THE OTHER SIDE #112 – AFTER THE DESTRUCTION

AFTER THE DESTRUCTION


Torniamo a parlare di quanto sta accadendo più approfonditamente in NJPW negli show. Ormai siamo entrati in quella che è la Road to Wrestle Kingdom e da poco è terminato Destruction, una serie di eventi che si è tenuta su tre giornate e che ha già dato qualche importante indicazione ma lascia anche tanti punti interrogativi da risolvere.

IT’S NOT A PRIVILEDGED CLUB ANYMORE

Una faida che ha tenuto banco per tutto Destruction, ma già da prima è quella tra David Finlay e Tama Tonga. E’ vero che qualche numero fa dissi che Finlay aveva bisogno di tempo per dare una sua impronta alla stable e in un certo senso l’ha fatto, meno “elite” e più “rebel” se vogliamo ma manca la parte più importante ossia status e considerazione per ogni singolo individuo. Si fa fatica a ritenerli importanti o in ottica di show una minaccia.

E’ il nome della stable che fa il lottatore ma non è il lottatore che eleva il nome della stable. Non aiuta neanche che Finlay nell’ultima tappa abbia perso il NEVER Openweight Title proprio contro colui a cui l’aveva tolto attuando di fatto un reset sulla cintura quando come ho detto, al nuovo Bullet Club servirebbero vittorie importanti.

TAG TEAM MATTERS

Se la categoria tag è tornata a valere qualcosa il merito è solo dei Bishamon. Non solo Gooto e Yoshi Hashi hanno trovato la loro dimensione ma lavorano incredibilmente bene come coppia. Rispolverare i TMDK ha dato un’altra grossa mano. Solo dopo la fine della World Tag League si saprà con esattezza chi sfiderà i Bishamon a Wrestle Kingdom ma di positivo c’è che si ha la sensazione di una categoria viva rispetto al deserto di qualche tempo fa.

JUST NOT THE SAME

Il futuro della NJPW è in buone mani. Ne abbiamo già parlato ampiamente, specie dei tre nuovi moschettieri. Tutti stanno molto ben figurando, eppure c’è n’è uno che sembra avere una marcia in più nonostante la compagnia: Yota Tsuji. Il ragazzo è stato autore di un match straordinario contro Will Ospreay (recuperatelo se avete l’occasione) dove ha dimostrato di avere tutto per essere una futura star. Magari alcuni di voi diranno: “Facile se dall’altra parte c’è Ospreay… “

“Sicuramente” risponderei. “Ma i grandi match si fanno i due, non basta avere il fenomeno di fronte per avere la garanzia di riuscita di non sfigurare”.

DREAM TEAM THAT DOESN’T DREAMS

La situazione attorno ai NEVER Openweight 6 man tag team titles è quasi un paradosso. Okada e Tanahashi insieme formano probabilmente l’ultimate dream team della New Japan. Il problema nasce nel trovare avversari all’altezza di nomi come Okada, Tanahashi e Ishii. L’idea di usare il team TNA è stata carina, merito anche al passato non proprio piacevole di Okada in quei lidi. Non fraintendetemi, va bene che non ci sia sempre Okada nei feud principali ma con il Kingdom in arrivo è difficile immaginare Okada non occupato in uno slot importante.

Un atro team esterno? Magari il BCC dall’AEW non sarebbe una brutta idea visti i trascorsi di Bryan con Okada ma si arriverà al punto in cui bisognerà trovare un modo per togliere quelle cinture ad un team forse troppo forte per il resto del roster.

MASTER VS STUDENT

Terminiamo con l’evento più importante e forse quello più scontato di tutti. Naito difende la sua title shot contro Jeff Cobb mentre SANADA difende il titolo contro EVIL. La chiusura del cerchio ci sarà a Wrestle Kingdom, feud estremamente lineare, ma come la NJPW sa fare molto bene, lo valorizza con la storia che accomuna i due. Sia SANADA sia EVIL hanno lasciato gli LIJ e in un certo senso i due hanno trovato successo, prendendo strade molto diverse.

Naito è colui che è rimasto indietro (in termini di spotlight e carriera non di popolarità) e gli manca un regno da campione come si deve. C’è sempre il confronto veterano/giovane che è un evergreen che in Giappone non va mai fuori moda, insomma il main event di Wrestle Kingdom sembra avere tutto al posto giusto.

E’ tutto il resto della card che al momento gravita nell’incertezza. Il tempo comunque non manca, ma serve una decisa sterzata da qui in avanti perché al momento non è nemmeno facile prevederla.

L’Other Side termina qui. Grazie per la lettura da Captain Phenomenal 1, appuntamento al mese prossimo. Un saluto … CIAO!!

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