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Se questo è un uomo - Primo Levi
Qualcuno l'ha mai letto?

pingumen96 ha scritto:Se questo è un uomo - Primo Levi
Qualcuno l'ha mai letto?

Ho letto dei brani tratti da questo e altri saggi di Levi, soprattutto per scuola, ma non mi ha mai appassionato, forse perché non sono mai stato interessato all'argomento come chi sceglie intenzionalmente di leggere qualcosa di Levi.

Arthur Conan Doyle - Il Mastino dei Baskerville
8, classico senza tempo che adoro, Holmes è uno dei miei personaggi letterari preferiti.

Dino Buzzati - La Boutique del Mistero
5.5, raccolta di brevi racconti di vario tipo, troppo corti per appassionare. Su 31 racconti ne ho apprezzati meno do 15 sicuramente, molti li ho trovati riempitivi di un libro scarno, che non credo ricorderò a lungo.

Sto leggendo " The Structure Of Evolutionary Theory " di Gould.

La prossima volta che qualcuno mi dice che scrivo complicato, o che sono prolisso, lo prendo e glielo spacco in faccia.

pingumen96 ha scritto:Se questo è un uomo - Primo Levi
Qualcuno l'ha mai letto?

l'ho letto nel periodo in cui ero fissato sullo studio del nazismo....storia molto triste quella di primo levi

saraccio97 ha scritto:Arthur Conan Doyle - Il Mastino dei Baskerville
8, classico senza tempo che adoro, Holmes è uno dei miei personaggi letterari preferiti.

Dino Buzzati - La Boutique del Mistero
5.5, raccolta di brevi racconti di vario tipo, troppo corti per appassionare. Su 31 racconti ne ho apprezzati meno do 15 sicuramente, molti li ho trovati riempitivi di un libro scarno, che non credo ricorderò a lungo.

Caaaazzo.

Buzzati è uno scrittore magnifico rispetto a Doyle. E i suoi racconti sono il suo punto forte. Io sono letteralmente innamorato dei suoi libri...

Io di Buzzati ho letto la raccolta "Sessanta racconti" e il Deserto dei Tartari e li ho trovati due libri meravigliosi.

pingumen96 ha scritto:Se questo è un uomo - Primo Levi
Qualcuno l'ha mai letto?

Si, faceva parte di un approfondimento scolastico della terza superiore, durato diversi mesi, sul nazismo.
L'ho trovato molto realistico e, di conseguenza, molto profondo

Edit: ti conviene anche leggere il libro sul rientro in patria post campo di concentramento, analizza un aspetto meno conosciuto ai più, ovvero come l'uomo-schiavo devastato da anni di campi di concentramento si scontra con la "libertà"

Il capitano ha scritto:


Caaaazzo.

Buzzati è uno scrittore magnifico rispetto a Doyle. E i suoi racconti sono il suo punto forte. Io sono letteralmente innamorato dei suoi libri...

A me Doyle piace molto di più, ha elaborato il genere del giallo deduttivo le cui basi erano state messe da E.A. Poe (I delitti della Rue Morgue) per renderlo accessibile a tutti. Buzzati non ha fatto nulla di innovativo, ha scritto qualche storiella di poco conto, ottenendo la sua cerchia di seguaci. Non ha però certo lasciato un'impronta indelebile nel mondo della letteratura. Aggrappandosi all'uso smodato del finale aperto è riuscito a farsi strada, ma mai capirò come I Sette Messaggeri possa essere considerato uno dei suoi migliori racconti, quando Sette Piani e Una cosa che comincia per elle sono di ben altro livello.

saraccio97 ha scritto: A me Doyle piace molto di più, ha elaborato il genere del giallo deduttivo le cui basi erano state messe da E.A. Poe (I delitti della Rue Morgue) per renderlo accessibile a tutti. Buzzati non ha fatto nulla di innovativo, ha scritto qualche storiella di poco conto, ottenendo la sua cerchia di seguaci. Non ha però certo lasciato un'impronta indelebile nel mondo della letteratura. Aggrappandosi all'uso smodato del finale aperto è riuscito a farsi strada, ma mai capirò come I Sette Messaggeri possa essere considerato uno dei suoi migliori racconti, quando Sette Piani e Una cosa che comincia per elle sono di ben altro livello.

