Reby Hardy parla degli Hardy e di Ed Nordholm

La ex stella di Impact Wrestling Reby Hardy ha partecipato questa settimana al The Sheet Podcast per parlare della battaglia che la sua famiglia sta sostenendo per il Broken Universe – tra cui i recenti commenti di Ed Nordholm su Sports Illustrated riguardanti Matt Hardy e i termini del loro ultimo accordo.


Sulle ragioni per cui si sia interrotto il dialogo tra gli Hardy ed Ed Nordholm:

“Continuavano a evitare l'argomento, a rimandarlo, a parlare di altre cose. E poi ci venne detto che Jeff Jarrett, la mia persona preferita Jeff Jarrett, aveva detto 'Sì beh, continuate a rimandare. Alla fine si stancheranno di spendere soldi'. Ma veramente? Perché io potrei anche stancarmi di farlo ma sicuramente non la smetterò, ve lo dico”.

“Sono abbastanza sicura che stiano scommettendo sul fatto che noi ci annoieremo o che ci stancheremo. Ma credo che tutti stiano sottovalutando il mio livello di meschinità. E il mio livello, il mio bisogno di vendetta. Non è mai stata una questione di soldi, è più una questione di principio. E da parte loro invece penso sia una questione di ego. E da parte mia, personalmente, non so invece come la pensi Matt, è questione di fare davvero la cosa giusta”.

Sulle accuse di Nordholm che sostiene che Matt abbia chiesto altri 100.000$ prima che scadesse il suo contratto:

“Dunque, la mia parte preferita di Nordholm che afferma pubblicamente 'Oh, ha provato a estorcermi altri centomila dollari”, o qualsiasi altra cosa abbia detto. Onestamente non ho nemmeno letto l'intervista, siamo in vacanza. Ogni volta che vedo qualcosa che ha detto lui divento così furibonda, mi fa schifo. Non riesco nemmeno a leggerla. Ma tutti mi stanno raccontando che è questo quello che è stato detto [nel corso delle ultime trattative]. Non è assolutamente questo ciò di cui si è parlato e la cosa più divertente è che abbiamo tutto registrato. Ancora, ancora e ancora, con Matt che parla di un eventuale accordo ed Ed Nordholm che dice che vuole venirgli incontro, dicendo anche quale fosse l'esatta cifra che stavano negoziando in modo da rinnovargli il contratto. Per cui anche solo il fatto che abbia la faccia tosta di dire a Sports Illustrated 'Oh sì, sta provando a estorcermi altri soldi'… Non sta provando a estorcere proprio niente. Cosa potrebbe estorcere poi? È il suo contratto. Si parla di rinnovarlo, non sta estorcendo niente a nessuno. Per cui mettendola in questi termini ha davvero una faccia tosta incredibile”.

Sulla possibilità che Matt metta in scena una simile gimmick “Broken” in WWE:

“È divertente che mi facciate questa domanda, c'è così tanta gente che se n'è andata e ha tenuto i loro nomi. È come se tutta questa faccenda fosse 'Oh, è solo una questione di business. È questione di proteggere noi stessi. È questione di proteggere la nostra proprietà intellettuale', anche se non è una loro proprietà intellettuale al 100%, cosa che sono certa non possa essere definita così dal punto di vista legale. Anche se lo fosse stata, perché non stanno perseguendo chiunque abbia lavorato in TNA che ora è andato via e sta facendo cose sempre più grandi? Bobby Roode, AJ Styles, chiunque. Perché non stanno proteggendo la loro proprietà intellettuale? Perché si preoccupano principalmente di questo? Perché non si sono occupati di registrare dei copyright per i loro performer attuali? È un aggettivo, state scherzando? È così frustrante. Se sono così preoccupati, se è questa la loro posizione, 'Oh è solo una questione di business, stiamo solo proteggendoci', perché si preoccupano di proteggersi solo per quanto riguarda due performer di tutto l'intero roster di persone che hanno lavorato lì, comprese persone che lavorano ancora lì? Ecco cos'è importante per te. È solo che tutte le cose che dicono non aggiungono mai niente”.

