WWE Planet #1008 – La sveglia suonava da un po’

Cody Rhodes e Roman Reigns si sono finalmente trovati faccia a faccia su un ring e hanno fatto il promo per dar il via alla loro rivalità: niente sovrastrutture, alle spalle le sciocchezze, nessun riferimento ad altri lottatori. Proprio come dovrebbe essere nel Raw post-Royal Rumble. Peccato che manchi una settimana a WrestleMania.


È forse tutto qui il punto: aver passato quasi 2 mesi a girare in tondo in attesa di partire, avendo annunciato tutto e senza troppi segreti, e poi partire davvero solamente a una decina di giorni dall’evento. È il pagamento, doppio, dovuto allo sfidante sbagliato e al Campione assente: Rhodes non è Zayn, questo è il primo problema, e dovrebbe esserlo per avere un vero diritto di cittadinanza in questo main event; Reigns dovrebbe esserci, è questo è il secondo problema. Non possono bastare le settimane passate a fare da babysitter e paciere di Owens e Zayn e quelle a battibeccare con un Heyman stantio e loffio, a Rhodes, per ergersi a legittimo e realistico #1 Contender. L’American Nightmare arriva a WM 39 con il compito di completare la propria storia, che però aveva poco da raccontare in queste settimane e davvero aspetta solamente il suo finale, praticamente da quando Rhodes è tornato nella compagnia. Al punto che, in assenza di spunti creativi intelligenti – o più intelligenti di coinvolgere a casaccio Dusty Rhodes – il fondatore della AEW si è dovuto improvvisare fatina magica dell’amicizia tra KO e Zayn, inattesa e non richiesta, nemmeno ringraziata a dirla tutto proprio perché, in realtà, non necessaria. Insomma un guazzabuglio piuttosto confuso per chi, insieme al Campione, dovrebbe essere il punto di riferimento di tutte le puntate tra la Rissa Reale e il Greatest Stage Of Them All. Invece ruolo di rincalzo e tutto sommato poco spazio (o lo stesso spazio di prima), anche per quella insistente e insistita invisibilità del Super Champ, cui è stato riservato lo stesso trattamento di qualsiasi altro PLE, come non fosse WrestleMania.

Non che il resto della storyline principale (si scrive principale, si legge “unica scritta”) si sia accesa prima. Ha fatto da materassino a Rhodes e poi si è definitivamente consumata in breve tempo. Una rastremazione al contrario: Owens, Zayn e gli Usos hanno passato intere settimane in attesa di Jey, poi tutto d’un colpo hanno accelerato per arrivare a KOMania e WrestleZaynia nel giro di un paio di episodi. Col tocco magico di Rhodes, come si è detto, ma anche con qualche nota stridente. Partiamo dal presupposto che, consumando così tardi (e così poco coraggiosamente) il tradimento di Zayn, i tempi erano circa quelli. Se si aggiunge che è mancata la voglia e volontà, inutile parlare di coraggio, di proporre The Underdog from the Underground, i tempi erano fin troppo brevi per arrivare a questo punto. Insomma tempi sbagliati per costruire qualcosa che la gente non vuole vedere, non fosse altro che lo Zayn che vuole vedere distrutta la Bloodline ancora manca di motivi per prendersela con Jimmy o Jey Uso e dovrebbe avere come unico obiettivo Reigns. Poco torna al momento, soprattutto se si considera che, nel frattempo, non è che il minutaggio abbia concesso ad altri lo spazio per dare ampio respiro alla propria, di storyline. Charlotte Flair e Rhea Ripley, i Mysterio, Bianca Belair e Asuka, Gunther e fermatemi pure quando cito qualcuno che dimostra il contrario.

Non ha mai funzionato come strategia, da quando la WWE l’ha fatta per i PLE, non fa eccezione quello più importante dell’anno. Avere dei vuoti cosmici non è consigliabile durante la costruzione di un arco narrativo; specie se poi il resto dello show è sacrificato a cercare di metterci dentro a forza i vari part-timer e le varie celebrità. Il tutto, con l’aggravante dell’unica storyline su cui davvero c’è stata attenzione e volontà di impegnarsi. Il che non solo è tutto dire ma è anche spaventoso, visto che ad oggi, il finale giusto non sembra sicuro al 100%. Nel caso, cambi canale chi può.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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