Italian Wrestling #53

Fare wrestling. In Italia.


Questa la folle idea che più di 16 anni fa gettò le fondamenta di una realtà italiana che oggi conta un numero impressionante di sigle, leghe ed organizzazioni, ma che nel lontano 1999, in una situazione di totale buio mediatico, di fatto non esisteva.

A Torino c'era la IWS, che da due anni disputava riunioni tra lottatori stranieri, ma in un Web 1.0 composto da pochi adepti che si scambiavano informazioni in Times New Roman bianco su sfondo nero, non lo sapeva nessuno.

Dopo diversi mesi di gestazione, sono finalmente riuscito a pubblicare questo libro, che mette nero su bianco un capitolo della mia vita che altrimenti sarebbe rimasto aperto ed inconcluso: “Io e il wrestling italiano” rappresenta il mio diario di viaggio, che narra in prima persona una storia curiosa, a tratti inedita, fatta di sogni, speranze, aspettative; incontri casuali, viaggi in treno e riunioni per decidere cosa saremmo diventati.

Da un gruppetto di adolescenti ingenui – che tra fumogeni e musiche d'entrata metteva in palio una cintura borchiata nei campielli di Venezia – ai volantini affissi nella zona di Rialto, che portarono al primo, pionieristico show della Italian Championship Wrestling, caratterizzato dal debutto di Frost, Manuel Majoli e Mr Excellent, ma che in breve tempo fu completamente cancellato dagli archivi della federazione.

Dall'idea fondante al cambiamento di rotta che portò alla nascita della XIW, fino al boom del 2005, quando si passò dalla piena oscurità ad una vera sovraesposizione mediatica che mise nello stesso spogliatoio i performer locali con le celebrità americane della televisione. E sul finale, una sezione dedicata alla controversa partecipazione a “Buona Domenica”, con tutta la verità relativa a quel pomeriggio negli studi Mediaset.

176 pagine divise in 20 capitoli: i primi due concepiti per essere la versione “cartacea” di due post mai pubblicati sul mio Blog, che raccontano la disciplina con gli occhi di un bambino prima e di un adolescente poi, tra convinzioni infantili, videogiochi pixellosi e pupazzini. I restanti 18 si snodano in ordine cronologico, raccogliendo in modo ordinato i dati sul wrestling italiano ormai persi nei meandri del web, arricchiti da aneddoti e retroscena il più delle volte inediti, che daranno al lettore una diversa chiave di lettura sull'evoluzione del fenomeno in Italia.

“Io e il wrestling italiano” è un'opera brossurata, in carta avorio 100g, realizzata grazie all'editore Youcanprint che ha inserito il libro in tutti i principali canali di distribuzione: oltre agli store on-line Youcanprint, Amazon (ignorate la scritta “non disponibile” e ordinate comunque: le copie vengono stampate a seguito di ogni ordine), IBS, Mondadori, Feltrinelli, Hoepli, Libreria dello Sport e Libreria Universitaria, sarà possibile richiederlo in una delle 4500 librerie italiane presenti in questa lista (alla quale fanno parte anche i circuiti Mondadori e Feltrinelli). Grazie ad un accordo diretto con i loro gestori, potrete trovare il libro sugli scaffali del Wrestling Store di Milano e di Verona, del Punto Wrestling di Scafati (SA) e della Libreria dello Sport di Milano e Pesaro.

Del libro è disponibile anche la versione ebook, che può essere scaricata da Youcanprint, Amazon, IBS, Apple Ibooks e Google Play, e garantisce la possibilità di lettura su qualsiasi dispositivo: dal Kindle al Kobo, dallo smartphone al tablet, compreso lo schermo del vostro PC.

“Io e il wrestling italiano” è un'opera scorrevole caratterizzata da una terminologia semplice per essere accessibile anche ai non esperti, che metterà finalmente luce su un ormai lontano periodo del wrestling italiano senza Youtube, senza social network, con connessioni spesso a 56k ma con tanta, tanta passione.

Nino Baldan

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