “Wow, mi spiace per chi dovrà esibirsi dopo”. Ecco, unite tutto al classico spot della morte dove in teoria il pubblico dovrebbe rifiatare ed avete questo match. Con l’aggravante che il match non ha mai ingranato e non ha tenuto vivo l’interesse del pubblico, con la ciliegina sulla torta del cambio di titolo avvenuto più out of nowhere di una RKO di Orton. Disastro su tutta la linea.

ZACK SABRE JR SCONFIGGE BRYAN DANIELSON: 9,5

Non do 10, ma se lo meriterebbe tutto, solo perché mi aspetto un terzo match tra i due. Il primo match a WrestleDream era incentrato sui due che cercavano di dimostrare di essere il miglior wrestler tecnico, qui non solo hanno mantenuto questo concetto ma lo hanno anche elevato aggiungendoci quella violenza e quella voglia di far male all’avversario che nel primo match non c’era. Chiaramente in senso figurato eh.

Ogni transizione messa in atto aveva uno scopo, Sabre ha trasmesso perfettamente l’idea di star vivendo una tortura legalizzata mentre Bryan, nel ruolo del sadico torturatore, si trova perfettamente. Mezz’ora di match volata, la spunta ZSJ con un pin che sorprende Bryan. Stretta di mano tra i due che apre al terzo match, perché entrambi vogliono la vittoria per sottomissione e non per schienamento per essere pienamente soddisfatti.

BULLET CLUB WAR DOGS (David Finlay, Gabe Kidd, Alex Coughlin, Clark Connors & Drilla Moloney) SCONFIGGONO UNITED EMPIRE (Will Ospreay, Jeff Cobb, HENARE, TJP & Francesco Akira): 9,5

Se vi piacciono le cafonate pazzesche e le botte da orbi questo è il match perfetto. Una parola per riassumerlo? GUERRA. Il match è strutturato come un Wargames e per la compagnia è già una novita proporre questo tipo di match così particolari. Ma non si sono fermati qui, gli spot messi in atto: “versare whisky su una ferita aperta”, il sanguinamento dei wrestler, specie di Ospreay e la distruzione del ring da parte del BC sono state tutte novità interessanti.

Buon per la NJPW che ha avuto il coraggio di sperimentare, la distruzione causata e raccontata ha rafforzato il taglio “ribelle e mercenario” che la stable di Finlay sta cercando di avere, oltre a rafforzarli di status per la vittoria avvenuta dopo ben più di un’ora di match. Simbolico anche qui come sia Ospreay a prendersi il pin proteggendo il nostro Francesco Akira dalla furia di Finlay e soci.

Una diversa uscita di scena rispetto ad Okada per l’inglese ma ugualmente funzionale e d’impatto.

New Beginning mantiene la stessa struttura di card a cui la NJPW ci ha abituato da anni. Un undercard che balla tra la sufficienza e la mediocrità per poi andare a salire verso un uppercard quasi stellare. Al netto dell’andamento dell’evento e della qualità dei suoi match, la domanda da un milione di dollari è: “Come farà la NJPW senza Okada e Ospreay? “

Vorrei sapere già ora la risposta ma Tanahashi, nel suo nuovo ruolo di presidente, ha affermato che la compagnia ha bisogno di costruire nuove star e si muoveranno in quella direzione. Direi che è l’unica strada sensata da prendere e magari, visti gli addii, la compagnia smetterà di perdere tempo e si concentrerà anima e corpo sul creare i sostituti di Okada e Ospreay.

Troppo tardi la NJPW ha iniziato a sperimentare nuove tipologie di match e per troppo tempo Gedo ha fatto affidamento sull’usato sicuro. Si è già notata una propensione allo svecchiamento del roster e alla costruzione di nuove star, tra tutti i tre moschettieri Narita, Umino e Tsuji, ora bisogna solo togliere il freno a mano e velocizzare il processo.

Questo numero dell’Other Side termina qui. Grazie per la lettura da Captain Phenomenal 1 e appuntamento al mese prossimo. Un saluto … CIAO!!


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