Delphi ha scritto:
(ma è confermata la faccenda del riscatto? io non l'ho letto da nessuna parte, se non da post deliranti su facebook)
Ma dove volevi leggerla, sul sito del governo?
Comunque la vicenda mi sembra abbastanza semplice, senza troppe dietrologie.
Anche senza dar credito al Fatto, che comunque mi sembra una fonte attendibile, le due ragazze avevano già espresso solidarietà ai ribelli anti-governativi prima di partire, e si erano scagliate più volte contro Assad, oltre che contro Russia e Cina, accusate di trattare con il governo siriano.
Credo ci siano ancora i post o le foto su Facebook.
Il che non significa che fossero lì per sostenere i terroristi.
Molto più probabilmente, vista la loro giovane età e inesperienza, erano convinte che chi si opponeva al governo era "il buono", magari senza neanche sapere che in prima fila fra i ribelli c'era al Qaeda.
La conclusione è quella che conosciamo: hanno pagato la loro ingenuità venendo "tradite" da quelli che loro stesse intendevano sostenere, a ulteriore riprova che in guerra non ci sono alleati e non si guarda in faccia nessuno. Hai voglia poi a spiegare ai sequestratori che Greta e Vanessa erano dalla loro.
Un conto è l'idea che del conflitto ci si può formare qua, seduti davanti alla tastiera, e un conto è la realtà dei fatti sul campo, che loro evidentemente non conoscevano e hanno affrontato con superficialità.
Tutto qua.
Io non colpevolizzerei loro, quanto chi le ha lasciate partire senza la minima preparazione di base sull'entità del conflitto, sull'identità delle forze in campo, sulla psicologia di guerra, sulla preparazione militare e su tante altre cose.
Sono vittime della loro età e di chi le affiancava, a conti fatti.
Sul riscatto: mi sembra abbastanza sciocco attendere conferme ufficiali.
Non ci vuole una laurea per fare 2+2: gratis non le hanno lasciate andare, e, se i rapitori avessero ottenuto ostaggi o benefici di altro tipo, in qualche modo sarebbe trapelato per smentire ufficialmente l'ipotesi riscatto.
Anche il fratello di Greta che non la lascia rispondere in merito e si oppone stizzito ai giornalisti sulla questione, parla abbastanza chiaro.
Che poi, intendiamoci: pagare i terroristi è una vergogna immonda che non fa onore al nostro paese e ci mette a rischio tutti. Ma l'alternativa?