Stamford Report N.13 – 6 APRILE 2001 – WRESTLEMANIA X_SEVEN

Un saluto e benvenuti a questo nuovo appuntamento con WWF Stamford Report. Con questo numero la rubrica compie esattamente un anno, e per “festeggiare” la ricorrenza ho realizzato un nuovo logo (non è vero che l’ho fatto per festeggiare… sto rifacendo i loghi più o meno per tutte le rubriche, per cui…). Oltre alla soddisfazione per questo “compleanno”, devo dire che nutro una certa soddisfazione anche per quelle 50 carte che mi ritrovo in più per aver indovinato il risultato del main event di WrestleMania ai danni di Carlo, il quale si è dimostrato più generoso della SNAI in questa occasione…Passando decisamente a questo WrestleMania X-Seven, bisogna dire che questo PPV è sempre un’arma a doppio taglio per la WWF: grande hype ma anche grandi attese (o per meglio dire “pretese”). Lo scorso anno in molti rimasero delusi, e quest’anno? Continuate a leggere…


CHRIS JERICHO VS WILLIAM REGAL: VOTO 6+
Inserito a sorpresa come primo match dell’evento, l’incontro tra Jericho e Regal non è riuscito a soddisfare completamente le attese della vigilia, soprattutto per chi, come me, considerava questo incontro come uno dei momenti potenzialmente più interessanti dell’intera card. Intendiamoci, è stato un match piacevole, ma la sua durata ha lasciato un po’ interdetti. Gli appena 7 minuti dell’incontro infatti non sono riusciti a coinvolgere fino in fondo, ed il finale è apparso tanto inatteso quanto forse poco azzeccato, soprattutto nei tempi e nella modalità. E’ un vero peccato, perché comunque si erano viste delle cose discrete nell’arco dell’incontro, e i due wrestler sembravano avere un buon affiatamento nonostante i diversi stili di lotta. Poteva essere un incontro da 7.5 ed invece è poco più che una sufficienza, ma non è certo colpa di Jericho o di Regal bensì dei booker che hanno deciso per il match una durata così breve.

TAZZ & ACOLYTES VS RIGHT TO CENSOR: VOTO 6 =
Come il match precedente, anche questo incontro si è consumato in poco meno di 4 minuti, facendo apparire il tutto più come uno spettacolo degno di Raw che una contesa da WrestleMania. In questo caso però l’esser durato poco è sembrato più un aspetto positivo che negativo, poiché almeno si è evitato di annoiare il pubblico (scarsamente interessato all’incontro nonostante la presenza del texano Bradshaw) con un incontro più lungo. Oltretutto per quel poco che si è visto il match è risultato dignitoso e privo di fasi noiose, ed il finale che ha visto coinvolti tutti e 6 i wrestlers fuori e dentro il ring è stato piacevole. L’onore del pin ovviamente è stato dato a Bradshaw, per il quale forse sarebbe meglio trovare un nuovo compagno di coppia visto che Farooq (per i noti problemi fisici) è rimasto praticamente fuori per tutto l’incontro. Per i Right To Censor comincio ad intravedere un capolinea. La storyline con The Kat e Lawler poteva ridare un po’ di ossigeno a questa stable, ma adesso come adesso sembrano giunti ad un punto morto. Probabile uno split per loro.

