NXT Planet #21 – Tempo di bilanci

Bentornati all’NXT Planet! Un anno molto particolare di NXT è terminato ed è tempo di fare un bilancio di quello che il 2021 ha regalato al brand, partito a gennaio giallo e nero e concluso a dicembre multicolore.


Che sia impossibile valutare l’annata in maniera normale se ne è accorta per prima la WWE, che ha infatti eliminato i tradizionali awards, che avrebbero dovuto premiare anche, per ovvie ragioni, Adam Cole, Kyle O’Reilly e Johnny Gargano, che ora se ne sono andati ed i primi due addirittura sono già in AEW. Il 2021 infatti ha visto il quasi totale rivoluzionamento del roster, con la sparizione in massa di lottatori ex indies, a vantaggio di nomi nuovi da lanciare come prodotti in toto WWE, con tutti i pregi ed i difetti del caso.

L’NXT Championship nel 2021 è stato alla vita di quattro persone: Finn Bàlor, che non fa più parte del roster, Karrion Kross, che è stato licenziato, Samoa Joe, che di fatto è forse ormai un ex lottatore, e Tommaso Ciampa, che molto probabilmente a breve lascerà il titolo a Bron Breakker, prima a mio avviso di andarsene pure lui. Già questa gestione schizofrenica dimostra quanto la WWE nel 2021 non abbia capito molto di dove voler andare a parare con il brand: abbiamo avuto come campioni due ottimi usati sicuri, una stella da lanciare salvo poi pentirsene ed il finale con un grande performer che serve di passaggio tra le due ere. Ecco, cara WWE, se mi posso permettere per il 2022 chiederemmo un po’ di sana progettualità, cosa che renderebbe tra l’altro il progetto più agevole da seguire.

Invece il titolo femminile ha visto arridere a tre donne: Io Shirai, Raquel Gonzàlez e Mandy Rose. Ecco, la divisione femminile, pur tutt’altro che esente da clamorosi errori, ha mantenuto un minimo di coerenza in più, anche perchè il roster non ha subito i totali stravolgimenti di quello maschile.

Come capita ciclicamente dalle parti di Stamford il titolo cruiser ogni tanto salta fuori per poi venire rimesso in cantina: domani così Roderick Strong e Carmelo Hayes si affronteranno per l’unificazione delle cinture in quella North American. E così immagino cambierà nome anche 205 Live, che già da qualche tempo se ne frega altamente di far combattere solamente lottatori sotto quel limite di peso.

E poi c’è NXT UK: senza dubbio la cosa migliore di NXT del 2021, tanto che, a dispetto del nome, poco ha che fare con la controparte statunitense. Qui il prodotto è ancora legato all’idea originale del brand ed abbiamo un campione fantastico come Ilja Dragunov, che ha preso il posto di un altro grande nome come Walter.

Concluderei il bilancio di fine anno, con la speranza di un 2022 davvero migliore per NXT, con una cosa che comunque ci deve rendere orgogliosi: l’anno è finito con le cinture di coppia nelle mani dell’Imperium del nostro Fabian Aichner.

Roberto Johnny Bresso
Roberto Johnny Bresso
Appassionato di calcio, golf, musica e sottoculture, seguo il wrestling dagli anni '80. Sull'argomento ho pubblicato il libro "Storie dalla terza corda".
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