Sulle menzioni di Matt al Broken Universe sugli schermi WWE:

“È una cosa che avrebbe fatto comunque, indipendentemente se ci fosse un accordo o meno. E lo ha fatto anche a Wrestlemania quando le cose non erano ancora definite, quando le cose avrebbero potuto prendere qualsiasi piega, quando entrambe le parti sapevano che sarebbe potuta andare in ogni modo. Fino a un paio di mesi fa c'erano ancora delle negoziazioni in corso, anche fino a poche settimane fa. Fino all'ultima volta in cui sono esplosa su Twitter. Quella per me è stata l'ultima goccia perché avevamo un accordo verbale che consisteva principalmente in 'Ehi Reby chiudi la bocca finché non capiamo cosa stiamo facendo', accordo che io decisi di rispettare. Pensai 'Bene, ok, va bene. Posso farcela'. E nel frattempo stavamo cercando di capire cosa fare, i nostri avvocati se ne stavano occupando e le trattative andavano avanti tra le parti. E noi stavamo acconsentendo a questo, questo, questo e quest'altro e a risentirci alla prossima settimana. E passa una settimana. E poi passano altri giorni. E poi viene fuori una dannata intervista con uno di quei tirapiedi, uno tra Jeff [Jarrett] e Dutch Mantel esplode su Twitter o Ed rilascia un'altra intervista con informazioni poco accurate o rilascia una dichiarazione ufficiale. E ci siamo detti: 'Aspettate un attimo. Noi stiamo rispettando la nostra parte di accordo qui. Stiamo ancora pensando che questa cosa si ripeterà per la novecentesima volta a questo punto, ma nel frattempo voi state rompendo l'accordo. State rompendo la vostra parte di accordo ancora, ancora e ancora'. Se fosse stato possibile trovare un accordo vi do la mia parola che questo sarebbe già stato trovato. E sarebbe stato molto più remunerativo per loro. Sarebbe stato ottimo per tutte le parti in realtà, ma sono loro che devono gestire la percezione pubblica. La gente può parlare tutto il giorno di me, 'Oh Reby Hardy è questo, questo e quest'altro. E non è professionale, è viziata e bla bla bla'. Va benissimo, io non gestisco una compagnia. Non sono una società per azioni, non sto facendo soldi per moltissime persone, loro sì. Sono loro a doversi preoccupare di questo. Sono loro a doversi preoccupare della percezione pubblica. [Gli Hardy Boyz] faranno bene nonostante tutto. Questa vicenda non condizionerà lo stile di vita dei ragazzi, i loro rapporti con l'ufficio. Stanno bene, hanno un lavoro. Sono in TV ogni settimana. Non abbiamo mai avuto dei dubbi riguardo a questo”.

Sui termini finanziarti della loro offerta di accordo più recente:

“Sarebbe quasi impossibile accordarsi su una cosa in stile royalties perché questa coinvolgerebbe la WWE e la WWE non si abbasserebbe a un livello tale per discutere di questo. È stata una questione di denaro e noi avremmo ottenuto la somma desiderata. E anche loro avrebbero ottenuto la somma desiderata. La questione riguarda ciò per cui loro stanno combattendo, ovvero proteggere la loro proprietà. Loro non otterranno nulla di ciò che chiedevano nell'accordo, niente di più di quello che avrebbero ottenuto se tutto questo non si fosse mai verificato. Noi non abbiamo mai avuto alcun problema che loro rilasciassero merchandise o DVD o che facessero soldi con la gimmick Broken, per non era un problema. Volevamo solo essere lasciati in pace con la gimmick, come ogni altro performer che è mai andato lì e poi se n'è andato. Volevamo solo poter usare quello che noi avevamo creato e andare avanti con le nostre vite”.

Su come sta Senor Benjamin (che nella vita reale non è altri che il padre di Reby – ndr)

“Quando ho detto a mio padre di ciò che sarebbe successo a Wrestlemania, lui era praticamente l'unica persona alla quale l'ho detto perché il loro grande ritorno doveva rimanere top secret. Davvero nessuno poteva saperlo. Nemmeno chi stava nell'edificio poteva saperlo, era assurdo. Ma quando gliel'ho rivelato lui ha detto 'Oh che bello'. E poi la seconda cosa che ha detto è stata 'Uhm, questo significa che dobbiamo andare anche noi?' Perché lui non è per niente appassionato di wrestling. Parla un inglese piuttosto stentato (“broken” – ndr). Non guarda il wrestling, è più un tipo da boxe. È un portoricano della vecchia scuola. Per cui non capisce i giri politici che ci sono. Ho provato a spiegarglieli. Quando sono uscite le magliette 'F**k that Owl' (le magliette che Reby stessa aveva prodotto per sbeffeggiare Anthem, il cui loro è appunto un gufo – ndr), gliene ho data una. E lui ha detto 'Qué es esto? Cos'è questa?'. Per cui ho dovuto spiegargli cosa stava succedendo. Se non fai parte del wrestling o non lo segui, la questione sembra assurda. È assurda. Ma è stato tenero. Ha chiesto 'Possiamo andare anche noi?' e io gli ho risposto 'Awww, mi dispiace'. Ma lui è un grande. Sta portando avanti la sua vita, lavora sulla sua abbronzatura”.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati