pjorn e stambeit ha scritto:
Io dico che in questo caso è meglio partire dalla fine, per valutare meglio le decisioni che furono prese nel 2006.
Intanto butto un pò di domande a random essendo io neutrale.
-Come valutate la figura morale di Moggi e company (per juventini)?
-Se lo scudetto 2006 non fosse stato assegnato all'Inter, ma reso vacante, avreste accettato la cosa?
-Se invece dei campionati 2005 e 2006, fossero stati revocati scudetti più "sospetti", come avreste reagito?
-A luce di intercettazioni che hanno coinvolto anche dirigenti dell'Inter, come considerate la prescrizione di questi ultimi?
-La frase "Gli altri lo facevano/fanno pure" da diritto ad una chiusura di occhi o no? (qua io rispondo sinceramente NO)
-In diversi campionati sospetti all'avversario di turno bastava vincere una partita della minchia, senza "direttive parziali", (Milan-Lecce mi viene in mente riguardo al 2006 se non erro), nel 98 l'Inter perse altre partite decisive oltre al famoso scontro diretto, etc. Quindi anche in condizione di favoritismi vari, la possibilità di vittoria c'era in diversi casi. Che ne pensate voi?
-Fareste una superindagine su qualsiasi magagna avvenuta in tutti questi anni di campionati, eventualmente cambiando verdetti ove si trovino partite sospette o direttive dall'alto (e ce ne sono tante già dagli anni 20/30)?
Vi ho dato un pò di spunti, preparo i Poppe Corne.
Diamo un pò di risposte:
1) Moggi è un personaggio dai modi di fare particolari. Per il suo modo di essere, il vestito cucitogli addosso tramite calciopoli gli calza a pennello. A Luciano piaceva atteggiarsi da "Al Capone", piaceva millantare, piaceva far pesare il proprio potere e lo faceva anche godendo dell'antipatia suscitata negli interlocutor/avversari. Per questo agli occhi dei tifosi delle altre squadre risulta essere completamente credibile come capo della cupola e per questo difficilmente i non-juventini riescono ad inquadrare calciopoli in maniera obiettiva. Però da qui a dare giudizi morali ce ne passa, anche parecchio. Era una persona molto seria sul lavoro, immersa completamente in un mondo pieno di squali pronti a mordere e a sbranarlo in ogni momento, squali forse più discreti ed eleganti, ma con molto più potere di manovra, specialmente negli ultimi anni dopo la morte di Umberto Agnelli (a tal proposito si veda la telefonata con Tosatti). Moggi per difendere la sua (debole) posizione in quegli anni ha fatto di tutto, ma sempre nel limite. Ha forse scherzato con il fuoco, ma mai oltre i limiti, specialmente alla luce di quanto emerso nelle intercettazioni venute fuori al processo.
2) Non è questione di Scudetto alla Juve, all'Inter o vacante. La questione è che il processo sportivo fu parziale. Se la procura avesse avuto tutte le telefonate, avrebbe deferito tanto l'Inter quanto la Juve, entrambe per illecito sportivo. Questo è un punto poco chiaro agli interisti (o forse molti fanno finta di non capire): la famosa "prescrizione" dell'Inter non cancella che la relazione del procuratore Palazzi, in seno sportivo, accusava l'Inter con la stessa gravità utilizzata nei confronti della Juve. È chiaro che non potremo mai sapere come sarebbe andata: magari l'Inter sarebbe stata assolta da un'accusa così grave, ma non è da escludere che sarebbe finita in B. Il problema, almeno a livello personale, con l'Inter per me nasce qui: una squadra che, per vari motivi e non parlo necessariamente di malafede, riesce a sottrarsi al giudizio sportivo, non può autoproclamarsi meritevole di un titolo che dovrebbe testimoniarne l'onestà morale. Questa è pura ipocrisia. Se tutte le squadre fossero state sottoposte ad equo giudizio contemporaneamente e la classifica 2006 fosse stata riscritta in base alle penalizzazioni e eventuali retrocessioni riguardanti le società coinvolte, non avrei avuto alcun motivo per non accettare lo scudetto 2006 sulle maglie della prima squadra in classifica al netto di penalizzazioni, fosse stata l'Inter, il Milan, il Chievo, ecc.
3) Secondo me non esistono campionati così sospetti, almeno da quando seguo il calcio. Anche il 2008 fu un campionato ricco di errori arbitrali verso la prima, ma per definirlo sospetto c'è bisogno della prova del truccaggio.
4) Vedi la 2) .
5) Anche per questa la risposta è parzialmente nella 2) . Voglio però sottolineare che la difesa di Moggi è stata molto spesso equivocata: non è stato un voler dimostrare che "tutti lo fanno, nessuno lo fa", tutt'altro. Il problema fu che sia nella sentenza sportiva, sia negli atti di accusa del processo penale, in mancanza di una benché minima e lontana prova di partite aggiustate, sia direttamente che indirettamente, l'appiglio ed il fondamento di tutto era l'assoluta esclisività dei rapporti tra Moggi, i designatori ed alcuni dirigenti federali. Tutto ciò era poggiato sulle intercettazioni e l'assenza di medesime riguardanti altri dirigenti di squadre di calcio. Ciò che gli avvocati hanno cercato di dimostrare, scovando le altre intercettazioni, è l'assoluta infondatezza dell'esclusività dei rapporti. Che poi in queste telefonate emergano di tanto in tanto dei comportamenti "strani" riguardanti altri dirigenti è un altro discorso, utile al più e soprattutto a verificare la bontà dell'indagine effettuata.
6) Ribadisco che difficilmente ho visto campionati palesemente truccati o truccabili. L'Inter nel 98 ebbe la possibilità di vincere, peccato che era una squadra costruita soltanto su una mostruosa individualità, Ronaldo, che credo abbia portato il 90% dei punti di quell'anno, su un altro paio di ottimi giocatori (Pagliuca, Djorkaeff) e una stagione indovinata di Moriero. Per il resto un livello tecnico abbastanza modesto e un allenatore che non si è mai più ripetuto su livelli medio-alti. La Juve era la squadra più forte d'Europa in quegli anni. con il record tuttora imbattuto di partite consecutive nelle coppe europee senza eliminazione. Chi si ricorda bene quel campionato sa che la Juve fu costante tutto l'anno mentre l'Inter partì forte ma fu assolutamente incostante in quei (rari) momenti del campionato in cui Ronaldo giustamente rifiatava. Inoltre, uno studio dell'epoca su torti e favori arbitrali, mostrò che addirittura, al netto di tutto, l'Inter risultava avere qualche punto in più del dovuto! Semplicemente alcuni errori furono pubblicizzati più di altri, ad esempio quasi nessuno ricorda il già citato rigore su Inzaghi per fallo di West non sanzionato nella partita di andata, finita con stesso risultato a parti capovolte. Due errori compensati, ma un'esposizione mediatica degli stessi evidentemente sproporzionata. E questo solo per fare l'esempio relativo al campionato più contestato dagli interisti.
7) Mah, penso sia inutile, almeno finché la giustizia sportiva pretende di essere al di sopra di quella dello Stato, finché usa il sistema del doppiopesismo e finché, al contrario, la giustizia dello Stato è così lenta, anche purtroppo per problemi ben più gravi del calcio.