chrisy2j ha scritto: ↑26/11/2020, 19:47
Per quanto riguarda il Maradona uomo, anche qui no comment, capisco che ad alcuni non sia simpatico (e ci sta) ma è anche vero che non gli è stato perdonato nulla.
No Chris, mi dispiace ma io non concordo con chi in questi momenti sta tirando fuori le azioni esecrabili compiute dall'uomo privato e non si limiti solo a quello che è stato a livello calcistico.
È da ieri che leggo e sento di gente che prova a contestarne o sminuirne la memoria utilizzando come arma tutti gli errori e le azioni meschine compiute dal Maradona uomo, ma lui nella storia ci entra per le sue "qualità professionali", non per quello che ha fatto nella sua vita privata.
Il professionista (a prescindere dal mestiere) andrebbe sempre separato dall'uomo privato quando è il "talento lavorativo" quello per il quale ti si celebra e non di certo la vita privata.
Questa bigotta repressione che pretende di sporcare (e a volte vorrebbe anche censurare) il talento di qualcuno solo perché quel qualcuno magari non era una persona "a modo" mi atterrisce perché se permettiamo all'uomo privato di infangare ciò che realizza in quanto professionista/artista, culturalmente ne usciamo a pezzi noi in quanto collettività.
Quando si commemora un personaggio pubblico (attenzione, politici o esponenti militari, dal momento che decidono spesso la vita e la morte di tante persone, non possono rientrare in questo discorso, se no poi dovrei sentirmi dei nostalgici del ventennio giustificare crapa pelata dicendo "ha fatto anche cose buone" e queste stronzate non hanno niente di culturale anzi, chi la pensa così di culturale non ha proprio nulla) si deve considerare ciò per cui ha scritto il suo nome nella storia.
Maradona è stato un calciatore fenomenale (oltre che un personaggio che ha oltrepassato il semplice ruolo sportivo, un po' come anche Mohammed Alì) ed è per i suoi meriti professionali che lo si celebra, chi se ne fotte dei suoi vizi privati (in questo contesto), non è per quelli che è entrato nella storia.
La cultura (in senso ampio) è spesso arricchita da "bad boys" non sempre da chirichetti, ma noi che ci arricchiamo grazie al contributo fornito da questi bad boys, li celebriamo per il loro genio e talento, non di certo perché fossero bad boys.
Questo modo di pensare attacca la cultura alle sue fondamenta Il bello è che in teoria dovremmo essere in un epoca decisamente più illuminata e invece davvero stiamo tornando indietro (anzi, peggio che indietro).
Questo modo di pensare, fosse stato in auge in passato, ci avrebbe magari privati della filosofia socratica o platonica perché entrambi nel loro privato scopavano con minorenni (al di là che la pedofilia all'epoca non fosse stigmatizzata come oggi), dell'arte di Michelangelo in quanto individuo collerico, di quella di Caravaggio in quanto assassino, della letteratura dei poeti maledetti dell'800 in quanto manica di drogati, della caratura giornalistica di Montanelli perché sposò ed ebbe rapporti con una minore, del talento musicale di Mercury o Elvis perché consumatori di sostanze stupefacenti e alcolici, e potrei andare avanti a lungo.
Questo bigottismo puritano da sempre fuori luogo che interviene quando l'argomento trattato non ha niente a che fare con le loro luride intenzioni (perché se ad esempio voglio celebrare il Chris Benoit uomo e dargli il premio di "papà e marito dell'anno" allora è giusto che io venga internato e che questi puritani contestino ciò che voglio fare, ma se io voglio celebrare il Chris Benoit professionista e quindi il suo lascito nel wrestling non vedo le nefandezze che ha compiuto da uomo privato cosa c'entrino con ciò che ha fatto professionalmente).
Se Polanski (o Allen) gira un grande film io lo lodo, non è che mi metto le fette di prosciutto davanti agli occhi e dico che ha fatto un film di merda solo perché la persona Polanski ha fatto sesso con una minore 200 anni fa.
Ripeto, magari sto esagerando ma trovo che infangare il ricordo di Maradona (celebrato per quello che ha fatto da calciatore) con determinate cose che ha fatto da "persona privata" (e non è la persona privata che si celebra, quindi tutti gli errori e le nefandezze che ha commesso In quella veste non c'entrano con l'altra veste per la quale lo si ricorda) sia un tentativo di rendere privi di spirito critico (e quindi culturalmente più povere) le persone.
Ed io, che nella mia infima piccolezza mi reputo un uomo di (senz'altro poca) cultura, andrò sempre contro ogni forma di censura o damnatio memoriae che tenda a sminuire o privare la celebrazione del genio (che è di tutti) di qualcuno con i suoi demoni personali e privati (che sono solo suoi e non "nostri").
In fondo, alla fine è il genio, la bravura lavorativa di qualcuno, ciò che conta e che lascia davvero traccia, non gli scheletri nell'armadio, i demoni personali e le azioni abiette dell' individuo privato.
"
A detta di tanti calciatori, Maradona è stato l'ispirazione e il modello che li ha spinti a giocare a calcio, devo invece ancora trovare un drogato che dica di aver iniziato a usare sostanze stupefacenti perché ispirato da Maradona".
Punto.