RAVEN VS BIG SHOW VS KANE: VOTO 6/7
I primi sussulti dell’intero PPV sono arrivati proprio con questo incontro. S’è trattata della classica contesa hardcore combattuta nel backstage, molto piacevole e divertente in diversi frangenti. L’inizio tra il pubblico è risultato un po’ troppo confuso per la difficoltà dei cameraman di inquadrare i tre wrestlers all’opera, poi una volta arrivati nel backstage l’azione s’è fatta più interessante. Uno degli aspetti migliori dell’incontro è rappresentato soprattutto dalla varietà delle diverse situazioni: si è passati dalla prima breve parentesi sul ring (molto bella la fliyng clothesline di Kane dalla terza corda) a quella tra il pubblico, dal frangente combattuto all’interno di una gabbia nel backstage alla lotta all’interno delle stanze dalle pareti spesse come un fabriano A4 (grande Raven scagliato contro la vetrata), dalla mini corsa sui Golf Kart (divertente Kane che guida il kart insieme all’arbitro e un applauso a Raven che si è fatto investire) fino al finale combattuto sul TitanTron (si chiamerà così anche in questa occasione?) con un discreto spot conclusivo (sarà stato fatto pure sui materassini, ma ha fatto scena…) che ha portato all’inattesissima vittoria di Kane che così conquista una cintura WWF dopo quasi due anni di digiuno. Ottima la prova di Raven (protagonista di tutti gli spot più pericolosi), buona anche quella di Kane, mentre Big Show non ha fatto granché per meritarsi una particolare menzione.

TEST VS EDDIE GUERRERO: VOTO 7 =
Discreto incontro che senza dubbio ha rispettato tutte le attese della vigilia. Le prime fasi dell’incontro sono state veloci ed intense, fino all’episodio imprevisto in cui Test è rimasto incastrato con la gamba tra le corde (nell’imbarazzo generale, senza contare che Guerrero per uscire dal ring è rovinato clamorosamente a terra). Questo episodio ha portato ad una breve fase di stallo ampiamente riscattata però dal finale che ha saputo riportarsi sui livelli iniziali del match. Complessivamente comunque i diversi stili di lotta dei due wrestlers si sono ben integrati in un mix più che piacevole, con Test autore di alcune ottime power moves e Guerrero impegnato a dare velocità all’incontro. Il pubblico poi è sembrato dentro all’incontro poiché la contesa è risultata emotivamente coinvolgente in diversi frangenti, soprattutto con gli interventi esterni di Malenko e Saturn e con Test che più di una volta è riuscito a rialzarsi da dei conteggi che sembravano dover porre fine al match. Vittoria per Guerrero prevista dal sottoscritto nell’ultimo Hard Blood Cafè, ma forse era meglio che la WWF lasciasse ancora per un po’ il titolo a Test nel momento in cui quest’ultimo cominciava ad essere over col pubblico (buona infatti la reazione dei tifosi al suo ingresso).

KURT ANGLE VS CHRIS BENOIT: VOTO 7.5
Ci si aspettava un match molto tecnico tra questi due wrestler, in considerazione del loro stile di lotta e della storyline che li aveva portati a questo incontro, ma quanto visto in questa contesa è andato oltre le attese: dubito d’aver visto negli ultimi dieci anni un incontro più classico e tecnico nella WWF. E’ stato senza dubbio un piacevole diversivo rispetto agli incontri che la WWF generalmente propone, un concentrato di tecnica ed intensità elevatissima che anche il pubblico ha mostrato di gradire a più riprese. Questa è stata una grossa sorpresa, poiché c’era il rischio che i tifosi accorsi nell’arena non apprezzassero questo spettacolo per “palati fini”, ed invece alla fine di ogni sequenza a terra il pubblico ha applaudito calorosamente i due wrestler. Alla vigilia dell’incontro avevo paura che un eccessivo utilizzo delle mat moves potesse rendere il match noioso, ma fortunatamente così non è stato: il match non è stato veloce, ma gli scambi a terra sono stati caratterizzati da continui cambi di fronte molto coinvolgenti. Molto emozionanti soprattutto i tentativi da parte di entrambi i wrestler di sottomettere l’avversario alla propria submission move ed i numerosi tentativi di pin. Ottima la psicologia dell’incontro, con Angle che alla fine non riuscendo a prevalere su Benoit è tornato a combattere con uno stile più moderno. Spettacolari come al solito il Moonsault di Angle e il Diving Headbutt di Benoit. Applausi ai due wrestlers che hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli altri per quel che riguarda l’aspetto tecnico, ma anche alla WWF per aver avuto il coraggio di proporre un incontro che correva il rischio di non piacere al pubblico.

