chrisy2j ha scritto:Ricordiamo una cosa, Iniesta ha vinto il premio come miglior giocatore degli europei
Lo avevo scritto nel mio post nella pagina precedente, c'è da tenerne in considerazione infatti.
Comunque, alla fine, il pallone d'oro attualmente più che in passato è anche deciso da popolarità e sponsor.
Nel nuovo Pallone d'Oro il regolamento prevede che ogni federazione calcistica iscritta alla FIFA dia 3 voti: il giornalista, il ct ed il capitano della nazionale.
Alla FIFA sono iscritte 208 federazioni delle quali circa 60 fanno parte dei paesi calcistici "evoluti" (Spagna, Italia, Germania, Brasile, Argentina, Francia ecc.), questo significa che le nazioni "calcisticamente importanti" non rappresentano nemmeno il 30% della totalità delle nazioni iscritte alla FIFA.
Questo significa che per vincere il pallone d'oro sono necessari anche i voti delle nazioni "calcisticamente meno evolute" come ad esempio Gibuti, Tonga o Isole Comore.
Ed in questi paesi non c'è una conoscenza (ed una copertura televisiva) calcistica come possiamo averla noi italiani ovviamente.
E come si fa ad avere i voti di questi paesi allora? Semplice, si vota la "mediaticità" di un calciatore, se un calciatore è testimonial di tante marche (videogiochi, bevande, rasoi, alimenti, ecc.), allora sarà lui ad essere associato al calcio e presumibilmente il voto di quelle federazioni andrà a lui.
Pensiamo a noi italiani: noi non siamo un paese con chissà quale grande cultura in merito al golf, se ci si chiedesse quale sia il golfista migliore attualmente noi diremmo Tiger Woods perchè, oltre agli scandali "da gossip" di cui è stato protagonista, ce lo ritroviamo spesso sotto agli occhi perchè è testimonial dei rasoi Gillette nonostante Woods, da anni ormai, non vinca un torneo importante.
Messi, nella fattispecie, è testimonial di oltre 20 marche tra cui Danone, Pepsi, Gatorade, cibi vari, videogiochi, vestiti, carte di credito, elettrodomestici, compagnie aeree, cellulari e rasoi.
Probabilmente a Tonga ci saranno più possibilità di vedere in tv uno spot dei tanti prodotti pubblicizzati da Messi che una partita di Champions League.
E, per il "regime di uguaglianza e di apertura ai paesi calcistici del terzo mondo" di cui Blatter è portavoce da anni, il voto di Gibuti vale esattamente quanto il voto dell'Italia.
Ingiusto? Probabile.