Shane McMahon è tornato in WWE nel corso della Royal Rumble maschile del 2022. Secondo le prime indiscrezioni emerse subito dopo il match, il suo non sarebbe dovuto rimanere un ritorno una tantum. Al contrario, Shane avrebbe dovuto lottare a Elimination Chamber in Arabia Saudita e a WrestleMania 38. Nelle ultime voci ore, tuttavia, stanno emergendo delle voci di corridoio piuttosto clamorose, che parlano di una completa cancellazione di questi piani.
Piani cancellati a causa della Rumble?
Queste voci sono in particolare state diffuse da Ringside news, che ha anche parlato di quale sarebbe stata la causa di questa decisione: l’enorme malumore generato dallo stesso Shane McMahon sulla gestione creative dalla Royal Rumble maschile.
Un anonimo componente del team creativo della WWE, avrebbe riferito al sito che i Dirigenti della Federazione avrebbero detto al team “in modo non troppo appariscente” che “non ci saranno più piani creativi su Shane McMahon”, e che è il momento di “passare ad altri piani creativi”.
Questo spiegherebbe senza dubbio l’assenza di Shane a Raw, ma a questo punto non è da escludere come la sua presenza fino a Wrestlemania sia stata come detto del tutto cassata. Come detto silenziosamente, ovvero semplicemente smettendo di parlare di lui nel corso degli show.
Il figlio di Vince McMahon non è un dipendente della WWE da molto tempo. Avrebbe dovuto essere coinvolto nell’XFL, ma il progetto come sappiamo è naufragato praticamente subito, a causa del Covid. La XFL riaprirà a breve, ma senza legami con Vince McMahon e la WWE.
Ancora più dirette le ulteriori dichiarazioni rilasciate dal suddetto componente anonimo del team creativo:
Vince non aveva scelta. Shane ha creato il caos, ha messo tutti in subbuglio, ha fatto inca##are tutti nella Rumble, ha seppellito apertamente gli altri produttori e stava cambiando le cose che Vince voleva. Vince non aveva altra scelta che rimandarlo a casa.