Qualche storiella di poco conto è abbastanza interessante come definizione. Cioé, per quanto mi piacciano i gialli, lo schema di Doyle è così semplice che è facilmente afferrabile, anche solo dopo la lettura di qualche racconto (perché sì, ha scritto anche dei racconti). Buzzati è difficile da capire, quello sì. Ah, BTW, Il Deserto dei Tartari non lo trovo il suo miglior libro. Io personalmente ho adorato Un Amore.

Ho finito di leggere "Un'avventura di Mark Twain" di Thomas Hauser, un bel romanzo sulla boxe, con protagonista un giovane Mark Twain appunto, che vince a poker uno schiavo di colore "Bones" che veniva utlizzato per fare match di pugilato.
I due decidono di mettersi in società e di continuare con la Boxe. Il tutto ambientato nell'America del 1800. Veramente bello!

Adesso sto leggendo di John McEnroe "Non puoi dire sul serio", questo straordinario campione del tennis descrive la sua epoca ripercorrendo passo dopo passo la sua carriera e la sua vita.

McEnroe ci parla dei suoi leggendari match con Borg, Connors, Lendl con sincerità raccontando le emozioni di allora e le riflessioni di oggi, il tutto però non tralasciando aspetti di vita reale.

Lo consiglio soprattutto agli amanti del tennis.

DolphFF ha scritto:
Si, faceva parte di un approfondimento scolastico della terza superiore, durato diversi mesi, sul nazismo.
L'ho trovato molto realistico e, di conseguenza, molto profondo

Edit: ti conviene anche leggere il libro sul rientro in patria post campo di concentramento, analizza un aspetto meno conosciuto ai più, ovvero come l'uomo-schiavo devastato da anni di campi di concentramento si scontra con la "libertà"

E' lo stesso consiglio che mi ha dato la bibliotecaria, una volta finito questo lo farò se avrò tempo e voglia.
OT: ma io e te ci conosciamo da qualche altro forum? Freefederation?

Jeff Hardy 18 ha scritto:Mi sa che st'estate vado di letteratura americana, io in estate scelgo sempre un tema.
Sto rileggendo Huckleberry Finn e penso che poi andrò di Moby Dick e Furore, poi vedrò.

Oh ma di libri ambientati nella NY della grande depressione c'è qualcosa? Perchè i vari Steinbeck o Fante sono tutti ambientati da altre parti e su gugol non ho trovato nulla.

A proposito di letteratura americana.

Yates l'hai mai letto? Merita tanto.
A parte l'inflazionato (ma neanche troppo) Revolutionary Road, c'è Undici Solitudini che è meraviglioso, tramite racconti traccia uno spietato -quanto preciso - ritratto della New York degli anni '60, Cold Spring Harbor una storia ambientata negli anni Quaranta e che quindi ha come sfondo un'America che ancora risente degli strascichi della Grande Depressione, Bugiardi e innamorati un'altra bellissima e struggente raccolta.
Molti lo paragonano (a ragione) ad Hemingway, per il suo stile essenzialistico con cui descrive la realtà quotidiana.

Poi c'è Wallace che dovrebbe leggere chiunque, miglior scrittore (e scrittore è riduttivo) dell'era moderna di gran lunga, ed uno dei migliori di sempre a mio parere. Un genio.
Infinite Jest capolavoro, anche se ci vuole tanto tempo e pazienza.

Wallace non è per tutti eh.

Anzi, è per pochissimi...pochissimi tra cui, tra l'altro, non so ancora se includermi.

Baboden ha scritto:Wallace non è per tutti eh.

Anzi, è per pochissimi...pochissimi tra cui, tra l'altro, non so ancora se includermi.

Vero Babo, ma io credo che dovrebbe provarci chiunque abbia un livello di intelligenza (ma anche di cultura, alle volte) medio-alto e una certa propensione alla lettura, tanto poi se non è per loro lasciano perdere e bon.
Però delle persone a cui l'ho consigliato (tra cui qualcuno che non mi aspettavo, appunto) ancora mi ringraziano, e ne sono felice.

Per Blingo, se mi leggi: ha scritto anche un bellissimo saggio su Federer che per noi è un MUST. E un altro sul tennis professionistico in generale, prendendo spunto da una visitina che fece ai Canadian Open del '95, anche questo consigliatissimo.