Larussa andò a vedere inter schalke con un volo di stato...
Inviato: 08/04/2011, 12:53
Ignazio La Russa vola a vedere Inter-Shalke con l’aereo di Stato?
Rischia di ricordarselo molto bene, quel 5 aprile, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Non tanto per la sanzione del vaffa a Gianfranco Fini, ma per una partita di calcio deludente nel risultato, ma soprattutto a causa dell’aereo di Stato che, secondo il Fatto Quotidiano, il ministro avrebbe usato per arrivare in tempo al fischio d’inizio. Scrive Gianni Barbacetto.
È atterrato a Milano, secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, attorno alle 18.30 di martedì. Ha viaggiato a bordo di un aereo P180 dell’Arma dei carabinieri proveniente da Roma. È poi ripartito attorno alle 23, con un aereo dell’Aeronau – tica militare, identificativo MM 62210. In mezzo, la partita allo stadio di San Siro, dove l’Inter è stata sconfitta 5 a 2 dallo Schalke, la squadra decima in classifica del campionato tedesco. Dopo la batosta sportiva, il ministro della Difesa ha avuto anche tempo di dare una stoccatina all’allenatore dell’I n t e r, Leonardo, dichiarando alla Gazzetta dello sport: “Kharja non l’avrei tolto, avrei levato Motta. Con una condizione così carente, l’atteggiamento tattico dovrebbe essere meno fantasioso”
Barbacetto ricorda le polemiche per gli aerei di Stato sollevate da Padania e Giornale quando a volare era Clemente Mastella, allora ministro della Giustizia del governo Prodi. E segnala:
Ci sono dei precedenti. Il 25 maggio 2009 il ministro La Russa, accompagnato dal coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini e da altri esponenti di partito, era arrivato a bordo di un Boeing 737 dell’A e ro n a u t i c a militare all’aeroporto Baccarini di Grosseto. Per partecipare a un aperitivo elettorale in sostegno di un candidato locale del Pdl. Lo stesso La Russa ha firmato nel 2009 il contratto alla Fonsai dell’amico Salvatore Ligresti che si è aggiudicato l’appalto dei servizi assicurativi per i rischi aeronautici connessi al trasporto aereo di Stato e di governo. In quella occasione, la copertura assicurativa è stata allargata non soltanto ai presidenti della Repubblica, della Camera e del Senato, agli ex capi di Stato e ai presidenti del Consiglio, ma anche agli estranei imbarcati sui voli. Una copertura assicurativa amplissima: i passeggeri dovranno essere risarciti in caso di infortunio, avvelenamento, punture di insetti e molto altro; pochissimi i rischi esclusi, tra cui i danni da fusione nucleare .
I precedenti sono inequivocabili:
ANCHE BERLUSCONI è stato al centro di polemiche per i voli di Stato: fu messo sotto indagine (e poi archiviato) per i viaggi con cui nel maggio-giugno 2008 andava a villa Certosa, in Sardegna, accompagnato da vari ospiti, tra cui il cantante Mariano Apicella. Il ministro senza portafoglio Michela Vittoria Brambilla ha invece querelato il Fatto Quotidiano per aver raccontato le sue avventure in elicottero, a spese dei contribuenti. La direttiva sui voli di Stato voluta nel luglio 2008 dal governo Berlusconi stabilisce che per autorizzare il volo devono sussistere “comprovate e inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”; e che devono non essere “dispo – nibili voli di linea né altre modalità di trasporto compatibili con l’efficace svolgimento di dette funzioni”. La partita dell’Inter rientra nelle funzioni istituzionali del ministro della Difesa?
Potrebbe anche essere, alla fin fine, no?
Rischia di ricordarselo molto bene, quel 5 aprile, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Non tanto per la sanzione del vaffa a Gianfranco Fini, ma per una partita di calcio deludente nel risultato, ma soprattutto a causa dell’aereo di Stato che, secondo il Fatto Quotidiano, il ministro avrebbe usato per arrivare in tempo al fischio d’inizio. Scrive Gianni Barbacetto.
È atterrato a Milano, secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, attorno alle 18.30 di martedì. Ha viaggiato a bordo di un aereo P180 dell’Arma dei carabinieri proveniente da Roma. È poi ripartito attorno alle 23, con un aereo dell’Aeronau – tica militare, identificativo MM 62210. In mezzo, la partita allo stadio di San Siro, dove l’Inter è stata sconfitta 5 a 2 dallo Schalke, la squadra decima in classifica del campionato tedesco. Dopo la batosta sportiva, il ministro della Difesa ha avuto anche tempo di dare una stoccatina all’allenatore dell’I n t e r, Leonardo, dichiarando alla Gazzetta dello sport: “Kharja non l’avrei tolto, avrei levato Motta. Con una condizione così carente, l’atteggiamento tattico dovrebbe essere meno fantasioso”
Barbacetto ricorda le polemiche per gli aerei di Stato sollevate da Padania e Giornale quando a volare era Clemente Mastella, allora ministro della Giustizia del governo Prodi. E segnala:
Ci sono dei precedenti. Il 25 maggio 2009 il ministro La Russa, accompagnato dal coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini e da altri esponenti di partito, era arrivato a bordo di un Boeing 737 dell’A e ro n a u t i c a militare all’aeroporto Baccarini di Grosseto. Per partecipare a un aperitivo elettorale in sostegno di un candidato locale del Pdl. Lo stesso La Russa ha firmato nel 2009 il contratto alla Fonsai dell’amico Salvatore Ligresti che si è aggiudicato l’appalto dei servizi assicurativi per i rischi aeronautici connessi al trasporto aereo di Stato e di governo. In quella occasione, la copertura assicurativa è stata allargata non soltanto ai presidenti della Repubblica, della Camera e del Senato, agli ex capi di Stato e ai presidenti del Consiglio, ma anche agli estranei imbarcati sui voli. Una copertura assicurativa amplissima: i passeggeri dovranno essere risarciti in caso di infortunio, avvelenamento, punture di insetti e molto altro; pochissimi i rischi esclusi, tra cui i danni da fusione nucleare .
I precedenti sono inequivocabili:
ANCHE BERLUSCONI è stato al centro di polemiche per i voli di Stato: fu messo sotto indagine (e poi archiviato) per i viaggi con cui nel maggio-giugno 2008 andava a villa Certosa, in Sardegna, accompagnato da vari ospiti, tra cui il cantante Mariano Apicella. Il ministro senza portafoglio Michela Vittoria Brambilla ha invece querelato il Fatto Quotidiano per aver raccontato le sue avventure in elicottero, a spese dei contribuenti. La direttiva sui voli di Stato voluta nel luglio 2008 dal governo Berlusconi stabilisce che per autorizzare il volo devono sussistere “comprovate e inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”; e che devono non essere “dispo – nibili voli di linea né altre modalità di trasporto compatibili con l’efficace svolgimento di dette funzioni”. La partita dell’Inter rientra nelle funzioni istituzionali del ministro della Difesa?
Potrebbe anche essere, alla fin fine, no?