THE OTHER SIDE #104 – UNCLEAR FUTURE

UNCLEAR FUTURE


Ci eravamo lasciati prima di Battle in the Valley in cerca di risposte, principalmente su Jay White e da quel lato qualcosa è arrivato ma ancora io non sono soddisfatto perché la NJPW deve ancora chiarire molto. Va bene che non si può avere tutto e subito ma con la New Japan Cup alle porte mi aspetto che il quadro della situazione diventi più chiaro.

BATTLE IN THE VALLEY IS A BITTERSWEET SYMPHONY

Partiamo dalle note sweet dell’evento e ce ne sono diverse. KENTA è il nuovo NJPW STRONG Openweight Champion e già mi immagino sentire da tutti voi un sonoro “ma sti c***i”, ma voglio essere fiducioso a riguardo. E’ vero che KENTA non è più quella favolosa macchina da guerra che era anni fa, ma col rilancio di Strong, un KENTA campione lo toglie dalle ombre dell’ultimo periodo e lo metto in un ruolo di maggior risalto per lui e per il Bullet Club.

Mercedes Mone’ non ha deluso. Dopo il suo debutto a Wrestle Kingdom le sono piovute numerose critiche addosso per la finisher riuscita male, per la scarsa accoglienza, per l’atteggiamento snob che la contraddistingue ma a Battle of the Valley sono convinto che Mercedes ne abbia messe a tacere parecchie. L’unica critica che le posso muovere sul match è che si vede come lei sia abituata ai ritmi WWE, ma parliamo del classico “pelo sull’uovo”.

L’ex Banks ha avuto un’ottima accoglienza, tocco di classe l’entrata e l’attire in tributo ad Hana Kimura di cui era grande amica, la sua finisher è uscita perfettamente e il minutaggio è stato adeguato per mostrare quanto lei e Kairi siano brave. Come prevedibile Mercedes è la nuova campionessa e se ci dobbiamo aspettare lei contro i grandi nomi della STARDOM … beh … “Shut Up and Take My Money”.

Interessante da segnalare che, la stessa Mercedes, abbia confermato di non avere un accordo esclusivo con la NJPW. Spero che la compagnia abbia preso le sue precauzioni per evitare un secondo caso Karl Anderson, ma questo permette a Mercedes di presentarsi dove lei voglia. Già si parla di un match in costruzione con la Impact Women’s Champion Mickie James. Chiaramente il ruolo della Banks in NJPW corre a doppio filo coi desideri della ragazza di misurarsi in ambienti e con avversarie nuove, funzionando da portabandiera per la compagnia. Win-Win per tutti.

Il main event dello show è stato il grande classico della NJPW: Okada Vs Tanahashi. Esagero a definirlo fantastico? Tanahashi non è quello degli anni d’oro da tempo, ma ancora una volta mostra quanto d’oro sia ancora mostrando tutta la sua classe e il suo stile a 46 anni contro il suo miglior partner di ballo degli ultimi anni. Credo ormai di ripetermi ogni volta sull’Ace, ma ogni volta lui dimostra come di gente come lui ce ne sia una su un milione.

Passiamo alla nota amara dello show, era davvero amara o sono io che mi illudevo? Non lo so. Sembra quasi che in NJPW abbiano letto lo scorso editoriale nel punto in cui dicevo: “Sarà un tecnicismo, ma Jay White Vs Hikuleo è un Loser Leave Japan non NJPW quindi potrebbe accasarsi a Strong”. Poco prima dello show infatti è stata aggiunta la precisa stipulazione di “Loser Leave NJPW al match e questo forse era l’ultimo tassello che mancava per certificare l’addio di Switchblade alla NJPW.

Il match con Kingston è fantastico, giocato tutto sul pathos e sulla drammaticità della posizione di Jay, che nonostante sia un maestro a farsi odiare, ha ottenuto comunque la sua uscita da eroe e la sua passerella conclusiva, meritata in compagnia perché al netto del ruolo interpretato in questi anni Jay alla compagnia ha dato davvero tanto.

Il post match ha visto l’attacco di David Finlay ai danni di White, suo storico rivale che si è opposto all’uscita di scena da eroe per il neozelandese ricordando al pubblico il tipo di personaggio che era (o per meglio dire interpretava). Ed è per colpa sua se lui ha vissuto nell’ombra perché tutto il successo era riservato a White, ma ora non più. Il turn di Finlay è coerente per la storia che c’era tra i due, questo però non significa o rende certo che l’irlandese sarà il nuovo leader del BC.

In caso di risposta affermativa la NJPW si sta prendendo un bel rischio, perché al momento Finlay non ha il nome o le qualità per ricoprire un tale ruolo, è anche vero che White quando prese il comando era nella stessa situazione e il push conseguente che ha ricevuto lo ha fatto esplodere come main eventer. Magari fare due su due è quello che la compagnia spera. Staremo a vedere. La New Japan Cup dovrebbe darci indicazioni a tal proposito.

Quindi abbiamo Jay White sul mercato, ma anche Kota Ibushi, ogni evento diventa adesso un potenziale approdo per queste due stelle. WWE o AEW questo è il problema. Dove dovrebbe andare Jay ve ne ho già parlato lo scorso numero, WWE o AEW non fa differenza, parliamo di un ragazzo nel fiore della sua carriera, ovunque vada deve essere trattato da main eventer.

Il discorso su Ibushi è leggermente diverso. La Golden Star ha una carta d’identità più pesante di White e desideri extra ring riguardanti la creazione di un dojo personale dove allenare la nuova generazione di atleti alla stessa maniera di Shibata. Non vedo Ibushi particolarmente adatto allo stile WWE, sarebbe limitato sia sul ring sia nei suoi metodi di allenamento. Nakamura potrebbe aiutarlo ad inserirsi ma ritengo comunque difficile che Ibushi possa far breccia nel pubblico della WWE e togliersi grandi soddisfazioni sul ring.

In AEW la strada sarebbe molto più semplice. Lo stile è molto più incline alla mentalità di Ibushi e ci sarebbero Omega e i Bucks a garantirgli un ingresso facilitato in compagnia con storyline importanti senza contare che il pubblico, in gran parte, Ibushi lo conosce già e non ci sarebbe bisogno di nessuna presentazione particolare. Ma anche in questo caso, staremo a vedere.

Siamo arrivati alla fine di questo numero, io vi ringrazio per la lettura e l’appuntamento è per il mese prossimo. Da Captain Phenomenal 1 è tutto, un saluto, Ciao!!

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