CHYNA VS IVORY: VOTO 5
In due minuti e 30 secondi non si può far molto, a maggior ragione se si tratta di un match-squash. Una storyline che andava avanti oramai da diversi mesi si è consumata dunque con un incontro privo di significato e a senso unico, con Chyna nei panni della mattatrice ed Ivory impegnata a far fare bella figura alla “9th wonder of the World” (più che la nona meraviglia del mondo a WrestleMania Chyna sembrava più un transessuale fuggito dal Carnevale di Rio, comunque…). Dalla sua l’incontro ha avuto almeno il pregio di essere durato pochissimo, riuscendo così nell’intento di non far danni all’interno della card. Resta comunque il rimpianto (si fa per dire) di non aver visto magari Lita al posto di Chyna. In questo modo il match ne avrebbe senza dubbio guadagnato in termini di qualità, senza contare che ora Chyna campionessa femminile appare un tantino fuori luogo: quale donna riuscirà mai a batterla?

VINCE MCMAHON VS SHANE MCMAHON: VOTO 7/8
Vince McMahon non è un wrestler, Shane McMahon non è un wrestler (o perlomeno questo è quello che vogliono farci credere…), eppure questi due personaggi sono stati in grado di regalare in questo incontro alcuni dei momenti più emozionanti nella storia recente della WWF. E’ stato un mix di fattori ad aver fatto di questo incontro una piccola perla nel suo genere: tra emozioni, high spot, colpi di scena, situazioni comiche e momenti drammatici questo match ha riassunto in un certo senso quello che oggi è il wrestling nella WWF. Il match in se per se è vissuto totalmente sugli incredibili spot di Shane McMahon, che ha iniziato prima con una “semplice” fliyng clothesline lanciandosi dal security wall, passando poi ad uno straordinario fliyng elbow sul tavolo dei commentatori (spot già visto a SummerSlam 99 nel suo match contro Test, ma qui la distanza dal tavolo era ancora maggiore) per poi concludere con la Van Terminator (o perlomeno una variante della mossa ideata da Rob Van Dam) che ha lasciato tutti quanti a bocca aperta. Se ancora ce ne fosse bisogno, Shane ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un personaggio capace di eseguire high spot che molti suoi colleghi professionisti non sarebbe in grado di effettuare. Per il resto, mille emozioni che hanno visto il coinvolgimento di Stephanie, Mick Foley (fortunatamente scongiurato il suo turning heel), Trish Stratus e Linda McMahon, la quale è riuscita a far saltare in piedi il pubblico rialzandosi dalla sedia per colpire Vince. L’abbraccio finale tra Shane e Linda è da consegnare nella storia dei momenti emotivamente più coinvolgenti di WrestleMania.

