a lecco ci sono dei senegalesi nei parcheggi ma nessuno rompe i maroni, basta dire "no grazie".
a milano sono tutti italiani (per lo più campani, dall'accento) e sono molto più insistenti e molesti, anche perché i vigili non dicono mai nulla.
è proprio l'esempio più cannato che ci sia.
mi stupisco che alla quarta pagina non sia ancora partito nessun flame.
comunque, sul topic. per come lo intendo io, sono razzista. sono razzista perché non ci vedo nulla di strano nel distinguere le etnie e le diversità fisiche, quando sono evidenti. quindi sì, sono razzista perché per me è logico parlare di razze. non sono razzista se intendiamo che una razza sia superiore all'altra, semplicemente perché è un concetto senza senso se non inserito in un contesto. metti qui un aborigeno e muore dopo due secondi investito da un camion mentre urla "magia carro magico" e salvini se la ride, poi mettiamo un milanese in amazzonia e muore dopo due secondi perché mangia un frutto velenoso, mentre il salvini aborigeno se la ride dicendo "imbecille che pensa di essere all'esselunga". chi è superiore a chi?
il caso immigrazione è un problema grosso e serio, c'è poco da fare, ed entrambe le posizioni estremiste sono senza senso. premesso che gli sbarchi e le invasioni coi barconi sono nella testa dei fanatici e stop, visto che a quanto mi risulta il grosso degli stranieri arriva via terra dai paesi dell'est; il problema è che in italia siamo incapaci di sederci a un tavolo e ragionare senza slogan (basti vedere che oggi, nel 2015, c'è ancora chi urla ai fascisti e chi ai comunisti), e le soluzioni concrete non si trovano. l'accoglienza senza se e senza ma è infattibile, non abbiamo i mezzi, le risorse e le capacità. è sacrosanto accogliere chi ha bisogno, invece.
ma il problema, vero, è siamo noi italiani i primi a lucrare sull'immigrazione, quindi le soluzioni non si vogliono trovare.
c'è anche da dire che, al solito, siamo incapaci di farci valere con l'europa, che ci bacchetta per ogni problema ma se ne sbatte i maroni di intervenire per un problema totalmente europeo, non certo italiano. arrivano qui perché siamo i più a sud, banalmente, ma tanti mica vorrebbero stare qui. la fregatura è che li becchi, e sei obbligato a trattenerli. fosse per me li metterei tutti sul treno, li porto al brennero e a 2 metri dal confine austriaco direi "bene facciamo la pausa caffè e sgranchiamoci le gambe, ci ritroviamo al treno tra venti minuti".
il discorso dell'aiutarli là è bello e perfetto, ma non funzionante. perché il loro primo problema "là" sono le guerre che spesso sono causate da "qua", per i nostri interessi.
ps il discorso "noi abbiamo esportato la mafia" no eh, per favore, che un paragone più scemo non esiste.