Intervista a Fabio Tornaghi (Rising Sun Wrestling Promotion) #57

Benvenuti cari lettori di Tuttowrestling.com con una nuova esclusiva del nostro sito.


Come capita spesso questa rubrica, la TW X-Clusive, è solita ospitare le curiosità o, più semplicemente, le esperienze che noi staffer viviamo nel mondo del wrestling.
Dopo le già note interviste effettuate, che hanno arricchito più volte questa rubrica, siamo riusciti ad avvicinare un altro personaggio molto importante per il panorama wrestling italiano: vi sto parlando di Fabio Tornaghi che, oltre ad essere il proprietario della Rising Sun, è un personale amico con il quale ho il piacere di confrontarmi molto spesso.

Prima di entrare nel merito dell'intervista è giusto farvi una breve introduzione. La Rising Sun è una compagnia italiana nata nel 2016 e venuta al mondo per la grande passione di Fabio e dei suoi collaboratori.
Il 2016 infatti, oltre a questa nuova compagnia, ha visto la nascita anche della BULLFIGHT, che in Italia ha portato un Tommaso Ciampa alla sua penultima data indipendente.
Il mondo del wrestling nel nostro paese si riscopre dunque arricchito, i talenti nostrani trovano una maggiore visibilità e, nella speranza che questo accada, i fan italiani sembrano frequentare volentieri il panorama indies.

Passiamo adesso al cuore di questo speciale con le domande e le risposte che ci ha dato il nostro Fabio.

• Ciao Fabio, come e dove nasce il progetto Rising Sun?
Nasce a inizio 2016, dietro suggerimento di alcune persone che mi hanno stimolato al riguardo, ovvero nel provare a creare qualcosa di diverso dalle realtà già esistenti.

• Un'opinione sul vostro primo anno di attività, quanto avete inciso e quanto inciderete ancora nel wrestling italiano?
Penso che il lavoro fatto sia stato di assoluta qualità: show frequenti (uno ogni due mesi circa), storyline coerenti ed interessanti, ottimi match con atleti provenienti da svariate realtà, sia italiane che straniere, e la presenza di alcune superstars delle indies; il feedback dei fans è stato elevatissimo e questo è quanto spinge ad andare avanti.

• Quali sono i vostri obiettivi a breve termine?
L'obiettivo è lo stesso dal primo momento: cercare di proporre show di qualità, a prezzi accessibili, adatti a chi vuole un prodotto interessante e maturo.

• C'è la possibilità di poter stringere un accordo con un canale regionale o addirittura più “visibile” per rendere la Rising Sun una nobile compagnia di wrestling italiana?
Ritengo inutile fare accordi “tanto per”: siamo molto attenti alla produzione video e siamo molto attenti a farci pubblicità nel modo giusto, studiando vari modi per farlo; al momento abbiamo sempre reso tutto disponibile sia in digital download che su YouTube ed è la strada che vorrei seguire; se ci saranno opportunità serie le valuteremo, ma tv regionali spesso equivalgono a tv che non si fila proprio nessuno, che svalutano anche il prodotto.

• Avete annunciato uno show con la HOPE, compagnia inglese, effettuerete altre collaborazioni a breve termine?
Abbiamo già fatto show con realtà italiane importanti quali FCW ed Asca e a breve ci sarà uno show con la Hope in Italia, a cui ne seguirà uno sempre con la Hope in Inghilterra: quanto sia importante una cosa del genere, penso lo dimostri il fatto che finora nessuno abbia mai avuto collaborazioni del genere (la Hope lavora in una nazione estremamente competitiva, è attiva dal 2013 e nell'ultimo anno ha realizzato una media di 2 show a settimana: numeri che parlano chiaro); la nostra propensione a cercare di collaborare con altre realtà mi pare chiara e se ci saranno i presupposti continueremo anche su questa strada.

• Il pubblico italiano è un pubblico difficile da avvicinare al mondo del wrestling, nonostante ciò avete realizzato show sempre apprezzati dai fan che hanno fatto sentire la loro presenza. Quale mentalità bisogna adottare e come sarà possibile avvicinare ancora più gente sia alla Rising Sun che ad altre compagnie del nostro paese?
Penso sia estremamente difficile, se il budget a disposizione è limitato; molto francamente, se avessi la risposta la attuerei, più che parlarne. Nel concreto, al momento l'Italia non è un paese da wrestling e questa rimane una passione per una nicchia di persone; fra queste, quelle disposte a pagare anche solo pochi euro per uno show, è una nicchia nella nicchia. Se fai uno show gratis, sei sicuro che fai il pienone; chiedi anche solo qualche euro e tutti quelli che si erano divertiti da matti scompaiono.

• Quali sono i wrestler indipendenti europei cui siete interessati a portare in Italia?
Tantissimi, anche se nell'ultimo anno ormai è diventato sempre più difficile (e costoso) arrivare a nomi importanti, dato il boom del wrestling britannico; ciò nonostante, la nostra attività è anche saper scovare talenti non ancora famosi, e far capire al nostro pubblico che il nome ha un'importanza relativa: abbiamo dimostrato che bookando atleti della HCW come Icarus o Dover come nostri regulars e altri atleti inglesi “una tantum”, sappiamo scegliere molto bene (Ashley Dunn chi lo conosceva? Nessuno, eppure tutti ora lo rivogliono in Italia); il mio sogno comunque era Chris Hero, con cui avevo avuto anche l'occasione di parlarne di persona: non se ne è potuto far niente per i suoi impegni putroppo.

• Avrete una nuova sede o Almenno San Bartolomeo sarà tappa fissa nei vostri show?
Abbiamo già fatto show anche a Pero; Almenno è un po' la nostra casa, ma non abbiamo vincoli al riguardo: a ogni show valuteremo quale è la miglior location; in fondo, fra qualche mese faremo uno show anche in Inghilterra, quindi spostarci non ci spaventa!

Rising Sun, un gruppo coraggioso che non ha paura di nulla e la dimostrazione è “leggibile” attraverso le parole di Fabio Tornaghi il quale ringrazio ancora una volta per la solita disponibilità.
Un rinnovato saluto a lui, ai suoi collaboratori, ad organizzatori e fan della Rising Sun Wrestling Promotion e, come di consueto, un saluto a voi lettori che siete il fulcro della nostra attività.

Have A Nice Day ☺

Aldo Fiadone
Aldo Fiadonehttps://www.spreaker.com/show/pro-wrestling-culture_1
Newser ed editorialista per Tuttowrestling.com dal 2015; Founder e conduttore del podcast Pro Wrestling Culture; Dal 1999 amante di Sting e le sue gesta.
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