EDGE & CHRISTIAN VS HARDY BOYZ VS DUDLEY BOYS: VOTO 9-
Partiamo subito con un principio: come già avevo scritto per il Triangle Ladder Match di WrestleMania 2000 e il TLC Match di SummerSlam 2000, questo TLC2 è uno di quei match che DEVONO essere visti da ogni appassionato di wrestling. Quello che questi 6 wrestler (9 se vogliamo considerare anche Rhyno, Spike Dudley e Lita) hanno mostrato in questo incontro è stato dal punto di vista della spettacolarità un qualcosa di eccezionale, mettendo a repentaglio (chi più e chi meno) la propria carriera con alcune manovre scriteriate che hanno esaltato i 65mila accorsi all’Astrodome. Chiarito questo punto, come se ce ne fosse bisogno, potremmo discutere per delle ore su quale di questi tre incontri sia il migliore. Essendo più o meno tutti sullo stesso livello, credo che alla fine si tratti più che altro di una questione di gusti, e l’unica cosa che posso fare e dire cosa questo match ha avuto in più rispetto agli altri due e cosa in meno. La differenza più evidente riguarda la durata: questo TLC2 infatti è durato diversi minuti in meno rispetto agli altri incontri, e questo ha portato sia ad un numero di spot leggermente inferiore che ad un finale poco convincente. Mi soffermerei soprattutto sul finale, l’unica nota leggermente stonata in questa splendida orchestrazione: sarà stata l’inquadratura della regia poco convincente, saranno stati sbagliati sia i tempi sia la modalità, fatto sta che la sequenza finale non aveva quel pathos che invece era stato riscontrato nei due incontri disputati in precedenza. Anche il pubblico è rimasto spiazzato poiché non sembrava assolutamente che il match si sarebbe dovuto concludere con quella sequenza, oltretutto neppure spettacolare. Terminati gli aspetti negativi, bisogna però dire che questo incontro ha avuto dei momenti di intensità e spettacolarità forse mai raggiunti da nessun altro incontro disputato nella WWF: l’inizio di questa spettacolare fase è coinciso con l’arrivo di Spike Dudley sul ring (a cui seguiranno Rhyno e Lita), e da quel momento gli high spot si sono succeduti a ritmo vertiginoso. Oltre ai tavoli e alle scale questa volta c’è stato un utilizzo maggiore anche delle sedie, ed anche più tentativi di raggiungere le cinture appese. Molti high spot sono stati ripresi dalle passate contese, ma quelli nuovi (la spear di Edge dalla scala più alta su Jeff appeso al gancio delle cinture è mostruosa) hanno lasciato senza dubbio il segno.Grande sorpresa comunque per l’ennesima vittoria di Edge & Christian. Nessuno si aspettava che i due giovani canadesi riuscissero a vincere per la terza volta le cinture in questi gimmick match, e forse proprio per questo la scelta della WWF è caduta su di loro.

GIMMICK BATTLE ROYAL: VOTO 7
Criticare questo incontro significa non aver capito lo spirito con cui la WWF ha inserito questo bizzarro match all’interno di WrestleMania. Questa battle royal alla fine era solo un pretesto per una passerella di alcuni grandi personaggi del passato, e da questo punto di vista è innegabile che lo spettacolo offerto sia stato piacevole. Grossa sorpresa (almeno per il sottoscritto) è stata anche la presenza di Bobby Hennan (apparso in forma straordinaria) e Mene Geane al tavolo dei commentatori, autori di un commento molto divertente. Vedere di nuovo i Bushwackers, Doink, Iron Sheik (che ha impiegato non si sa quanto tempo per arrivare al ring), Brother Love e tutti gli altri (tranne The Goon che io nemmeno ricordavo) e riascoltare le loro musiche è stato divertente ed emozionante, anche perché alcuni personaggi come i Bushwackers o Doink hanno ottenuto, nonostante siano passati molti anni dalla loro ultima apparizione, delle autentiche ovazioni da parte del pubblico. Il match poi è stato quello che è stato, 3 minuti e passa di pugni e poco più, ma in realtà il “match” vero e proprio si era concluso con l’entrata dell’ultimo wrestler…

