SkullAndBones ha scritto:
Capisco il tuo punto di vista.
Quale sarebbe, per te, la soluzione alternativa alle carceri? Parlando concretamente.
E l'assenza del carcere non pone il problema dell'azzardo morale, a prescindere dall'aspetto punitivo dello stesso.
Cosa significa per te concretamente???
Qual´é lo scopo dell´istituzione carceraria???? Prevenire i reati? punire? lottare contro la criminalitä? incutere timore? Fare giustizia?
A me non interessa far funzionare questa societä, che non puö far a meno delle carceri. Io critico concretamente questo sistema sociale e provo a sviluppare un etica di rottura che superi certe logiche e contraddizione. Per me é concreto, perché riguarda il mio pensiero, il mio agire, la mia vita e il mio corpo e di chi mi sta vicino e condivide. Il problema non é io che farei ma io
che cosa avrei fatto?
Per farmi capire porto l´esempio della guerra in Libia....mi si chiede che cosa farei... bombardare gheddafi o no? Ma io da almeno 5 anni denuncio questo pazzoide e le sue politiche e per 5 anni l´UE lo ha sostenuto in tutti i modi possibili ed immaginabili e dopo mi si pone la domanda
che faresti concretamente??? Mi sembra una domanda indecente.
Tornando il carcere. La domanda é cosa faresti con un criminale?? Domanda astratta perché il criminale esiste solo in potenza e puö essere "attualizzato" solo per mezzo di determinati istituzioni. Ergo eliminerei, o piü concretamente lotterei, le istituzioni che producono criminalitä. Il carcere é una di queste.
Sul Capitalismo concordo che non puö essere ridotto all´economia di mercato, ma non é un assoluto ed ha la sua storia che inizia con la guerra dei trent´anni e come ogni cosa che inizia puö avere una fine.
In ogni caso la risposta a tale quesito puö essere trovata in Max Weber o/e Karl MArx. Io preferisco leggerli entrambi.