Matt Bloom su come scelgono i coach al PC di NXT

Matt Bloom (conosciuto anche come A-Train) che attualmente è il capo degli allenatori del Performance Center WWE, ha parlato con Sports Illustrated, soffermandosi anche su come la compagnia sceglie i propri allenatori.

“Molte persone non capiscono che se sei un grande wrestler, automaticamente non vuol dire che sarai anche un bravo coach. Ma è vero, ciò che cerco in un allenatore è, prima di tutto, se possono adattarsi alla nostra squadra. Questo è il team migliore che c'è in gioco. Abbiamo Normal Smiley, che è un'enciclopedia vivente delle mosse, abbiamo anche Terry Taylor e Shawn Michaels che vengono a insegnare ai ragazzi. Abbiamo Steve Corino e Adam Pierce. Hanno avuto alcune compagnie alle spalle con cui hanno già collaborato, ma non avevano mai avuto la WWE prima che si unissero a noi, così stanno cercando di far sì che i loro nomi restino conosciuti nel resto del mondo e lo realizzano facendo tutto questo nel modo giusto. Scotty Too Hotty è Sctt Taylor e ha fatto buone cose in questo business. Sa quello che fa e ha quel lato da intrattenitore che è molto riconosciuto nell'ambiente. Abbiamo un team fantastico e ci completiamo a vicenda.”

Ha poi aggiunto:

“Guardiamo molto al carattere dei nostri allenatori. Che tipo di persone sono? Sono pazienti? Come ci rappresenteresti? Capisci che questa non è una gara? Questa è una maratona,
non uno sprint. Abbiamo talenti che vengono da tutto il mondo, molti di loro si sono dovuti trasferire e si sono lasciati famiglie e amici alle spalle. Abbiamo bisogno che i nostri coach si curino di questo e lo capiscano. Dobbiamo realizzare che ogni persona non sempre riesce ad imparare qualcosa in un giorno in particolare, quindi sei in grado di prendere le persone e farle lavorare separatamente così che possano imparare meglio il giorno dopo? Inoltre, ognuno deve capire che non c'è spazio per la compiacenza qui. Non può esistere in questo contesto e non è ammessa. Sappiamo che non ti vogliamo qui se non sei una brava persona. Nessun ego e molta umiltà. Nessuno è più grande del team stesso. Siamo complementari l'uno con l'altro e questo funziona.”