HHH VS THE UNDERTAKER: VOTO 8
HHH aveva promesso alla vigilia che questo sarebbe stato un grande incontro, e così è stato. Probabilmente la storyline meglio preparata nelle settimane precedenti al PPV (Shane VS Vince esclusa per ovvi motivi) aveva creato grossa attese per questo match, sia per la presenza di due autentiche leggende sul ring, sia per il record di imbattibilità di Undertaker, sia proprio per saggiare le condizioni fisiche del DeadMan al primo vero grande impegno dal giorno del suo rientro. Per rispondere subito a quest’ultimo interrogativo, l’Undertaker è apparso in ottime condizioni, rendendosi protagonista con alcune delle sue manovre caratteristiche eseguite al meglio. HHH da par suo è riuscito a tirar fuori dall’Undertaker quanto di meglio potesse fare, con una prova straordinaria (in considerazione anche di alcuni voli fuori e dentro il ring) dando dimostrazione di grandissima professionalità, “regalando” a Taker un job pulito. Lo stile del match è stato ovviamente brawl, ma i due hanno anche dato vita ad alcuni spot spettacolari molto interessanti, tra cui la chokeslam di Taker che ha fatto cadere HHH dalla piattaforma (su di un materasso, anche se con l’inquadratura iniziale non si era capito) e il flying elbow dell’Undertaker da oltre due metri (sempre sul provvidenziale materasso). Non è stato un match veloce, ma è stato molto intenso. Le emozioni sono state moltissime, e gli ultimi minuti del match hanno lasciato il pubblico letteralmente col fiato sospeso, tra Tombostone e Reversed Tombstone, arbitro a terra, martellate, conteggi di 2 e 3/4 e Last Ride finale. Inutile dire che al conteggio di 3 in favore dell’Undertaker ho esultato a lungo seduto in poltrona. Il bello del wrestling è anche questo…

THE ROCK VS STEVE AUSTIN: VOTO 8.5
In molti, me compreso, avevano storto il naso di fronte all’annuncio (a dire il vero noto da mesi) che il main event di WrestleMania sarebbe stato The Rock VS Steve Austin: un main event già visto a WrestleMania XV, oltretutto tra due wrestler dignitosi o poco più, non sembrava una grossa attrattiva, anche perché nelle settimane precedenti all’evento non era stato creato quell’hype che generalmente ci si aspetta per un main event di WrestleMania. Fortunatamente però la diffidenza iniziale che avevo per questo incontro è svanito immediatamente dopo i primi minuti, tanto da arrivare a dire che probabilmente questo è il miglior main event mai disputato a WrestleMania dopo solo l’Iron Man Match di WrestleMania XII tra Bret Hart e Shawn Michaels. Il livello d’intensità di questo incontro è stato assolutamente incredibile, non c’è stato un attimo di pausa nei quasi 30 minuti che è durato. A tratti è sembrato un incontro “epico”, soprattutto durante le manovre di sottomissione (non a caso la Sharpshooter) che hanno ricordato il Submission Only Match di WM13 tra Bret Hart e Austin, con tanto d’immagine di Austin che sanguina urlando per il dolore.Non è stato comunque un match spettacolare, nel senso che i due wrestlers non hanno eseguito nessun high spot particolare, ma le emozioni ed il clima che si respirava nell’arena sono riuscite a sopperire a questa mancanza. Assolutamente incredibile il finale dell’incontro, con continui tentativi di pin, mosse finali (Austin e The Rock si sono anche “scambiati” le mosse risolutive) da cui i wrestler riuscivano ad uscire e Vince McMahon che con il suo intervento ha dato il via probabilmente ad una nuova era che vede Steve Austin trasformato in heel.

