The Pedigree #336 – MY HERO

HALLELUJAH!!!


Dopo settimane di Raw in totale emergenza, tra fari che esplodevano e stage che crollavano e fan che invadevano il backstage e wrestler che si sceglievano i match da soli, finalmente una luce è apparsa all'orizzonte.
Tutto merito di Shane McMahon, che forse stanco di accudire il padre in ospedale ha ben pensato di riportare un po' d'ordine in quel del suo show di maggior successo.
E chi meglio di Mike Adamle, colui che nulla sa di wrestling, di WWE e di chi ne fa parte, poteva accettare questo ruolo? E soprattutto chi, meglio di Mike Adamle, poteva accettare di diventare il bersaglio prediletto di qualsiasi lottatore?
Nessuno, è chiaro. Ma non è vero. Però è chiaro.

Adamle, poveretto, non si sa bene cosa ci stia a fare alla WWE. Ed in realtà non si è manco mai capito perché sia stato assunto, visto che le sue interviste / pareri erano ininfluenti, sconclusionati e spesso irritanti. Né si è mai capito perché Mikey sia finito a fare il commentatore della ECW, visto che non conosce le mosse, non conosce i wrestler, non conosce il business e l'unica cosa che pare conoscere è la bottiglia alla quale si incolla prima di andare in onda.
Ma non importa. Adamle c'è, c'ha un contratto, qualcosa deve fare.

E la cosa più bella è che nemmeno adesso che è diventato GM Adamle sembra aver capito cosa deve fare.
Ed è per questo che, alla fine, tutti adorano Mike Adamle.
Perché, nel mondo del wrestling, è un inetto. Così inetto che, a lungo andare, ti viene pure da provare compassione. E' come i cuccioli di cagnolini bagnati e feriti che Studio Aperto infila tra una strage in Kosovo e le nuove tette di qualcuno: ti ci affezioni. E sei fregato.

E' una scelta strana, quella di Adamle. Ma a tratti anche geniale.
Se a Raw nessuno comanda, e tutti cercano di prevaricare, chi meglio di uno che non conosce i lottatori può riportare l'ordine?
Scelta viepiù strana, tra l'altro, perché Adamle è diventato una specie di “idolo”, inteso nell'accezione tragicomica del termine, più per il pubblico della rete che non per quello globale che guarda gli show. Sia perché, facendo la ECW ascolti ridotti, Adamle per molti è un signor nessuno, sia perché molti (probabilmente anche a ragione, ma dopo tutto…) non fanno caso a quello che dice, e quindi si perdono le sue profonde perle di saggezza. Però c'è un sottobosco pericoloso di ammiratori di Adamle, di gente che non perde una sua parola e che ormai segue la ECW più per lui che non per il turn di Colin Delaney, e sembra proprio che per loro sia arrivato il momento di salire prepotentemente in superficie.

Purtroppo, e lo dico con rammarico, temo che quella di Adamle sia soltanto una scelta passeggera.
Scarterei Regal, che seppur rientrato dritto contro il campione arriva da una dura sospensione e che, se tanto mi da tanto, dovrà scontare ancora qualche mese in purgatorio prima di tornare a livelli importanti (sempre che il treno, forse l'ultimo per lui, non sia già passato). Mentre direi che, stando le cose come sono ora, JBL appare come il più serio candidato per occupare in maniera definitiva quel ruolo da parecchio tempo ormai vacante. Dopo tutto JBL ci sa fare al microfono, è ora wrestler fisso di Raw, non è più in condizione per combattere regolarmente, ha una certa predisposizione ad essere amico dei potenti… insomma, dopo Eric Bischoff potrebbe essere lui il nuovo vero GM “heel” del lunedì sera.

Ma in questo tempo, per pur breve che sia, io sfrutterei Mike Adamle fino all'osso.
E lo farei per la stessa ragione che lo ha portato ad essere quasi protagonista di un aborto di storyline (quella in cui abbandonava il tavolo dei commentatori): la sua goffaggine.
Adamle è stato messo a Raw per riportare la calma? Io farei in modo che, causa la sua incompetenza (ovviamente esagerata per ragioni di storyline), il caos diventi ancora più insostenibile. Scelte sbagliate, match sbagliati, nomi dei wrestler sbagliati, un Adamle nel pallone che cerca invano di controllare un ambiente che, questo è chiaro, non lo vede affatto di buon occhio.
Un General Manager quasi comico, pur senza cadere nel ridicolo, un GM diverso sia dal viscido Bischoff sia dal face tout-court Teddy Long, una novità particolare che, per un periodo ovviamente limitato, vada ad aumentare invece che sedare quella strana aria di anarchia che si respira a Raw.
Poi, come ovvio, qualcuno prederà il suo posto e le cose cambieranno, ma per qualche settimana almeno ci potremo gustare un po' di sano divertimento mentre la situazione di Raw cola sempre più in basso.
Ed anzi, ancora meglio, perché non trasformare poi un Adamle stanco della mancanza di rispetto che non gli viene tributata in un sadico bastardo, che governa Raw soltanto per prendersi le rivincite di cui sente il bisogno?

Capisco il silenzio, glaciale, che ha avvolto la sua nomina a General Manager.
Perché se, ad esempio, foste rimasti indietro di qualche mese e qualcuno, dal nulla, vi avesse detto che “ehi, quel tizio della ECW che non sa niente è il nuovo GM di Raw!”, avreste fatto fatica a crederci.
E sicuramente, di primo acchito, prendere qualcuno che sta al wrestling come io sto alla fisica quantistica in un ruolo fondamentale come è il GM di Raw può lasciare sgomenti.
Ma, per me, la WWE ha fatto la scelta giusta. Ha scelto di spiazzare tutti, andando a pescare tra tutti i suoi dipendenti l'unico privo di qualsivoglia briciola di merito per stare in quel ruolo, ed ha creato una situazione che in ottica futura ha del potenziale enorme.
Quali match potrà stipulare Adamle, visto che non ne conosce nessuno? Chi farà lottare, visto che fra i wrestler fa sempre confusione? E quindi, di conseguenza, quanto sarà manipolabile il nostro Mikey? A chi darà ascolto per riuscire in un ruolo che non gli compete? Ed ancora, allora, chi sarà sufficientemente furbo da infilarsi nella testa di Adamle per poterne sfruttare il potere?

Insomma, da una scelta che a tratti potrebbe apparire ridicola potrebbe venir fuori un discreto periodo per Raw, che dopo essere stato indebolito dal Draft necessitava di qualcosa di grosso per mettersi in carreggiata (anche se, ad onor del vero, se dopo il Draft HHH deve andare contro Khali qualcosa esattamente non è che torna…). E se, invece, la scelta di Adamle vi ha lasciato il sangue amaro consolatevi, non durerà a lungo.
Perché è chiaro che uno come Adamle non può durare, né a Raw né, dopo aver ricoperto anche questo ruolo, all'interno della WWE. Ma, fino ad allora, confido che se la scelta è caduta su di lui ci sia dietro qualcosa di grosso, e che quest'estate possa rivelarsi assai piacevole per chi segue la WWE.

E, tra l'altro, sarebbe anche ora che in vista di Summerslam il nostro buon Mike mettesse in piedi qualche match, dato che Smackdown ha già messo in campo i propri pezzi grossi ed a Raw tutto latita.
Ma so che Mike non mi deluderà.
Non lo ha mai fatto.

Eh sì.

Io credo in Mike Adamle.

For now The Game's over, a martedì prossimo.

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