Biografia: Bruno Sammartino

Bruno Leopoldo Francesco Sammartino è considerato da molti il più grande campione WW(W)F di tutti i tempi. “The Italian Strongman” nasce in Abruzzo il 6 ottobre 1935 e si trasferisce negli Stati Uniti all'età di 15 anni. Comincia la sua carriera nel 1959 e solo tre anni più tardi conquista il suo primo titolo, l'International Tag Team Championship in coppia con Billy Watson. Un anno più tardi vince il WWWA U.S. Tag Team Title in coppia con Argentina Apollo. Ma è il 17 maggio 1963 il giorno più importante della sua carriera: infatti in questa data conquista il WWWF Heavyweight Title (World Wide Wrestling Federation) sconfiggendo al Madison Square Garden, in un tempo record, “Nature Boy” Buddy Rogers.


In questo periodo della carriera Bruno affronta e vince contro i più grandi campioni: Killer Kowalski, Crusher Verdu, Waldo Von Erich, George “The Animal” Steele, “Classy” Freddy Blassie, Haystacks Calhoun, Gorilla Monsoon; Il suo primo regno nella WWF dura la bellezza di 7 anni, e finisce il 17 gennaio 1971, interrotto da “The Russian Bear” Ivan Koloff. Durante il suo primo regno WWWF Sammartino ha il tempo di conquistare anche altre cinture: il WWWF United States Tag Team Title in coppia con Spiros Arion e il WWWF International Tag Team Title in coppia con Battman.

Una volta perso il titolo di campione assoluto, Sammartino si dedica nuovamente al combattimento di coppia, dove riesce ad ottenere altri due successi: vince il WWWF International Tag Team Title in coppia con Dominic Denucci e il Gran Prix Tag Team Tournament, torneo di coppia svoltosi in Canada, in coppia con Eduard Carpentier; all'inizio del 1973 lascia momentaneamente la WWWF, e passa alla World Wrestling Association (WWA) dove forma una coppia con Dick the Bruiser chiamata “Annihilation Inc.”, il nuovo team riesce subito ad imporsi nella federazione ed infatti il 7 luglio 1973 conquista il titolo WWA di coppia sconfiggendo Ernie “The Big Cat” Ladd e Baron Von Raschke, il titolo rimane in loro possesso per circa sei mesi per passare poi nelle mani della coppia The Valiant Brothers.

Al suo ritorno nella WWF Bruno incontra subito il nuovo campione WWF Pedro Morales ed il match tra i due lottatori più popolari del momento si conclude in parità. Successivamente Morales perde il titolo contro Stan Stasiak, ma Stasiak rimane in possesso della cintura solamente per nove giorni: infatti il 10 dicembre 1973 Bruno riconquista il titolo assoluto per la seconda volta. Da questo momento e per quattro anni consecutivi Sammartino detiene il titolo del mondo WWF, il secondo periodo più lungo della storia. In questa seconda avventura da campione Bruno affronta e sconfigge wrestler del calibro di Ken Patera, “Superstar” Billy Graham, Ivan Koloff, Bruiser Brody, Ernie Ladd, Tor Kamata, Spiros Arion, Nicolai Volkoff, Baron Von Raschke, “Big Bad” Bobby Duncum, Mr.Fuji, The Valiant Brothers (Jimmy, John e Jerry), Ox Baker ed altri ancora.

Bruno Sammartino combatte 5 o 6 sere alla settimana mettendo in ogni serata il titolo in palio ed il suo avversario più duro è Stan Hansen, che, il 26 aprile 1976 non solo riesce a sconfiggere Sammartino (il titolo non è in palio) a causa dello stop dell'arbitro per una ferita profonda sul volto del campione italiano, magli procura anche la frattura di una vertebra; nel re-match, dopo la riabilitazione dall'infortunio, Bruno dà una severa lezione al campione texano.

Ma la fine del suo secondo regno è vicina: il primo maggio 1977 “The Italian Strongman” viene sconfitto da “Superstar” Billy Graham in maniera sporca. Nei successivi re-match Bruno non riesce mai a riconquistare il titolo. Il feud più bello della sua carriera, però, lo affronta solo negli anni successivi, contro il suo allievo Larry Zbysko, sconfitto nell'incontro finale in una gabbia d'acciaio. Nell'ultimo anno di carriera Bruno lotta in coppia con suo figlio David, alternando vittorie e sconfitte; una volta ritiratosi ufficialmente fa per qualche tempo il commentatore WWF, ma non riconoscendosi nel modello di programma prodotto da Vince MacMahon litiga con lui e decide di lasciare per sempre la WWF.

Successivamente lavora per la UWF di Herb Abrams, brevemente per la WCW e, tra il 2006 ed il 2007 per la Ring of Honor. Perlopiù si tiene fuori dal mondo del wrestling, un mondo diverso da quello che gli aveva dato la notorietà e nel quale non si riconosce più. Dopo essersi accordato con Triple H, accetta l'introduzione nella WWE Hall of Fame, che avviene la sera prima di Wrestlemania 29. Bruno è poi presente per ricevere l'applauso del pubblico nel corso dell “Showcase of Immortals”.

Redazione Tuttowrestling
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