WWE Planet #1004 – Pesi, misure e scelte già prese

Scrivere storie, anzi scrivere puntate ogni settimana può essere difficile e logorante. Può portare a esaurire le idee o a programmare periodi di stanca calcolata per poi ripartire di slancio. Da decenni un problema che la WWE affronta in maniera sempre nuova e che, stavolta, sorprende un po’.


Sorprende che dopo il lungo e ormai cronico letargo invernale volontario, uso a lanciare come si deve la fondamentale Road to WM, la WWE abbia scelto che nelle appena 3 settimane che separano due eventi come Royal Rumble ed Elimination Chamber fosse intelligente fare due puntate scritte allo stesso modo. SmackDown e Raw hanno avuto contenuti diversi, d’altronde hanno persino durate differenti, ma la loro struttura era la stessa. Qualcosa di già visto alla Rumble in effetti (Damage Ctrl e Judgement Day completamente sovrapponibili). E si è replicato questa settimana. In contumacia dell’act principale nonché uno dei perni delle storyline cardine, si è fatto sotto il reggi-cinture Paul Heyman a replicare la stessa dinamica con gli attualmente due avversari del suo protetto. Un promo con Rhodes, un promo con Zayn. Il primo per cercare di legittimare in qualche modo l’attesa di Rhodes e la sua presenza attualmente scomoda come sfidante; il secondo per portare avanti quella che dovrebbe essere la legittima strada che conduce a WM. Ed ecco che qui sorgono le prime differenze in realtà, oltre al gusto; è lecito infatti che ad ognuno sia piaciuto più uno dell’altro, o tutti e due o nessuno. Ma al di là di ciò, si è scelto di far ricorso alla stessa operazione per due situazioni parecchio differenti. Uno che va di fretta, anzi frettissima, perché si è perso tanto tempo prima. Uno che traccheggia, attendendo che arrivi il suo momento già scritto.

Da una parte c’è Rhodes, in cerca di cittadinanza nel disegno titolato. Se è vero, come è vero, che basta e avanza la Rumble e che lo status c’è quasi per forza, è anche vero che lui e Reigns praticamente non hanno trascorsi, soprattutto recenti. Se non si chiamasse Cody Rhodes, sarebbe uno sfidante random, qualcosa di uscito dal selezionatore automatico. Solo che è è uno sfidante decisamente legittimo, oltre che lo sfidante in un momento storico decisamente importante. Sarà probabilmente l’avversario che porrà fine all’eterno regno di Reigns, in più sarà l’avversario di WrestleMania, dopo aver vinto – appunto – la Rissa Reale. Difficile, anzi impossibile trattarlo come uno qualsiasi. Il problema è che a quel momento mancano poco meno di due mesi e le sparute comparizioni di Reigns sono molto più richieste dalla controparte.

Già, la controparte. Quel Sami Zayn che ha fatto il miracolo con la Bloodline. Che si è imposto come storyline facendo presa sul pubblico. Lui che è organico ma viene vissuto come impiccio. Difficile definirlo diversamente, quando per concretizzare una storyline che ha avuto mesi e mesi per deflagrare, si è scelto di farlo tutto e di corsa, in un frangente dell’anno non solo dedicato per definizione, ma su cui per giunta si er già scelto di intraprendere un’altra strada. Più probabilmente ci si è trovati a farlo così e adesso, visto che non lo si era programmato come si deve. Tre episodi per sbandolare una matassa gigantesca, con ramificazioni finalmente sensate che devono però essere percorse in fretta e furia, perché a WM c’è già altro da fare. Meritava un epilogo migliore, come stoyline e non solo come il performer che ne avrà uno di secondo piano a EC e poi a WM. Sì, perché su quel cavallo, alla fine, non ci si crede mai fino in fondo.

All’improvviso lo stesso peso e la stessa misura, quasi anche in termini di minutaggio. Quando fin dall’inizio la misura e soprattutto il peso specifico che Zayn si è decisamente guadagnato, sono stati assegnati di default a Rhodes. È e resta comprensibile dover fingere quantomeno fino ad EC che ci sia una chance che Zayn sconfigga Reigns in Canada. Ma almeno a sé stessi si potrebbe non mentire.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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