PPV: VOTO 9
WrestleMania… WrestleMania è talmente importante che alla fine ci si aspettano sempre delle cose incredibili, ritorni impossibili, storyline improbabili, e se al termine dell’evento i castelli in aria che avevamo costruito nei giorni che la precedono crollano giù, beh, scatta la delusione…Ne ho sentite a centinaia di storie prima di questa WrestleMania: il ritorno di Hogan, l’arrivo di Goldberg, di Booker T, Scott Hall, Shawn Michaels che riforma la kliq, Taker che torna al dark side, i wrestlers WCW che aiutano Shane durante il suo incontro e tante altre ancora. Non è colpa della WWF se la nostra fantasia non ha limiti…Se invece di fantasticare rimanessimo un po’ di più con i piedi per terra guardando alla sostanza del PPV in se per se, ci renderemmo conto che questa WrestleMania è stata la più grande edizione di tutti i tempi del più importante PPV della WWF, e forse addirittura il miglior PPV mai disputato in casa Stamford. Francamente faccio fatica a ricordare un PPV con così tanti grandissimi incontri, così tante emozioni, con una cornice di pubblico così bella ed un atmosfera così straordinaria. Alla fine questo è stato un PPV che ha avuto praticamente 5 main event: The Rock VS Steve Austin, HHH VS Undertaker, Shane McMahon VS Vince McMahon, il TLC2 e Kurt Angle VS Chris Benoit. Io non riesco ad immaginare un altro evento con così tanti incontri di tale fattura. Oltre a questi incontri abbiamo avuto anche altri bei match come Test VS Eddie Guerrero o il Triple Threat Hardcore Match, mentre per il resto l’unico incontro mediocre (ma tutto sommato guardabile) è stato il match per il titolo femminile. Questo è stato un PPV di una varietà unica: abbiamo avuto il match tecnico (Angle VS Benoit), abbiamo avuto il match hardcore (Kane VS Raven VS Big Show), abbiamo avuto il match pieno di high spot (TLC2), abbiamo avuto il match brawl (Undertaker VS HHH), abbiamo avuto il match di grande impatto emotivo (Shane VS Vince), abbiamo avuto un grandissimo main event (The Rock VS Steve Austin). Cosa si può volere di più? L’unico appunto che si può accettare è il mancato ritorno di Shawn Michaels (poteva starci, ma evidentemente la WWF avrà avuto i suoi buoni motivi per tenerlo fuori), ma per il resto questo è stato secondo me un PPV praticamente perfetto. Non si possono sparare nomi di wrestler a casaccio come durante il mercato estivo delle squadre di calcio e poi rimanere delusi se certi nomi non si vedono. Oltretutto, proprio a voler fare i pignoli, diversi wrestler della WCW si sono anche visti, per cui almeno la WWF ha cercato di “accontentare” il pubblico in questo senso. Non capisco nemmeno chi dice che sono mancate le sorprese: chi si aspettava la vittoria di Jericho, di Kane o di Edge & Christian? E la vittoria di Undertaker? Negli USA tutti i più importanti giornalisti davano HHH vincente. Angle VS Benoit è stato sorprendente per lo stile adottato. Il match tra Shane e Vince è stato un continuo colpo di scena (magari più scontata la “resurrezione” di Linda, ma comunque di grande impatto), Steve Austin VS The Rock idem (fino all’ultimo non si capiva se Austin fosse realmente passato dalla parte di Vince oppure fosse pronto a colpirlo con una Stunner alla fine). Ok, non c’è stata la sorpresa Hogan, Goldberg o Booker T, ma visto che non sono sotto contratto con la WWF, aspettarsi una loro presenza è come aspettare di vedere la domenica Vieri giocare di punto in bianco col Milan o Del Piero con la Roma. Ora la WWF dovrà saper gestire al meglio il turning heel di Austin: il pubblico (che non può essere comandato a bacchetta da Vinnie Mac) non sembra aver recepito molto questo passaggio di Austin, e per questo a Stamford dovranno evitare che si ripeta un nuovo caso Goldberg come nella WCW. Affiancargli HHH può essere una buona soluzione temporanea, anche se credo che questa unione non durerà a lungo. Ora il top face della federazione sembra essere Undertaker, con la collaborazione di Kane, ma anche questa è una soluzione temporanea in attesa che The Rock torni dalla riprese del suo film. In questa ingarbugliata situazione potrebbe inserirsi Shawn Michaels per rimpinguare le file dei face, ma è ancora presto per ipotizzare questi scenari futuri visto che le prossime mosse della federazione cominceranno ad esser chiare solo in concomitanza di Backlash.Per adesso, un consiglio: VEDETEVI WRESTLEMANIA X-SEVEN…

Alla prossima…

David Grauli

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